CAPITOLO 3
Due cadaveri erano distesi in posizione supina avvolti in un sudario su un letto a baldacchino rosso.
Davidson sfilò dal lembo il lenzuolo che copriva i loro corpi.
Un uomo e una donna avevano il petto trafitto e da uno squarcio si intravedevano le scure membra.
Gli occhi rivoltati facevano intuire che l’assassino li aveva colti di sorpresa. Sul pavimento una rivoltella e delle gocce di sangue facevano pensare che uno dei due cadaveri si fosse alzato dal letto dopo essere stato ferito per tentare di difendersi.
-Dove posso trovare un telefono?- chiese la donna
-In sala da pranzo, posso sapere il motivo di tale richiesta?- disse Julia.
-Grazie- troncò lei, evitando l’ultima domanda.
Davidson si precipitò fuori dalla stanza, afferrò la cornetta e chiamò il suo assistente Walker, con il quale condivideva il lavoro e la madre. Era il suo fratellastro e non avevano buoni rapporti, ma era l’unico che aveva rinunciato ad un lavoro prestigioso all’ospedale di Minneapolis per aiutarla.
Qualcosa la destò dai suoi pensieri: un giovane dallo sguardo peccaminoso la stava guardando con insistenza. Harper avvertì il suo sguardo bruciare su di lei e così gli rivolse la parola:
-Lei è?- lo interrogò lei.
-Thomas Lee, nipote del proprietario, con chi ho il piacere di conversare?- ribatté lui.
-Harper Davidson, sono qui in visita- mentì lei.
Il ragazzo le rivolse uno sguardo interrogativo.
-Non sapevo che la villa fosse aperta ai visitatori-
Il maggiordomo li interruppe bruscamente attirando l’attenzione su di sé.
-Il signore è atteso nello studio per discutere dell’eredità-
Detto questo con il frusciare della livrea, William uscì con al seguito il Signor Lee, lasciandosi alle spalle la ragazza.
Con sua grande sorpresa Walker piombò nella stanza con il sorriso stampato sul volto.

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UN COLPO AL CUORE
Mystery / ThrillerLondra 1800. Una festa che si trasforma in una tragedia. Un delitto che sembra non trovare risposta. Una giovane detective che si prepara ad affrontare il caso più complicato di tutta la sua carriera.