23

68 6 3
                                    

changbin pov:
ed ecco che è tornato come prima. ma sta volta nn ci sarà il dito di chan a farmi compagnia. avrei voluto spaccare qualcosa ma nn potevo. almeno nn li. quindi diedi un bacio a chan e uscì. mi diressi in quel posto in cui nn entravo da minimo 2 anni: la palestra
«hey, chi si rivede! vuoi solo prendere a pugni qualcosa, allenarti o semplicemente salutare?» rosé mi chiede come se fosse una cosa da chiedere tutti i giorni. «ho bisogno di prendere a pugni qualcosa o qualcuno. se c'è bisogno anche di spaccare qualcosa.» «è il tuo giorno fortunato. ci è appena arrivata una cosa che dovrebbe essere fatta apposta per essere rotta, si può riparare facilmente.» «si pls.» mi fece segno di seguirla e andammo in sala allenamento. «ecco a te.» mi sistemò l'aggeggio che mi sembra un manichino e se ne andò. diedi calci senza che succedesse nulla. immaginai jyp e diedi tanti di quei calci e pugni centrati. nn so pk lo odio ma semplicemente nn riesco a vederlo. continuai fino allo sfinimento. mentre uscivo sentii una voce pultroppo famigliare. ovviamente gunil era li. «hey rosé posso allenarmi?» «hai i soldi?» «si tieni» «hey rosé tieni, grazie» nn volevo minimamente incontrare lo sguardo del fratello del mio fidanzato che in quel momento era in coma. «hey changbin» «s-si?» «come sta?» «ancora in coma, pk nn vieni tu a trovarlo?» «pk dopo oggi me ne vado, mi trasferisco a busan. abbiamo ancora qualche mese prima di riuscire a debuttare, forse anche anni quindi ci trasferiamo li per il momento. dopo se mi fanno entrare vengo a trovarlo.» «bene» e uscì.

[...]

tornai in ospedale «hey, sono tornato dalla palestra» mi scese una lacrima. «mi manchi e nn poco.» avrei voluto che quelle mani mi asciugasserò il viso come faceva ogni volta. «sicuramente nn puoi sentirmi ma spero che in questo momento stai sognando belle cose.» ora era messo peggio di prima. nn solo pk è in coma ma pk potrebbe smettere di respirare siccome nn è cosciente e quindi ha 3 fili: un filo della flebo, un filo per farlo respirare e un filo per controllare il suo battito cardiaco. «scusami. nn sarei dovuto uscire. avrei dovuto far uscire loro. nn voglio dargli la colpa ma è anche colpa di tuo fratello. nn so che ha detto o fatto ma o è stato lui o jungsu.» quando finì di parlare gunil entrò. «changbin...» «scusa vado in bagno.» e uscì. nn mi interessa se mi ha sentito o nn mi ha sentito ma nn ritirerò niente. andai fuori per prendere aria e scoppiai a piangere. o meglio le lacrime scendevano a dirotto mentre io guardavo il cielo buio anche se erano semplicemente le 6. «pk? che abbiamo fatto di sbagliato? pk il destino è contro di noi? riusciremo a debuttare?» «nn lo so, nn lo so, nn lo so e di sicuro debutterete e diventereste dei cantanti bravissimi.» gunil mi venne da dietro. «sai? hai ragione, è colpa mia. è colpa mia pk nonostante sapevo nn era una cosa che "vb lo diciamo e poi basta" ma ci sarebbero state conseguenze sono comunque venuto. jungsu nn riusciva a dormire pk sognava sempre han che gli diceva solamente "nn ti perdonerò mai" e qualche scenario nn molto fantastico successo a lui o che causò ad han. ora nn riesce a dormire pk sa i traumi che gli ha causato ma cmq ci prova...» «pk me lo stai dicendo?» «pk volevo sapessi il motivo per cui siamo venuti tutti. lui voleva scusarsi con han e io volevo scusarmi con chan da sempre mi sono comportato come nostro padre: scorbutico, menefreghista, aggressivo. il problema è che se io vedo io faccio ciò che vedo. e me ne sono pentito troppo tardi.» abbassò la testa «io devo andare per favore prenditi cura di lui come hai sempre fatto. ti ama davvero fidati.» mi fece un sorriso e si voltò. «grazie.» lui mi fece un saluto con la mano mentre camminava. io rientrai e mi misi su quella sedia che ormai è diventata la mia bff e mi addormentai.

seungmin pov:
«ja-gi! la cena.» mi affacciai alle scale. «un attimo mi vesto e scendo.» si era appena fatto la doccia. nel mentre misi sul tavolo rotondo ciò che avevo cucinato: dei noodle con del pollo e del manzo, un po' di salsa di soia e del piccante. era l'unica cosa che riuscivo a cucinare senza bruciare tutto. jeongin scese qualche istante dopo. aveva una mia felpa. anche se era più piccolo di me solo di 1 anno gli andava grande, forse pk io prendo sempre la taglia più grande- aveva le maniche che gli arrivavano fino alle mani. che carino. si sedette e io gli feci delle pieghe alle maniche, vidi che anche se effettivamente gli piaceva nn riusciva a mangiare. «con calma ok? va bene anche solo mangiare la carne e basta. nn devi per forza mangiare tutto.» lui annuì, era di poche parole ultimamente... provò a mangiare e mangiò tutta la carne e qualche noodle. «hey nn forzarti ok? se hai finito va bene così, me li mangio io i restanti.» lui annuì e mi passò il piatto. si tolse le pieghe alle maniche e si mise davanti a me «hey che succede?» «posso mettermi in braccio?» «certo.» si mise con la testa verso la mia e abbracciandomi mettendo la testa sulla spalla. «come faccio io a mangiare-?» «mangia anche se ci sono io.» con un po' di fatica mangiai tutto.«ho finito.» nessuna risposta. «hey stai dormendo?» ancora nessuna risposta. lo presi come un si. lo presi dalle gambe e mi alzai andando in camera. lo poggiai sul letto delicatamente e si strinse di più al mio collo. «hey nn me ne vado. devo solo cambiarmi.» lui nn mi lasciò provai a togliere le mani ma nn ci riuscì. «hey pk così possessivo? siamo solo noi due.» mi scappò una risata. «giusto?» mi iniziai a preoccupare. «nn pensi che ti stia tradendo vero?» appena finì la frase inizio a piangere. «hey hey sono qui sono qui.» «ja-gi...» lo abbracciai acovacciandomi sul letto per essere più vicino a lui. «nn ti lascerò mai.» lui si svegliò di colpo con il fiatone. «tranquillo. tranquillo.» «ja-gi... scusa.» «hey hey nn è colpa tua.» gli asciugai le lacrime. «te l'ho già detto, nn mi interessa se sei maschio cis o no, mi importa se ti piaccio e se nn ti creo problemi, traumi e altro.» lo abbracciai ancora di più. «ja-gi nn respiro!» «scusa!» lo lasciai andare. «io ti amo. e sicuramente nn sarai tu a crearmi problemi e traumi. ti amo troppo.» «anche io ja-gi anche io.» lo baciai alzandomi. «nn vado da nessuna parte, mi cambio soltanto e torno.» lui annuì facendomi un sorriso e si mise seduto con la schiena contro lo schienale del letto. quando tornai mi misi in mezzo alle sue gambe con la testa sul suo petto. «sei scomodo? vuoi cambiare posizione?» «sei pesante!» e fece una risatina. «k vieni stenditi tu sopra di me.» e fece come dissi. «coccole?» fece gli occhi da cerbiatto. «coccole.» si addormentò qualche minuto dopo con le mie coccole. gli accarezzai i capelli dandogli un bacio e mi stesi meglio. addormentandomi poco dopo.

•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•
angolo autore
hola, devo dire che nn ho più molte idee e nn so come far finire la storia- credo che nel prossimo capitolo farò svegliare chan ma saranno passati una quintina di mesi- e dopo qualche altro paio di capitoli finisco la storia. adieu

tutti hanno un lieto fine no?- misto di ship.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora