Capitolo 24

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٠ la vera cattiveria è fingersi buoni ٠

!ci sono scene di sparatorie, cadaveri e sangue, se qualcuno è sensibile, prego, vada al prossimo capitolo!

Lyliane's pov

Oggi sarebbe stata una serata importante, forse la più importante in questo periodo. Se tutto andava bene, saremmo riusciti ad imprigionare il serial killer e avremmo avuto una via per poter arrivare ai capi dell'associazione mafiosa.

Parcheggiai la macchina davanti a casa di Adrian e feci per scendere quando dalla parte del passeggero salì silenziosamente una persona.

-Hai la pistola puntata addosso, una mossa falsa e il grilletto parte- riconobbi che la voce appartenesse ad un uomo e feci come mi disse.

-Vedo che ascolti. Ora, qualsiasi cosa abbiate in mente di fare stasera annullate tutto e fatemi fare il mio lavoro. O mi vedrai tornare con un atteggiamento totalmente diverso- così mi colpii dietro la nuca e uscì velocemente.
Sentii un dolore atroce e vidi tutto nero e prima di completamente chiudere gli occhi riuscii a far suonate il clacson ininterrottamente.

~ • ~

Aprii gli occhi spaseata e vidi Adrian seduto vicino a me per terra, accanto al divano, con il viso preoccupato.

-Cuore, che è successo?-

-È venuto Jackson- sussurrai, cercando di alzarmi -Jackson è venuto a cercarmi, Adrian. Lui stasera ucciderà- lo sguardo di Adrian s'incupí e si alzò andando a guardare fuori dalla finestra.

-Adrian, è ora, dobbiamo andare-

-Tu non vai da nessuna parte, Lyl-

-Perché mai dovresti dirmi dove andare e dove no? Pensi che se mi lasciassi qui non verrebbe a trovarmi?- ribattei furiosa, alzandomi di scatto e sintomi girare ricadde sul divano. Adrian corse verso di me e si chinò davanti, prendendomi le mani e accarezzandole.

-Agapiménos, se qualcosa ti dovesse succedere non me lo perdonerei mai. Non mettermi di fronte a questa situazione, potrei impazzire- mi prese il viso delicatamente e mi lasciò un bacio sulla fronte.

-Non ti preoccupare, sarò lì vicino con te. E poi ci sono anche le forze dell'ordine. Nessuno si farà male. Nè io, nè te- lo rassicurante appoggiando la mia fronte sulla sua.

-Allora andiamo- Adrian mi aiutò ad alzarmi e scendemmo giù, per andare nel luogo dove si sarebbe svolto l'omicidio.

Ponte di Blackstreet.

~

Il cielo sopra il ponte di Blackstreet era coperto da una coltre di nuvole minacciose. Il vento gelido soffiava con violenza, sferzando i volti dei presenti. Le luci intermittenti delle sirene della polizia si riflettevano sull'acqua torbida del fiume sottostante, mentre le forze dell'ordine, in attesa, si preparavano all'azione.

Al mio fianco, Adrian fissava l'oscurità oltre il ponte. Era impassibile, con un'aria perennemente concentrata, e la sua presenza trasmetteva sicurezza a chiunque lo circondasse.

-È qui, ne sono certa- dissi, incrociando le braccia mentre osservavo il fiume.

-Anche se lo fosse, non possiamo permetterci errori- rispose Adrian, la voce bassa ma ferma -abbiamo seguito le sue tracce per mesi. È intelligente, scaltro. Un minimo passo falso, e ci sfugge di nuovo-

When the sun meets the moonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora