Il giorno dopo, feci come se Jorge non esistesse. Prima di tutto cambiai posto, e andai a sedermi vicino a Ruggero. Jorge sembrò sentirsi in colpa, ma poco mi importava.
Io: ti dispiace se mi metto qui...? -chiesi a Ruggero.
Ruggero: no! -rispose sorridendomi.
Mi sedetti accanto a lui, ottenendo una bella occhiataccia da Mercedes.
Dopo sarei andata a chiarire la cosa.
La mattinata trascorse in fretta, tra risate, battutine, e cose serie.
Ruggero mi faceva ridere, ed era davvero simpatico. Naturalmente solo come amico.
Ruggero: se vuoi un giorno possiamo uscire insieme... -mi propose una volta usciti dalla classe.
Io: io.. Non vorrei dar fastidio a Mercedes..
Ruggero: oh ma io intendevo come amici... Amo Mechi. -disse sorridendo.
Le mie guancie iniziarono a surriscaldarsi, dopo la figura che avevo fatto.
Abbassai immediatamente lo sguardo.
Ruggero: ahahah non preoccuparti...
Io: di cosa...? -chiesi passiva cercando di essere più naturale possibile.
Ruggero: di quello che hai detto adesso... Le tue guancie sono diventate due pomodori!
Scoppiammo a ridere.
Ruggero: ora vado dalla mia Mechi.. Ci vediamo, ciao Tinita!
Lo salutai con un gesto della mano, e mi incamminai verso camera mia.
Mi sentì bloccare dal braccio.
Xx: Tinita?! Ma che razza di nome è..?
Mi voltai. C'era Jorge davanti a me, con un faccia a dir poco arrabbiata.
Io: che vuoi?!
Jorge: lo sai vero che Ruggero è il ragazzo di Mercedes?
Io: si che lo so.. E con questo cosa vorresti dire, scusa?
Eravamo quasi naso contro naso, ma eravamo arrabbiati l'uno con l'altra.
Jorge: che non si prendono i ragazzi delle altre.
Scoppiai in una risata sarcastica.
Io: punto primo, non ho intenzione di prendere il ragazzo a nessuno.
Punto secondo, tu non sei nessuno per venirmi a dire quello che devo fare.
Jorge: okay okay.. Ti chiedo scusa per ieri sera... -concluse serio.
Io: e scusa per cosa? Per esserti scopato una troia?
Jorge: beh si.. Magari a te ha dato fastidio..
Scoppiai nuovamente a ridere.
Io: fastidio? E perchè mi avrebbe dovuto dare fastidio?
Jorge: non lo so.. -disse abbassando la testa.
Entrambi restammo in silenzio per un pò.
Io: ora è meglio che vada... -dissi staccandomi un pò dal suo corpo.
Jorge: no aspetta... Mi perdoni?
Io: no.. -dissi tornando alla realtà.
Dopo di che me ne andai verso la camera."Para vivir
Para soñar
Para sentir
Para gritar que puedo
Para poder mirarte y decirte que te quiero"
La canzone era quasi finita. Le lezioni di canto l'avevamo due volte a settimana, così decisi di presentarla domani e non di aspettare la prossima settimana.
Decisi di andare nel posto segreto mio e di Jorge per provare un pò.
Mi intrufolai furtivamente nel corridoio, e dopo essermi accertata che non ci fosse nessuno, aprì la porta e entrai in ascensore.
Appena le porte si aprirono, sentì una musica dal pianoforte.
Jorge, girato di dietro, stava canticchiando una canzone.
Dopo aver cantato il primo pezzo, si fermò.
Jorge: uff.. E adesso come vado avanti!? -urlò innervosito.
Ero indecisa se tornare di sopra per non disturbarlo o aiutarlo con la sua canzone.
Ma dopo aver ascoltato attentamente il primo pezzo, mi erano venute delle parole che stavano benissimo nel mezzo della canzone.
✨Musica✨
Una volta terminato il canto, Jorge mi rivolse uno sguardo allegro.
Jorge: questo vuol dire che mi perdoni?
Io: mmh.. Eh va bene! Ma.. L'hai scritta tu questa canzone?
Jorge: si ma.. È solo un bozzetto.. -disse passandosi la mano sul ciuffo.
Io: allora è un bozzetto bellissimo! -dissi sorridendogli.
Guardai attentamente le parole.
Io: non ti facevo così romantico!!
Jorge: ahahah..! Beh.. Mi sono venute spontanee le parole.. Avevo già una melodia in testa, e le parole sono venute così.. -disse schioccando le dita.
Io: ahahah che fortuna! A me ci vuole molto tempo prima di scrivere una canzone... Però domani la presenterò alla Prof. Clara. -dissi soddisfatta.
Jorge: sono curioso.. Mi fai sentire un pezzo..?
Io: no, è una sorpresa! -dissi scoppiando a ridere.
Jorge: comunque volevo dirti che la canzone che abbiamo trovato ieri è molto bella, e ci potresti lavorare.
Io: beh si, hai ragione... Magari mi aiuti anche un pò tu, visto che le parole ti escono così! -dissi imitando il suo schiocco di dita.
Jorge: hey ma che fai? Mi prendi in giro?!
Io: noo!! -dissi scoppiando a ridere.
Dopo di che, Jorge mi iniziò a fare il solletico, cosa che soffro molto.
Io: no ahahaha smettila!
Ero sdraiata a terra, piena di lacrime per la troppa risata.
Jorge era accasciato sopra di me e una volta che smise di farmi il solletico, iniziò a guardarmi sorridendo.
Io: che c'è?
Jorge: sei bellissima quando ridi.
Entrambi ci iniziammo a fissare. Il mio cuore iniziò a battere fortissimo. Questa situazione era nuova per me. Non mi era mai capitato che un ragazzo mi facesse battere così forte il cuore.
Mi alzai lentamente, raggiungendo il suo viso. Eravamo vicini, ma poi mi alzai di scatto.
Io: saliamo?
Jorge: ehm si..
Tornai in camera con la testa che mi girava e un gran sorriso sulle labbra.#autrice
Heilá! ❤️❤️
Volevo avvisarvi che questa storia avrà molti video e foto, ditemi se vi piace!! ❤️❤️
Vi ringrazio per tutto il sostegno che mi date, siete fantastiche!! ❤️❤️
Ci vediamo al prossimo capitolo 😘❤️
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PRENDITI CURA DI ME
FanficMartina Stoessel è una ragazza ribelle. Ha solo 17 anni ma si sente già padrona della sua vita. Non vuole regole ma vuole solamente fare quello che vuole. I suoi genitori hanno provato in tutti i modi a renderla uguale a suo fratello Francisco, ma l...