22.

24 11 11
                                    


Non so cosa mi ha spinto a rimanere con lui su questo letto, a stargli vicina tutta la notte cercando di aiutarlo per via del vomito post-sbronza. So solamente che la mia non e' piu' voglia di farlo solo perche' mi sento costretta, forse non lo è stato mai. La mia è gratitudine per averlo nuovamente visto e rimasto ciò che è sempre stato.

" porca troia , sto una merda " sbotta alzandosi velocemente e correndo verso il bagno ; mi alzo e lo seguo, questi sono esattamente i sintomi che si hanno quando non si è più soliti a bere " se un domani voglio ubriacarmi come un quindicenne ti prego, dammi un grosso pugno in faccia ricordandomi di questa notte" sospira alzandosi dal bagno dirigendosi verso il lavandino per rinfrescarsi il viso pallido e tira indietro i ciuffi ribelli che gli cadono sul viso.

" non hai che da preoccuparti con me al tuo fianco, ti darò tanti di quei pugni sufficienti a farti capire tutto " scoppio a ridere e lo guardo " sul serio Cam, sicuro di stare bene? vuoi che ti porto qualcosa?" mi avvicino verso lui ma mi blocco quando mi accorgo che fa un passo indietro e sposta la mia mano dal suo braccio tonico.

" Deborah non voglio nulla, ho soldi a sufficienza per pagare qualcuno che si preoccupi di me" il solito strafottente che pensa solo al denaro " da questo momento in poi voglio solo che ci comportiamo da colleghi di lavoro ,per quando riguarda l'azienda di mio padre, e come perfetti sconosciuti riguardo il mio caso " divento paonazza in viso e sbianco esattamente come un foglio di carta. E' difficile capire le mie sensazioni al momento.

" Cameron non ti ho mai trattato come se fossi solo una persona da difendere, ti ripeto che ho voluto accettare l'incarico di tuo padre solo perchè volevo farlo davvero " affermo decisa facendo adesso io un passo indietro " Se è quello che vuoi accetto la tua decisione, prendo le mie cose e vado via. Ma smettila di rinfacciarmi cose di cui non ne so neanche io l'esistenza!" sbotto con le mani che mi tremano per via della rabbia.

So che non sono io quella che dovrebbe essere arrabbiata, ma diciamocelo chiaro : non si può essere così solo per qualche omissione di dichiarazione fatto tra l'altro in fin di bene.

" Tu hai fatto , tu hai detto, tu questo, tu quello e bla bla bla" urla mostrando le vene del collo in evidenza " voglio che tu prenda le tue cose e vada via da casa mia . Da adesso in poi farò finta di non averti mai conosciuta, mai incontrata" sbotta ancora di piu sbattendo l'asciugamano contro lo specchio.

" Cameron " lo blocco dal polso e lo guardo " Sai qualcosa che io non so, non è cosi? Mi sembra patetico e ridicolo anche solo pensare che tu abbia questa reazione per questo motivo cosi banale!" sbotto anch'io urlando.

Il suo sguardo è un misto di sensazioni : rabbia, rancore, delusione.

" Non so assolutamente nulla che ti appartenga" dice con aria calma, è assolutamente bipolare e su questo non ci piove " Mi hai usato solo per farti strada verso il successo , non è cosi?" sbotta acido " Mi sono fidato di te come mai avevo fatto nella mia cazzo di vita Deborah!" continua urlando.

" Avanti Cam, è cosi davvero che mi vedi ? pensi davvero che mi importa dei soldi e del successo quando ho un padree una madre che potrebbero farmi diventare più ricca di quanto lo è lui ?" non parla, non fa un cenno, mi guarda solo " Rispondi Cam, è davvero cosi che mi vedi? come una persona che ha cercato di sedurti per farti dire qualcosa e per farmi strada verso un successo legato a te economicamente ?" è strano ammettere determinate cose a voce alta, non avrei mai pensato che lui potesse anche solo immaginare queste tristi cose sulla mia persona.

" Mi chiamo Cameron " afferma serio e deciso ricevendo da parte mia uno sguardo interrogativo " Per te, come per tutti gli altri, sono Cameron" questo mi lacera il cuore e mi soffoca l'anima. Se mi aspettavo davvero tutto questo ? assolutamente no. O quanto meno mi aspettavo avesse una reazione del genere. Tutti d'altro canto l'abbiamo, ma non pensavo fosse cosi eccessiva.

E se già per questo, il suo cervello è andato in fumo, non immagino quando saprà che gli ho nascosto una cosa più grande di questo per 4 lunghi anni.

" Ci tengo a te più di quanto immagini, voglio che tu lo sappia. Non ti ho nascosto il fatto che sia io il tuo avvocato per il solo fatto di non compromettere la tua vita e le indagini poste a carico della tua persona" sussurro lievemente ma sufficienti a fargli sentire quei pochi pensieri che ho adesso "Accidenti Cameron non volevo succedesse questo!"

" perfetto, siamo d'accordo che da adesso in poi ci vediamo solo da mio padre per poter discutere la mia posizione " si gratta il viso e assume la sua solita postura da duro. E so anche che lui non è solo questo ma è molto altro ancora.

" Se è questo che vuoi d'accordo " sorrido e mi volto per aprire la porta del bagno che non so neanche come adesso è chiusa " Ricorda solo che farò di tutto pur di farti uscire da questo tunnel" faccio un passo in avanti ma vengo fermata da un braccio possente che mi impone di fermarmi e voltarmi verso di lui.

" Non sono stato io ad uccidere quella persona, non c'entro assolutamente un cazzo con tutto questo discorso. Sai anche tu che quel giorno non ero in casa ma ero in discoteca con alcuni ragazzi per divertirmi" continua.

" Lo so " ammetto a voce alta sorridendo " Ho visto le videocamere di sorveglianza di questa casa e di quel locale poco tempo fa. Non ho bisogno che mi spieghi nulla Cameron, io ti credo" Continuo poggiando la mano sulla sua " Sono qui per aiutarti" sussurro ed esco dalla stanza che è divenuta troppo piccola per una claustrofobica come me.

Ero sicura , prima di salire ieri sera in stanza pronta per aiutarlo, che avrebbe dato di matto imponendomi di andare via da questa casa , motivo per il quale ho preferito inserire in un borsone tutta la mia roba ; Ho avvisato Ethan, suo fratello, che mi ha permesso di poter rimanere qualche giorno da lui.

" Spero di averti aiutato in qualche maniera a farti capire più o meno come è fatto Cameron" Rose si volta verso di me e sorride " Sono sicura che saprai come prenderlo per fargli capire tante cose. Posso assicurarti che verrà" la guardo interrogativa non riuscendo a capire " Verrà a prenderti mia dolce e cara Deborah, sa già più di quanto dovrebbe" sussulto a questa affermazione e la paura prende possesso del mio corpo facendomi immediatamente tremare per il freddo, anche se effettivamente ci saranno poco più di 40° " Verrà perchè ti conosce anche lui" afferma decisa rassicurandomi.

" Non ne sarei così tanto convinta ma mi fido di te , tu conosci Cameron proprio quanto lo conosce una madre" sorrido e l'abbraccio.

" Mi deve solo promettere una cosa signorina Deborah" si allontana dal mio braccio e le faccio un cenno di approvazione per farla continuare " Mi deve promettere che deve aiutare Cameron ad uscire dal guaio che non ha commesso e capire il motivo per cui si è preso la colpa . Deve fare giustizia per lui e per lei" quando Cameron una volta mi disse che era un vecchio gufo saggio non si sbagliava, è un porto sicuro per tutti.

" Non posso prometterti che andrà tutto bene" sospiro " Ma posso prometterti che farò tutto ciò che è in mio potere fare per riuscirci" sorrido. Un sorrido caldo, affettuoso. Uno di quei sorrisi che rivogli quando tutto va bene con la consapevolezza del fatto che non va bene nulla.

" Fai quel che puoi Deborah, io so che tu puoi farcela " si aggiusta il grembiule ormai sgualcito e abbassa lo sguardo " Una volta compiuta quest'azione voglio solo che lei faccia ciò che avrebbe dovuto fare qualche anno fa" annuisco titubante incapace di poter dire altro e mi volto verso le scale dove è presente la figura possente, massiccia e tonica di Cameron sorridendo e sperando che lui non abbia sentito tutto.

Lo guardo ; Uno sguardo veloce, netto e conciso. Sperando che possa servirgli per affrontare tutto quello che da oggi dovrà accadere. Sperando lui possa comprendere il mio gesto. Sperando lui possa tornare quello che era una volta

emptystreetsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora