2 Neteyam

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Io, mio padre e mia madre stavamo volando con gli ikran perlustrando la zona dopo l'ultimo attacco da parte degli umani, quando Lo'ak rischiò di farmi uccidere.
Stavamo volando quando all'improvviso ci arrivò un messaggio radio:

"padre qui è Lo'ak, passo" disse mio fratello

"Lo'ak fai il tuo rapporto"

"ho avvistato delle persone, sembrano avatar, ma hanno mimetiche e fucili automatici, sono in sei, passo"

Mia madre a quelle parole guardò mio madre perplessa

"la tua posizione, passo" disse mio padre con tono preoccupato

"siamo alla vecchia baracca" disse Lo'ak

Guardai mio padre con fare sospetto

"chi altro c'è"

"siamo io, Spider, Kiri... e Tuk" disse come se ci avesse dovuto pensare prima di pronunciare il nome di nostra sorella più piccola

Al nome di Tuk mia madre guardò di scatto mio padre

"ora ascoltami molto attentamente, tornate subito indietro, non fate un fiato e venite via, adesso! Ricevuto?" disse mio padre cercando di mantenere la calma

"si signore, andiamo via" disse Lo'ak prima di chiudere il contatto.

Ci avviammo subito poiché di li a poco ci sarebbe stata l'eclissi e il buio sarebbe arrivato prima, così illustrai ai miei genitori una scorciatoia che avevamo scoperto io e Lo'ak qualche giorno prima.
Arrivammo quando ormai l'eclissi era cominciata

"no no, tu resti qui con gli ikran" mi ordinò mio padre

"ma papà, sono un guerriero come te, devo combattere!"

"non voglio ripeterlo" disse in modo duro

"si signore" dissi infastidito e fui obbligato a tornare indietro, ma non appena furono abbastanza lontani da non vedermi presi il mio arco e feci quello che mi avevano ordinato di non fare.

Iniziò a piovere, questo rendeva le cose ancora più complicate.
Andai nel verso opposto ai miei genitori per non farmi scoprire, ma purtroppo ci misero poco a vedermi, ormai era troppo tardi per ordinarmi di andarmene così si limitarono a farmi capire di stare attento.
Iniziammo ad avanzare rimanendo non molto distanti tra noi, ma qualcosa mi attirò: non eravamo soli.

Feci cenno a mio padre di guardarmi e indicai la figura che si nascondeva dietro un albero intenta a scagliare una freccia, lui sorpreso avvertì mia madre e mi ordinò di abbassarmi.
Era una ragazza, era buio quindi era difficile capire come fosse fatta, però era abbastanza chiaro notare che non fosse una omaticaya.
Mi voltai verso mio padre, anche lui lo aveva notato.
Sembrò che la na'vi si fosse accorta di noi, stranamente però ci ignorò e scagliò velocemente una freccia liberando Kiri.
A quel gesto mio padre rimase sorpreso, a differenza di mia madre che pensando fosse una nemica le puntò una freccia, che però non fece in tempo a lanciare poiché i nemici iniziarono a sparare.
Io e i miei genitori ci abbassammo tranne la ragazza che non si arrese e scagliò altre due frecce uccidendo i nemici che tenevano prigionieri Lo'ak e Tuk.
Fu in quel momento che capimmo che non era un nemico, così mio padre mi fece cenno di rimanere fermo dove ero mentre lui e mia madre avanzavano.

La ragazza tentò di scappare ma una voce la chiamò:

"so che sei te Astrea, riconosco il biglietto da visita" disse uno dei nemici

"Quaritch! Ti ucciderò tutte le volte che sarà necessario demone!" urlo la ragazza nella loro lingua.

Fu in quel momento che notai che uno di loro stava puntando un fucile intento ad ucciderla, così con una velocità che non pensavo di essere in grado di utilizzare scagliai una freccia dritta nel petto che lo fece cadere all'istante.
La ragazza guardò stupita il corpo cadere, poi alzo lo sguardo e i nostri occhi si incrociarono: un piccolo raggio di luce le colpiva il viso dai lineamenti dolci, aveva una carnagione diversa, dei capelli lunghi e due occhi grandi diversi tra di loro, uno era giallo e uno era viola mentre il suo corpo era come quello di un Omaticaya ed era impreziosito da gioielli, tra cui una bellissima collana con una conchiglia dai riflessi arcobaleno.

Purtroppo quel momento durò poco perché la ragazza scappò.
Nel mentre mio padre inizio a sparare sui nemici che si ritirarono portandosi con loro Spider.
Appena il pericolo fu scampato corsi dalla mia famiglia, che mi accolse con un caloroso abbraccio.

Chi era quella ragazza e da dove veniva?

MIPA TÌREYTI| NeteyamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora