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han pov:
fatemi spiegare un po' quello che mi è successo qualche anno fa, prima di incontrare o meglio entrare nel gruppo di chan. io e chan siamo cresciuti insieme. di lui mi fidavo. i nostri genitori erano amici e anche se avevamo qualche anno di differenza lui nn mi ha mai detto no. ogni tanto diceva di aspettare ma ogni volta veniva da me verso l'orario che aveva detto qualche minuto o ora prima. era strano no? lui ha pur sempre vissuto in Australia da bambino eppure nei miei ricordi c'era sempre lui, nn so come facevamo a stare insieme ogni volta ma ero felice. quando lui andò al college io andai in una scuola pubblica passando lì i miei anni di scuola media. lui andò in Australia venendo durante le vacanze estive e/o invernali in Corea a trovarmi. a scuola trovai degli amici, se si possono chiamare così, nn mi ricordo neanche i loro nomi tranne uno: jungsu. aveva fatto la primina quindi era in classe con me. fu il primo ad approcciarsi a me salutandomi quel giorno. io nn avevo così tanta paura come l'avrei avuta dopo 2-3 anni. tutto ciò pk chan mi aveva sempre "cresciuto" con il suo amore quindi ho sempre pensato tutti fossero così: amorevoli e disponibili. io lo salutai quel giorno e mai più. iniziai a frequentare uno del gruppo pk lui si era dichiarato e poi dopo neanche un giorno lo disse al resto del gruppo e mi iniziarono a prendere in giro. nn dissi mai niente a chan nn volevo si preoccupasse. ma ogni giorno diventava sempre più impossibile stare a scuola. ogni volta mi facevano cadere l'acqua addosso quando passavo da una porta. mi aspettavano fuori al bagno per poi bloccarmi in un armadietto vicino ad esso. mi facevano foto di nascosto a volte anche un po' troppo oltre e le appendevano in tutta scuola. nessun prof ha fatto niente. jungsu era il peggiore: mi causò molti traumi tipo nell'ora di nuoto mi fece cadere nel punto più alto della piscina. quasi facendomi affogare. oppure chiudermi in un armadietto dopo che tutti erano fuori facendomi rimanere li tutta la notte, i miei genitori si preoccupavano ma poi, grazie anche, il collaboratore veniva sempre a pulire e mi trovava puntualmente li, facendomi uscire. io ogni volta lo ringraziavo e piangevo per farmi trovare sempre li. lui era comprensivo e nn si arrabbiava ma cmq lo accennò alla preside, la quale lo sospese ma peggiorò la situazione, quando tornò mi prese per il collo e mi appese per almeno 5 minuti al muro aspettando che svenivo prima di lasciarmi, io aspettai ad uscire dall'infermeria e me ne andai quando il collaboratore nn venne a pulire, segno che ormai nn c'era più nessuno.
io lo salutai e tornai a casa. i giorni dopo erano anche peggio, finivo sempre in infermeria per un qualche osso rotto. arrivò finalmente l'estate e chan venne da noi. io avevo paura ormai: paura del mare, paura di uscire, paura di qualsiasi persona mi veda. paura di camminare per le strade di iceon per magari trovare jungsu e ritrovarmi a terra. quando chan arrivò invece di andarlo a salutare come ogni volta con un sorriso e andando ad abbracciarlo rimasi in camera avendo paura di ciò che avrebbe potuto pensare dopo avermi visto così. rimasi li dentro piangendo come nn so cosa abbracciando il mio cuscino. sentì bussare e chan entrò. io mi nascosi. nn volevo mi iniziasse ad odiare. nn volevo perdere anche lui. avevo un gesso alla gamba destra che nn passava inosservato visto le scritte sopra. ovviamente scritte sempre dalla stessa persona, mentre dormivo, con degli insulti. alcuni molto pesanti tipo "ma è meglio che nn vieni più!" a volte lo leggevo e ci pensavo veramente. chan si sedette vicino a me e iniziò a leggerli tutti. io continuavo a piangere e fu così che chan lo scoprì.

[...]

