CAPITOLO 10
Harper si stava preparando per la notte quando sentì un lieve scalpiccio proveniente dalla camera di Lee.
Rimase per alcuni secondi in ascolto, ma non udendo alcun suono si decise di andare a riposare.
La pioggia era cessata e adesso un bel sole splendente riempiva l’infinita distesa blu del cielo.
Davidson si accorse, con sua crescente ansia, che a svegliarla non era stata la luce del sole, bensì l’urlo di una donna.
Tra le pareti della villa quel suono risuonava quasi distorto e inumano.
La ragazza non perse tempo, si vestì e risalì la rampa di scale che la portava all’origine di quel suono straziante.
Spalancò la porta e si trovò di fronte ad una scena degna di un racconto.
Il signor Thomas Lee giaceva riverso sul pavimento, aveva gli occhi sbarrati e il braccio sinistro che formava un angolo alquanto irregolare.
Un piccolo rivolo di saliva gli colava dalla bocca socchiusa.
Julia era ai piedi del letto e con le lacrime agli occhi fissava il povero ragazzo.
Harper aveva assunto un’espressione abbastanza sconcertata, non le era mai capitato che ci fossero tre omicidi nello stesso caso.
Però, come era suo solito, non si lasciò sopraffare dalle emozioni e si mise subito al lavoro.
-Allontanatevi da qui- disse rivolta agli inservienti-
Poi, una volta che questi se ne andarono, scese di corsa di sotto e si attaccò al telefono.
-Pronto Harper- disse gioioso Walker ancora all’oscuro di ciò che la detective gli stava per dire.
-John, non abbiamo tempo, devi venire subito- disse lei.
Walker si accorse che la sorella non gli aveva dato del voi e che aveva usato un tono sbrigativo e leggermente preoccupato, così dedusse che si trattasse di qualcosa di veramente importante.
-Sto arrivando- concluse e riattaccò.
Walker arrivò mezz’ora dopo la telefonata.
Sul suo viso era comparsa un'espressione cupa, come se si preparasse a ricevere una notizia sconcertante, cosa effettivamente per nulla diversa dalla realtà.
Harper doveva aver avuto la stessa espressione dato che ad un certo punto Walker, facendosi improvvisamente serio, chiese -Chi?-
Harper parve sorpresa, ma non lo diede a vedere. -Thomas Lee- dichiarò -non ci sono segni di aggressione, possiamo quindi presumere un avvelenamento- mentre diceva questo Davidson stava fissando il pavimento, per nascondere al fratello il velo di compassione che le era sceso sul viso.

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UN COLPO AL CUORE
Mystery / ThrillerLondra 1800. Una festa che si trasforma in una tragedia. Un delitto che sembra non trovare risposta. Una giovane detective che si prepara ad affrontare il caso più complicato di tutta la sua carriera.