Vado io

166 14 12
                                    

Hotel Nazionale Sanremo, Sanremo
Venerdì 16 dicembre 2022
Ore 10:00

- Finalmente siamo arrivati - affermò Marta, aprendo la porta della camera.

Il trio era arrivato da poco a Sanremo dopo un lungo viaggio.
Sofia, durante il viaggio, immaginò come poteva essere una delle città più famose d'Italia: non era mai stata a Sanremo prima d'allora e sognava da tempo di andarci.
Appena vide il paesaggio sanremese, la ragazza rimase scioccata e incantata e la stessa reazione la ebbe appena vide il maestoso hotel.
Appena entrarono nell'hole dell'hotel, perfettamente addobbata per Natale, la receptionist diede ad ognuno le chiavi per le loro camere: la chiave della camera di Marco e quella per la camera di Marta e Sofia.

- Proviamo questo materasso- affermò Marco, buttandosi sul letto a tre piazze.
- Ma che fai?- domandò Sofia, poggiando lo zaino a terra.
- Provo il materasso e devo dire che è molto comodo -
- Se lo dici tu P., mi fido - affermò Marta ridendo, influenzando anche Marco.

Sofia lasciò i due ridere e si diresse verso la porta-finestra che portava al balcone. Appena uscì, la ragazza guardò e respirò quel luogo che era meno oppresso e cupo della sua Milano.
Aveva sempre visto Sanremo solo alla televisione e non avrebbe mai pensato che sarebbe stata lì un giorno.
Amava quel festival canoro e lo guardava sempre con suo fratello Luca quando erano piccoli: era l'unica cosa che avevano in comune.

-Luca- sussurrò quel nome che alle labbra risultò amaro.
Ogni tanto pensava a suo fratello, a quello che stava facendo in prigione e come stava: anche se le aveva rovinato la vita, non smetteva di volergli bene.

- