Capitolo 3

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٠ le delusioni aprono gli occhi, e chiudono il cuore ٠

Spensi la sveglia, e mi coprii la faccia con il lenzuolo, non volendo alzarmi.

È stata una settimana davvero faticosa ed io avevo seriamente bisogno di una vacanza.
Ma a Londra si aggirava un pazzo serial killer che minacciava i cittadini e a quanto pare era lui il protagonista del caso a cui dovevamo lavorare io e Morton.

Con il quale poi, cercavo di comunicare e di essere gentile, ma lui non voleva mai fare conversazione e a tutte le mie domande rispondeva con "No, non disturbarmi".

E come se non bastasse, il 21 novembre c'è stato un omicidio a opera del serial killer, ed ha ucciso una sola persona, confermando la mia teoria: le fasi del ciclo della Luna sono otto, e l'omicida ha quattro momenti caratteristici in cui decide di commettere i suoi crimini: uccide una persona quando c'è la luna piena e la luna nuova, in mesi diversi. In un mese se decide di uccidere quattro persone lo fa durante le gibbose e quando la luna è crescente e poi calante. Mentre ne uccide due durante i quarti. Però non c'è un ordine preciso, ad esempio se aveva iniziato con la luna piena, dopo quattro mesi ricominciava il ciclo da un'altra fase.
Mentre cinque giorni fa spiegavo questo ragionamento contorto a Morton lui non fece altro che continuare a negare che non poteva esistere una mente così diabolica.

E il giorno dopo arrivò la notizia di una morte in Black Avenue, ed era proprio il 21 novembre, come avevo previsto.

Morton poi si era rifiutato di portarmi con sé sulle scene del crimine, il che aveva solo aumentato il mio odio verso di lui.
Il caso era stato assegnato ad entrambi, ma lui stava facendo tutto il lavoro da solo.

Con questi pensieri in testa, andai a farmi una doccia per poi prepararmi e andare a lavoro. Fortunatamente potevo fare con calma perché la mia amata Range Rover non era più guasta e quindi non dovevo più correre a prendere la metropolitana.
Però dovevo passare a prendere Delilah, che abitava dall'altra parte della città.

~

-Allora, alla fine farai la sorpresa a Christian?- mi chiese Delilah mentre entravamo nello studio.

-Sì, lo vado a trovare questo pomeriggio- oggi finivo di lavorare prima, dato che Morton nel pomeriggio doveva andare dalla polizia forense per andare più a fondo con la storia.

Ma non sapeva che ci sarei andata prima io.

-Allora ti auguro buona fortuna e buon divertimento con Morton- ridacchiò Delilah.

-Guarda, non immagini quanto io stia saltando dalla felicità- dissi sarcastica prima di salutarla ed entrare in ufficio per trovare già Morton seduto che beveva il suo caffè mentre leggeva dei documenti.

-Buongiorno-

-'Giorno- gli costava pure dire un "buongiorno" completo? Incredibile.

Mi tolsi il cappotto momentaneamente per non destare sospetto e mi misi a cercare il dossier del "Diavolo". Avevo soprannominato così il serial killer perché uno, non aveva un nome, due perché aveva davvero una mente diabolica. Mi accorsi che non avevo praticamente nulla su di lui se non le date in cui aveva agito e il metodo con cui uccideva: tagliando la gola.
Ma in che modo di preciso? E poi non mi potevo affidare solo alle parole di Morton, avevo bisogno di prove concrete.

When the sun meets the moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora