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Fermo la macchina lungo il vialetto non essendo interessata minimamente a come ho messo l'auto. Una merda, una vera e propria merda aggiungerei. Scendo allarmata e apro casa trovando alcune persone a me sconosciute sul mio divano. Sembro una pazza, sicuramente.

"Ma che puttanata è questa?" urlo paonazza in viso quando le mie scarpe affondano dentro una pozzanghera. Che dio me la mandi buona, oggi farò un omicidio "Oh ma vaffanculo, qualcuno di voi mi deve dare delle spiegazioni" continuano a tenere lo sguardo su di me mentre io, ad uno ad uno, li brucio vivi.

"Decker, ma i buoni propositi dove sono andati a finire?" accenna agitato Daniel. Faccio un respiro e apro gli occhi. Non mi sono calmata, ma c'ho provato "È davvero incazzata" si volta verso Cameron il quale con non chalance è seduto sul mio divano fumando una sigaretta.

"Spegni quella dannata sigaretta" avanzo verso di lui e gli strappo la sigaretta dalle labbra, rossa in viso per la troppa rabbia "Oh mio dio! Che avete fatto?" esasperata mi siedo in una delle sedie libere e asciutte portando le mani tra i capelli. Sono dannatamente sfigata. Appena finirà questo incubo devo ricordare di chiamare i miei genitori e dirgli che dovevano metterci più entusiasmo quando mi hanno concepito. Che poi essendo la seconda figlia, non vorrei io fossi stata concepita per sbaglio.

"Bellezza, stai calma. È già venuto un operaio a controllare" afferma deciso Francis, il fratello di Isabelle. Quest'ultima che adesso non sta emettendo suono, ho paura che neanche respiri. Tiro un sospiro di sollievo ma poi mi pento di averlo fatto quando si gira verso di me per proseguire "La cosa negativa di tutta questa situazione è che dovreste lasciare casa per qualche giorno. Isabelle verrà con me a casa, ma resti tu fuori. Io ho la bimba e mia moglie, non posso davvero" sospira affranto ma gli faccio un segno di apprezzamento lo stesso.

"Lo apprezzo ma so già tutta la tua situazione, tranquillo" sospiro aggiustando i capelli lisci che sono diventati ricci a causa dei nervi. Vedo Isabelle che continua a sbuffare e gli faccio un segno di ammonimento. Che cavolo sbuffa se poi è solo colpa sua se ci troviamo in questa situazione? " mi affitterò un b&b per qualche notte"

"Puoi venire a casa mia, potrai dormire nella stanza degli ospiti" faccio un sorriso tirato a Daniel ricordando che vive con altri ragazzi e l'idea non è allettante " sai perfettamente che ho abbastanza spazio " continua con sguardo malizioso tanto da farmi sospirare e accennare un mezzo sorriso.

"Resterai da me fino a quando non sarà tutto sistemato" Cameron mi guarda con quei occhi, quei maledettissimi occhi verdi smeraldo che oggi hanno una sfumatura chiara. Non so se esserne felice o no.

"Mi tirerei indietro se fosse per me" sospiro sbuffando. Guardo Isabelle con astio ricevendo una risata nascosta. Sa che non andiamo d'accordo e adesso sta sorridendo per il mio disagio "Oddio preferivo stare in albergo" finisco alzando lo sguardo verso il suo e reggendolo per poco. Non riesco a tenerlo per molto ed è strano per me che di solito sono spacciata.

"Debs" sussurra con voce roca ridendo "Non accetterei mai un no come risposta io. Quindi in ogni caso non andrai da nessuna parte se non a casa mia, con me" mi schiaccia l'occhiolino e io alzo gli occhi al cielo. Giocare con lui sarebbe una partita già persa dall'inizio "Ti aspetto in macchina, fai presto altrimenti ti lascio qui in mezzo all'acqua. Magari chissà ti troviamo galleggiando" mi sta dando palesemente della grassona?

"Vaffanculo Cameron, vaffanculo" sbotto incazzata salendo al piano di sopra e mettendo in un altro borsone il resto delle cose. Non so neppure cosa mettere, quanta roba dal momento che il soggiorno potrà essere corto come lungo e straziante. Sono incazzata nera, è una giornata di merda.

"Deborah" apre la porta e la richiude alle sue spalle. Non la guardo ma continuo a sistemare tutto "Mi dispiace, non era mia intenzione fare questo grande casino" sussurra. Si, e io sono fantastica.

"Ascoltami, non ho voglia di discutere e ne di dirti che può capitare. Perché no, queste disgrazie non possono capitare" sbotto "Potevi andare tu con Cameron dal momento che hai una cotta per lui e che questo sarebbe stato il momento ideale per costruire qualcosa di serio con lui" continuo rossa in viso e nervosa.

"Io e Cameron abbiamo chiuso debs. Non siamo fatti per stare insieme, avevi ragione" sorride coricandosi sul mio letto. Di male in peggio ragazzi "Magari potreste andare d'accordo voi, ho visto come ti guarda e fidati che a me non guardava nemmeno lontanamente così. Ti mangia con gli occhi" gli scoppio a ridere in faccia ma poi mi fermo capendo che è seria.

"Oh guarda mi fa piacere che hai capito ciò che ti avevo detto ma mi fa meno piacere passare del tempo con una persona del genere. E per tua informazione mi guarda come una persona che mi ucciderebbe volentieri e nasconderebbe il mio cadavere in qualche luogo oscuro senza fare avere mie notizie" affermo seria e decisa. Vabbè che si, è realmente assurdo pensare ad una cosa del genere ma d'altro canto non si esclude la cosa peggiore in questi casi.

"Credimi, sa essere buono quando vuole. Andrete d'accordo e al ritorno ti ricrederai sulla sua persona" sistemo il borsone in spalla e apro la porta "Scopa e sorridi principessa, la vita è solo una. Dacci dentro" urla e, dopo averla mandata al diavolo, esco sbattendo la porta alle mie spalle.

"Al mio ritorno se vi trovo qui così tranquilli vi ammazzo nel vero senso della parola" affermo scendendo le scale rivolgendomi a Daniel e al fratello di Isabelle. Mentre agli altri due rivolgo solo uno sguardo glaciale. Non si sono neppure presentati e sono dentro casa mia. La giornata non può andare meglio di cosi "Andate in chiesa e ringraziate dio per essere ancora vivi" urlo prima di uscire facendo scoppiare un boato di risate. Non riuscirò mai a capire perché la gente ride senza un motivo, io non so farlo.

"Pronta per sopportare il diavolo 24h su 24h?" ammicca sorridendo e accendendo la macchina. Lo guardo Incazzata e faccio un conato di vomito finto sollevando lo sguardo in alto. Sto perdendo la pazienza.

"Oh si, non vedo l'ora" dico fintamente facendolo scoppiare a ridere. Dentro questa auto, dall'odore così buono e dalla sistemazione molto accogliente, echeggia il suono della sua risata. E credetemi, non ho mai sentito una risata così diabolica ma al tempo stesso così vera.

Questaè la prima e vera risata di Cameron.

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