han pov:
dopo un po' mia madre ci chiamò per mangiare la cena e scendemmo. io mi sedetti con testa bassa. avevo sempre detto ai miei che le scritte erano solo dediche e che nn c'era bisogno di leggerle. loro mi credevano ogni volta. «sapete? ho incontrato dei ragazzi molto gentili. al college. tutti coreani venuti in Australia per una comodità economica rispetto alla scuola, uno più piccolo di me di un anno, uno di due, uno di quattro anni e due di tre anni proprio come me e jis. lì è anche una scuola media quindi ci siamo incontrati a mensa e nei corridoi. vorrei farteli conoscere.» si girò verso di me. io alzai la testa annuendo nn molto convinto e la riabbassai. avevo paura, tutti sembrano bravi all'inizio. mi accarezzai la gamba. tutti sembrano bravi. quella sera nn mangiai come ogni sera. mi ritirai in camera. chan entrò poco prima che mi addormentassi. «che ne dici di trasferirti con noi a Seoul? entri nel nostro gruppo e finisci gli studi li. o direttamente lasci la scuola. hai già superato la scuola dell'obbligo e per cantare nn serve un diploma. devi andartene da questa scuola.» mi accarezzò la gamba appena pronunciate quelle parole. io annuì dandogli ragione. una lacrima iniziò a scendere «grazie di nn avermi mai abbandonato» forzai un sorriso. nn potevamo ancora trasferirci pk dovevo avvisare la scuola e quando finirono i mesi di vacanza nn andai per studiare. andai solo di pomeriggio dove tutti erano impegnati in qualcosa. andai dalla preside e l'avvisai. poi andai al mio armadietto e tolsi tutte le cose a me più care. me ne andai il prima possibile così che nessuno mi vedesse. e sfortunatamente nn fu così. ovviamente jungsu mi vide e mi iniziò a seguire per poi sbattermi al muro. chan nn se n'era ancora andato e doveva venirmi a prendere. giusto in tempo devo dire. intanto il gesso lo avevo tolto ma jungsu mi stava per far svenire di nuovo. chan entrò nn trovandomi fuori e vide la scena. si avvicinò a noi e diede un pugno in faccia a jungsu facendomi poi cadere. mi nascosi dietro di lui. nn fece molto ma jungsu svenne quindi ce ne andammo. io tenevo la testa bassa mentre chan era visibilmente arrabbiato. in macchina mi misi dietro. cosa che nn facevo con lui. avevo paura... lo so nn sono io il bullo ma avevo cmq paura che potesse farmi una ramanzina o darmi uno schiaffo. «hey nn è colpa tua. ora ce ne andiamo a Seoul mh?» mi fece un sorriso. era comprensivo. nn mi chiedeva mai cosa mi passava per la testa se facevo una cosa che magari nn facevo nn mi chiedeva pk. semplicemente mi lasciava. qualche settimana dopo ci trasferimmo a Seoul. mi diedero una casa singola più o meno, ovviamente poteva ospitare qualcun altro ma ormai tutti avevano deciso con chi stare e a me andava bene così. magari mi facevo un nemico già da subito. nn volevo. ci incontrammo il giorno dopo. direttamente alla jyp entertainment. io tenevo la testa alta ma solo per vedere se colpivo qualcuno. arrivai alla stanza prove senza scontrarmi con nessuno. un sollievo. entrai ormai erano tutti li. guardai chan e mi fece segno di andare vicino a lui. io tremavo e si vedeva. mi disse tutti i nomi e io feci un inchino per salutare. chan mi presentò. tutti mi salutarono. c'era un certo lee know se nn sbaglio che mi guardava da quando ero entrato. ecco che mi sono fatto un nemico. fantastico, nn sono nemmeno entrato o aperto bocca che già mi sono fatto un nemico. grande jisung grande. io avevo sempre la testa bassa. già sapevo che dal giorno dopo sarebbe iniziato l'inferno. ma mi sbagliavo. stranamente credo, anzi lee know fu il primo a venire da me e diventare amici. pian piano mi aprì facendomi tutti amici. jeongin, il più piccolo, diventò il mio migliore amico e il fidanzato di seungmin. pian piano io e lee know iniziammo ad uscire insieme e mi dichiarai. lui mi accettò ma cmq avevo paura, paura che anche lui mi avrebbe preso in giro. poi qualche giorno dopo lino usò decisamente le parole sbagliate. «aish mi è capitata una cosa divertente ultimamente.» era uscito fuori il fatto di seungmin e jeongin che erano insieme da già un anno e cose del genere. io mi vedevo già con dell'acqua addosso tra un paio di minuti quindi andai in bagno. mi nascosi più che altro. quando uscì per mia sorpresa nn successe niente. lino mi venne vicino e mi chiese scusa. sapeva del mio passato. un po' come chan ma lui nn c'entrava niente riguardo quelle scuse. poco dopo uscimmo dal guscio e lo dicemmo. sono passati più o meno 2 anni da allora. e stiamo ancora insieme. la paura rimane ma siamo insieme. sono grato di essermene andato con chan quel giorno. e sono grato di aver trovato tutti loro. ora devo solo riuscire a capire come fare a nn avere paura, sarà un po' difficile pk ormai il trauma c'è l'ho. e me lo ricorderò per sempre. spero soltanto che nn mi accada di nuovo. ma ecco che la storia prendere una brutta piega.

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angolo autore
scusate. avevate bisogno di leggere il pk aveva questa paura. e si mi dispiace ma a breve succederà di tutto e di più. cercherò di scrivere molto di più sulla hyunlix ma credo sarà abbastanza complicato. in realtà vorrei scrivere anche una loro Smuth ma vedrò. mi dispiace per tutti quelli che come me hanno han come bias. e sinceramente credo che la storia sia un po' incasinata, ditemi se lo pensate anche voi-

p.s. ho letteralmente pianto mentre lo scrivevo- TvT

tutti hanno un lieto fine no?- misto di ship.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora