Capitolo 8

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٠ i veri angeli sono le persone che in certi momenti compaiono all'improvviso a dare luce alla tua vita ٠

-Dobbiamo ancora andare alla Piazza Syntagma, Monastiraki e l'Acropoli. Sbrigati Bry!- era una pessima idea parlare ad alta voce in inglese in mezzo a centinaia di persone, quindi sperai che capisse cosa stessi dicendo in greco e possibilmente non rispondere.

Cosa che lei non fece.

-Aspetta, devo comprare questa statuetta della Nike!- sentendo una lingua straniera varie facce si voltarono ed io imprecai sottovoce.

-Eccomi eccomi, non c'è fretta- disse mentre sistemava le buste.

-Shh, non parlare in inglese ad alta voce, ci sono un sacco di borseggiatori- la avvertii, prendendola poi sottobraccio.

-Non ci credo, già sono passati cinque giorni e noi andiamo via domani. Non voglio tornare al tempo brutto di Londra. Non ti viene la depressione?- sospirò esasperata.

-Ho così tante cose per la testa che non ho tempo per deprimermi. Però è un costante pensiero nella mia testa-

-Essere avvocato è difficile?-

-Dipende dalle situazioni, dai casi che ti vengono affidati e dal tipo di avvocato che sei-

-Per esempio?-

-Ci sono ad esempio gli avvocati del divorzio. Una mia collega mi parla sempre delle situazioni più strane: ad esempio due che si vogliono separare perché lui non vuole che lei si trucchi, oppure perché lei odia i cetrioli mentre il marito li ama e non vanno d'accordo. Insomma, storie di questo tipo- dissi sorridendo, al ricordo di Delilah che mi raccontava di quella volta quando una donna aveva chiesto il divorzio perché il marito le aveva versato del ketchup sul suo vestito preferito.
E Delilah tornava sempre con un mal di testa assurdo, maledicendo il giorno in cui aveva scelto giurisprudenza.

-E tu, che tipo di avvocato sei?-

-Penalista- dissi con un sospiro.

-Avvocato dell'accusa dunque-

-Sì. Fare l'avvocato difensore a parer mio in alcuni campi e circostanze mette troppo a disagio. Mi spiego meglio, immaginati dover difendere un criminale: il tuo lavoro in quel momento è quello di difendere l'ingiustizia, dunque cercare di alleviare la pena, cosa che secondo me va contro tutto-

-E quindi le dai tu le pene- disse Brianna addentando una pita.

-Ma no- ribattei ridendo, continuando a camminare verso Monastiraki.

~

-Ma quanta gente c'è! Non pensavo esistessero così tanti greci- esclamò Brianna.

-Metà di loro sono turisti, Bry-

-A dicembre?-

-Fa freddo? Andiamo in Grecia. È così che funziona-

-Ne parli con disprezzo-

-No no, semplicemente perché alcuni dei miei posti preferiti si riempiono troppo. Oggi li vedrai tutti- le dissi trascinandola verso la nostra prossima tappa, la Piazza Syntagma.

-Okay, qua c'è davvero tantissima gente- disse incredula.

-Oh, tranquilla. Ora andiamo a sederci da una parte molto più vuota e carina-

-Guidami, cara. Spero che ci sia del cibo, perché è passata da un po' l'ora di pranzo-

-Non ti preoccup-

-Ehi tu! La borsa!- gridò Brianna. Mi girai velocemente verso la direzione dove guardava e vidi un uomo che spintonava le persone, cercando di fuggire. Lasciai le altre buste e la borsa in mano a Brianna e gli corsi dietro.

When the sun meets the moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora