Non sarei potuta resistere un secondo di più in quella situazione.
Stava iniziando prendere troppa confidenza e anche io iniziavo ad avvicinarmi troppo, la cosa era al quanto frustrante.
Non potevo permettermi di fidarmi di qualcuno, specialmente di uno come lui dopo quello che era successo mesi fa.Forse sono io che mi faccio troppe paranoie, magari vuole fare solo amicizia, o magari mi vuole catturare, forse lui è la sua famiglia vogliono solo farmi delle domande, ma come faccio a fidarmi di queste persone?
Ormai ho perso la fiducia in tutto dopo che la grande madre mi ha voltato le spalle facendomi cadere in un girone di sofferenza continuo.
Non c'è giorno che io non soffra, che non mi rinchiuda nella mia capanna a piangere e a pensare a quanto faccia schifo la mia vita, a quello che ho perso e che non riavrò mai, compresa me stessa.Ero ormai chiusa nella mia capanna da due giorni: mi era ripreso un attacco di panico dopo la lezione con i Sully.
Qualche volta capitava che bussassero alla mia porta Ronal e Tonowari, oppure Tsireya e Aonung per chiedermi come stessi, io magicamente improvvisavo un forte mal di testa e vertigini, tutti ci credevano tranne Ronal che sembrava avere quell'aria di chi queste bugie non se le beve, però rispettò la mia privacy e questo lo apprezzai molto.Avevo iniziato a soffrirne di attacchi di panico dopo la morte dei miei genitori, nessuno ne era a conoscenza.
Era una cosa di cui mi vergognavo, mi faceva sentire così debole e senza forze, e spesso mi venivano nei momenti meno opportuni.Avevo paura, paura di quello che sarebbe potuto succedere.
Poi all'improvviso ripensai ai miei genitori e alle parole che mi avevano detto:
'vivi, combatti, innamorati'
'segui il tuo cuore'Forse era proprio quello che dovevo fare: lasciarmi andare.
Lasciarmi alle spalle tutti i pensieri negativi e godermi le piccolezze della vita che la rendono speciale, come gli amici oppure sentirsi amati e amare.Decisi che le cose dovevano cambiare, e dovevano farlo a partire da me: dovevo iniziare a combattere per vivere, per sorridere e per essere finalmente di nuovo felice.
Uscii dalla mia capanna per andare a mangiare al falò dopo molto che non ci andavo, mangiare da sola era diventata un'abitudine nonostante da piccola amassi condividere momenti come questo.
La prima a notarmi fu Ronal che non esitò a mostrare un enorme sorriso, ero contenta di vederla felice per me.Anche Tsireya rimase sorpresa e sorrise:
"Astrea sono così contenta che tu sia venuta, vieni siediti qui" mi indicò il posto accanto al suo.C'eravamo solo io e Tsireya poiché era ancora presto per cenare, così iniziammo a parlare del più e del meno, cosa che non facevo da tanto ed ammetto che é stato liberatorio; sapere che una persona ti ascolta e si interessa a ciò che tu gli dici è molto bello.
Passò qualche minuto e iniziarono ad arrivare gli abitanti del villaggio, da quel che ho capito Tsireya e Aonung sono riusciti a farsi da dare un falò solo per noi del gruppo, infatti di lì a poco arrivarono tutti, compresi i Sully.
Iniziai a sentirmi mancare l'aria e a farmi mille paranoie, non volevo rovinare il momento così mi imposi che non avrei rovinato nulla, non stasera, e riuscii a calmarmi.Tutti si salutarono e mi sorrise il cuore quando la piccola Tuk vene da me per abbracciarmi e poi sedersi al mio fianco.
Da tanto non ricevevo un abbraccio spontaneo, senza che ci fosse una motivazione precisa.Tuk era in mezzo tra me e Neteyam.
Quando si sedette ci guardammo e accennai un piccolo sorriso come saluto, lui ricambiò e questo mi rese felice, particolarmente felice...Mentre aspettavamo il cibo gli altri organizzavano le attività del giorno dopo, e nonostante la ostilità che Aonung abbe fin dall'inizio verso i Sully nell'insieme sembrò piacergli anche a lui questo nuovo gruppo.
Io personalmente non mi collocavo in esso, non ero mai interessata a stare con loro e non pensavo che ormai avrebbe fatto piacere che io mi inserissi."avevo pensato per domani di andare ad esercitarci nel trucco da guerra, nostra madre ci ha detto che qualche giorno fa Astrea ha fatto delle nuove pitture fantastiche ed ha detto che ne sono avanzate alcune, quindi possiamo farci quello che vogliamo" disse Tsireya guardandomi
Tutti commentarono positivamente la proposta, io mi limitai a sorridere non sapendo che dire.
"ci sarai anche tu vero Astrea? Voglio che mi trucchi te" mi domandò la piccola Tuk
"si dai vieni anche te" disse poi Kiri
"si dai Astrea" disse poi Lo'ak seguito da altri incitamenti
"ci farebbe molto piacere" disse poi Neteyam guardandomi negli occhi
Non ero più abituata a ricevere tutta questa attenzione, questo amore dalle persone che mi circondavano.
Fu in quel momento che capii come la paura mi rendesse 'ceca' nel vedere quanto davvero ero fortunata, quante persone avevo intorno che si interessavano a me; questo mi riempì di gioia."in realtà dovrei studiare... però va bene, ci sarò" dissi facendomi sfuggire un sorriso sincero.
Tuk mi saltò addosso dalla gioia accompagnata dalla felicità degli atri.
Sentii poi una leggera carezza sulla spalla e voltandomi vidi che era Neteyam, che mi sorrise nel vedere che la mia reazione al suo gesto era più che positiva.
Quella carezza sparse in me un senso di pace, mi sentii finalmente amata.
STAI LEGGENDO
MIPA TÌREYTI| Neteyam
Fiksi PenggemarAstrea Void è una Na'vi diversa dagli altri: nel suo sangue scorreva il dna del padre Tanay Void, del popolo degli omatikaya, e della madre Omeway, dei metkayina. Il nome le venne dato dalla madre: "Astrea" deriva dalla dea vergine dell'innocenza e...