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han pov:
mi svegliai con un grosso mal di testa. lino nn era nel letto. scesi subito giù trovandolo in cucina. «hey sei sveglio, dormito bene?» si alzò dal suo posto vendendomi vicino e accarezzandomi la guancia. io lo abbracciai subito. stringendolo il più possibile con gli occhi lucidi. «nn scappo. e sicuramente nn senza di te.» mi sorrise. poi mi portò con la mano la mia testa sul suo petto. «se vuoi piangere fallo. è normale avere paura.» io strinsi le estremità della maglietta con dei pugnetti mentre con la testa mi girai di profilo iniziando a piangere. «ja-gi! grazie di nn lasciarmi mai.» «ci sarò sempre ok?» io annuì sulla sua maglietta. «vuoi fare colazione?» «ancora 5 minuti pls.» «certamente.» rimanemmo veramente altri 5 minuti così. dopo ciò ci staccammo andando a sederci o meglio io mi sedetti mentre lino prendeva la colazione. «tieni, dei pancakes. ho chiamato hyunjin per farli buoni.» «veramente?» cercai di fare un sorriso ma nn ci riuscì. «si. pls dimmi che sono buoni-» ne presi uno e diedi un morso. «sono buonissimi! grazie» forzai un altro sorriso ma nn ci riuscivo proprio. «nn forzarti ok? troveremo un rimedio anche questa volta.» mi guardò anche se era un po' distratto. «nn ti piaccio più? nn riesco più a sorridere. sono un peso. ogni volta bisogna trovare una soluzione per me... scusami.» mi scese una lacrima mentre abbassavo la testa ma lino me l'asciugò subito alzandomi la testa. «nn ci pensare neanche per scherzo. nn mi interessa se ridi, piangi, urli, scherzi ecc. ti amerò cmq.» «a-allora pk s-sei così distratto? n-nel senso... nn mi guardi negli occhi... nn devi mentire. me ne andrò se sono un peso.» «basta. nn ti lascerò mai e poi mai. neanche se mi implori. ti amo come nn so cosa. sono così distratto pk ieri quella persona disse una cosa ma nn so se potrei dirtela. nn è una brutta cosa ma nn vorrei che pensi altro. era dispiaciuto si vedeva e si sentiva... se vuoi te la dico ma nn se hai paura. ok?» lo guardai. jungsu gli ha parlato veramente? nn gli avrà mica chiesto di stare insieme vero? lino nn mi lascerebbe mai giusto? molti pensieri come questi mi entrarono in testa senza andarsene. «v-voglio s-sentire.» «sei sicuro?» «mhmh» mi disse più o meno le stesse parole che disse lui ieri e aggiunse il fatto del bacio. mi si accesse di nuovo la fiamma della voglia di vivere che fino ad adesso si era spenta. «si è veramente scusato?» lui annuì. «si sente in colpa?» annuì ancora. «dopo tutto ci tiene almeno un po'?» lui annuì anche se nn convinto. «io nn credo ma ognuno ha i propri punti di vista.» rimanemmo in silenzio per un paio di minuti io un po' spaesato da quelle informazioni. «posso farti una domanda?» io annuì. «pk sono venuti in ospedale? nn credo che sarebbe venuto tutto il gruppo per fare delle scuse... in un ospedale, e nn sarebbero nemmeno entrati nella stanza.» «si... gunil è il fratello di chan e il fidanzato di jungsu. da come l'hai descritto almeno- è quanto te e diciamo siamo cresciuti insieme. lui però meno di me e chan si c'è nei miei ricordi ma nn come chan. se n'è andato con il padre in america. i genitori hanno divorziato e al contrario del padre la madre si è risposta. il padre di chan nn è dei migliori e quindi ha subito ritrovato nel patrigno quell'affetto paterno mai ricevuto. erano sempre rimasti in contatto e ieri si sono rincontrati. nn so pk sono venuti tutti i membri insieme.» lui mi guardò. «tutto più chiaro grazie.» mi fece un sorriso. si vede che nn è lui quello dei sorrisi. nn è per niente portato. mi venne un sorriso per la vista di lino che cercava di farmi un sorriso di tranquillità nn riuscendoci. «vedi ti è tornato il bellissimo sorriso che hai sempre in viso.» mi diede un bacio. «è tornato il mio Han.» lo baciai. «solo e solamente tuo.» gli feci un sorriso. «come sta chan?» «i battiti sono regolari ma è seriamente entrato in coma. può essere che nn si svegli presto. ma sotto l'insistenza di binnie continueremo ad esercitarci.» «binnie-hyung starà malissimo nn è così?» lui annuì. «da quello che so sta piangendo da ieri. nn ha dormito ne altro. io mi sentirei anche peggio se tu ti "addormentassi" per una settimana, ti svegli per un altra settimana ed entrassi in coma. spaccherei qualcosa. prenderei a pugni chiunque sia stato.» «nn può prendere a pugni il fratello di chan sicuramente. sai come ci rimarrebbe male?» «ne dubito sinceramente.» «nn sai quei due come sono. almeno chan pianse 3 settimane prima di tranquillizzarsi e abituarsi all'assenza del fratello.»

