Buon venerdì, Lorena
La passai liscia per tre giorni, poi un pomeriggio, mentre ero al circolo e cercavo di riscaldarmi prima della sessione pomeridiana di allenamenti, i messaggi cominciarono ad arrivare.
Ero arrivato più tardi del solito, e per fortuna avevo deciso di cambiarmi prima di uscire dalla tavola calda dove lavoravo visto che tempo faceva, e mi ero ricordato del traffico dell'ora di pranzo.
Stavo allungando i muscoli quando il telefono, che avevo appoggiato sopra al borsone, iniziò a squillare.
Lo presi e non appena vidi il messaggio, prima ancora di leggerlo, mi misi a ridacchiare.
Jacopo: E che cazzo Simò.
Immaginai subito il perché di tanta agitazione. Era solo questione di tempo.
Era molto difficile mantenere un segreto con la mia famiglia, e l'unico motivo per cui mia madre aveva tenuto la bocca chiusa era che aveva convenuto con me che sarebbe stato più divertente non dire niente e lasciare che gli altri si facessero venire una crisi isterica scoprendolo per caso.
Alla fine, erano i piccoli divertimenti a contare nella vita. Ragion per cui avevo messo il telefono nel borsone e avevo continuato a fare stretching, senza preoccuparmi di rispondere, in modo che la situazione si aggravasse.
Venti minuti dopo, ancora non avevo finito; controllai il cellulare e trovai una lunga sequela di messaggi, proprio come mi aspettavo.
Jacopo: Perché non me l'hai detto?
Jacopo: Come hai potuto farmi questo
Jacopo: Lo sapevate tutti vero?
Papà: Che è successo? Cosa non ti ha detto?
Papà: Oddio Simone, stai male?
Papà: Se stai male e non ce lo hai detto mi arrabbierò molto
Jacopo: Mamma lo sapevi?
Papà: Vuoi dirci di cosa stai parlando?
Jacopo: Simone si allena con Manuel Ferro
Jacopo: E io l'ho scoperto su Instagram
Jacopo: A quanto pare hanno già delle fanpage e qualcuno ha postato una foto di loro due al centro, nella sala degli allenamenti
Jacopo: Facevano una presa
Jacopo: Simone, mi devi delle spiegazioni, subito
Papà: State scherzando? È vero?
Papà: Simone
Papà: Dimmelo
Jacopo: Sto andando sul sito di Manuel a controllare
Papà: Ho chiamato la mamma ma non risponde
Papà: Quindi lei lo sapeva? Chi lo sapeva oltre a lei?
Jacopo: Io no perchè Simone è uno stronzo
Jacopo: Almeno è tornato a gareggiare
Jacopo: Buon per lui
Jacopo: Ottimo lavoro, Simo
Papà: Bravo Simone
Jacopo: Però non me lo hai detto. A che serve essere fratelli se non so gli scoop prima di mamma e papà?
Papà: Anch'io al suo posto non te l'avrei detto
Jacopo: Su internet non c'è niente
Jacopo: Raccontami tutto oppure oggi mi presento a casa della mamma
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Evermore
FanfictionSimone Balestra ha trascorso un'intera esistenza sui pattini: è campione di pattinaggio di coppia - o meglio - lo era. C'è un problema però, il suo ultimo partner l'ha scaricato senza dispiacersi troppo e ora non sa come fare. E per quanto sia talen...