CAPITOLO 5
Al crepuscolo tutti furono riuniti nel salotto di casa Lee.
La tensione era palpabile nell’aria.
Harper era in piedi al centro della sala, il suo sguardo scorreva di volto in volto.
-Ognuno dei presenti potrebbe essere il potenziale assassino del signor David Lee e di sua moglie Scarlett- si interruppe e lasciò aleggiare le proprie parole in aria; nel salotto era sceso il silenzio più tombale.
-Siamo arrivati alla fase del caso in cui hanno inizio gli interrogatori- riprese la ragazza -vorrei iniziare da lei, signorina Julia, se è d’accordo- comunicò Davidson.
La cameriera sbiancò e prese a torcersi le povere mani.
-V…va bene-, rispose la giovane con titubanza.
-Benissimo, mi segua pure- la invitò la ragazza con gentilezza.
Si ritirarono in un angolo appartato del giardino.
La primavera era alle porte e i fiori intorno a loro emanavano un profumo che sortiva un effetto penetrante.
Primule, tulipani, rose e giacinti le circondavano avvolgendole in un piacevole torpore inebriante.
Il sole batteva e una brezza lieve accarezzava loro il viso.
Erano sedute sotto le fiabesche cime di un salice piangente,che offriva un piccolo e piacevole sprazzo d’ombra dal cocente sole di mezzogiorno.
-Dunque- esordì Harper -vorrei sapere tutti i suoi spostamenti la notte dell’omicidio- la interrogò seria.
-Umm…sì… beh non ho immagini nitide di quella sera, nella mia mente… Tutto ciò mi ha molto scosso- confessò Julia con voce tremante.
-Immagino signorina, ma per risolvere il caso ho bisogno che voi collaboriate con me e il mio assistente- la rassicurò.
-Capisco, cercherò di rammentare quello che posso-
Con fare pensieroso si sistemò il completo nero sulle ginocchia e iniziò.
-Ieri sera c’è stata una festa qui, ma tutto è andato a monte quando il Signor Lee ha iniziato a bere troppo. Suo nipote lo ha convinto a ritirarsi, ma ho dovuto mandare via gli ospiti che erano rimasti sconvolti dal comportamento inadeguato che aveva assunto. Non nego il fatto che il signor Lee avesse tutte le ragioni per svalvolare dato che quella mattina aveva preso parte ad un’ accesa discussione con la signora Scarlett, sua moglie- ricordò la donna.
-Tutto ciò mi è molto utile, ma vorrei sapere qualcos’altro- disse secca Harper.
La cameriera corrugò la fronte e socchiuse le palpebre, segno che stava tentando di far tornare a galla i ricordi.
Dopo alcuni secondi che parvero un’eternità riaprì gli occhi e il suo sguardo color cioccolato si posò sull'investigatrice che stava aspettando altri utili indizi. Tuttavia, quando la giovane emise un sospiro rassegnato, le speranze di Harper svanirono.
-Può darmi gli indirizzi di tutti gli invitati alla festa?- chiese Davidson.
-Certo, glieli consegnerò oggi stesso- acconsentì la cameriera.
Julia fu congedata e fu chiamato il successivo testimone.

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UN COLPO AL CUORE
Misteri / ThrillerLondra 1800. Una festa che si trasforma in una tragedia. Un delitto che sembra non trovare risposta. Una giovane detective che si prepara ad affrontare il caso più complicato di tutta la sua carriera.