[...]

han pov:
era domenica e l'ospedale nn accetta visite di domenica si affolla troppo quindi io e lino rimanemmo a casa a vedere Netflix. o meglio io ero sul divano cercando film decenti mentre lino stava facendo la doccia. «allora hai trovato qualcosa di bello?» mi immobilizzai. quella voce nn era di lino. ne ero sicuro. mi girai e vidi lino con i capelli bagnati e il pigiama. «aish...»
abbassai la testa. «hey che succede?» «nn riconoscevo la tua voce...» avevo paura. quando mai. ormai la mia giornata è: paura, paura, paura indovinate un po'? paura. paura che mi lasciasse, paura che facesse una scenata, paura che mi sgridi. paura di quando alza una mano anche solo per salutare. ho paura. lui mi venne davanti. era preoccupato. «guardami sono io.» nn era la sua voce ne ero fin troppo sicuro. ma se nn era lui chi poteva essere? Felix? no. hyunjin? ovb no. era troppo forte per essere di jeongin e troppo stridula per seungmin. troppo seria per chan e troppo poco seria per changbin e lino stesso. alzai la testa e vidi lino. era lui. ma la voce nn era sua. «la voce nn è tua.» dissi un po' a modi "lo so che nn sei il vero lino, quindi dov'è?!" ma lui mi guardò confuso. «di che stai parlando? è sempre stata la mia voce.» mi diedi dei pizzicotti sul braccio. nn era un sogno. «no nn sei tu! lasciami in pace! voglio il mio lino in dietro!» mi misi le mani alle orecchie e iniziai a dare calci anche se nn colpivo nessuno. «voglio lino indietro!» «han! han guardami guardami! sono io! il tuo lino, nn ti lascerò e nn lascerò ti accada nulla.» la sua voce ritorno normale, almeno per me, appena pronunciate le ultime parole. «dimmi il mio colore preferito.» «rosso» «cibo preferito» «cheesecake e torte al cioccolato.» era lui. «paura più grande?» «abbandono.» si era decisamente lui. «scusa. nn ti ho creduto e mi sono impanicato. sono un pessimo fidanzato.» «hey hey tranquillo. anche io avrei avuto paura se d'un tratto nn avessi avuto quella bellissima voce che nonostante tutto mi riscalda sempre il cuore. che la mattina anche se sei addormentato la tua voce è bella stridula come al tuo solito.» mi scese una lacrima. «scusa. ti amo.» mi diede un bacio e si mise dietro di me con la testa sulla spalla. abbracciandomi la vita. «vuoi ancora vedere il film?» lui annuì. «scegli tu.» «possiamo vedere la tempesta di sabbia? è da un bel po' che vedo e rivedo il trailer.» «se ti piace certo. basta che rimaniamo così.» lui annuì «ovb rimaniamo così. ti pare che ti lascio?» iniziammo il film e lo guardammo molto attentamente.

menwhile

Felix pov:
ero appena uscito dalla doccia e mi stavo mettendo il pigiama. hyunjin entrò mentre io mi stavo mettendo la maglietta in quel momento. «HYUNG!» «che c'è? l'abbiamo già fatto nn ti devi vergognare!» «aish-» gli tirai una maglietta «mettila.» «pk? sei tu quello che si è fatto la doccia!» «mettila e basta!» era una maglietta con scritto "I love him →" e io mi misi l'altra con scritto "← and I love him too" presi il telefono e aprì la fotocamera. facendo una foto e mandandola a mia madre e ad han. «pk-? hey! che significano queste scritte? lo sai che faccio schifo in inglese-» «"joh-ayo" e "nado geugeo salanghae" ("lo amo" e "anche io lo amo")» «brutto! aish nn riesco ad essere arrabbiato con te! vieni qui!» iniziammo a correre io seguito da lui fino a quando da bravo intelligente nn mi imprigionai da solo andando in un vicolo cieco. «aish scusa scusa!» «AVEVO DETTO DI NN DIRE PIÙ SCUSA!» era arrabbiato. molto arrabbiato. mi misi le mani sopra la testa. lui indietreggiò. «no cazzo, cazzo, cazzo! nn avere paura di me per favore!» «scusami... è colpa mia. nn avrei dovuto farti arrabbiare.» mi avvicinai a lui prendendogli i polsi e dandogli un bacio di perdono. lui mi abbracciò dopo essersi staccato dal bacio. «nn voglio abbi paura di me, scusami.» «hey nn ho paura, semplicemente quando mio padre si arrabbia a casa era meglio nascondersi quindi ho avuto una specie di reazione di autodifesa all'urlo... è un padre amorevole si ma quando lo si fa arrabbiare cambia personalità e carattere in 5 secondi.» «nn lo sapevo. scusami sul serio.» «ovb ti perdono nn è quello il problema. ho solo paura di avere paura di te-» ci guardammo e ci baciammo «cercherò di nn urlare più promesso.» «pinky promise?» «mhmh» intrecciamo i mignoli e unimmo i pollici. «ora andiamo a dormire? ho un sonno assurdo!» «certo piccolo certo.» mi diede un bacio sulla fronte e andammo in camera. io crollai praticamente subito mentre abbracciavo come ogni volta hyunjin e con la testa sul suo petto. lo amo.

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angolo autore
hey la, come vi va la vita? io ho avuto 8- a geografia e mi sono saltato ben 2 interrogazioni. voi con chi shippate jungsu? cmq senza farlo a posta ho fatto chan e gunil fratelli, nn sapevo che gunil avesse un fratello fino ad oggi e chan sapevo avesse solo una sorella lol- vb vado a fare i compiti bye guys ^^

tutti hanno un lieto fine no?- misto di ship.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora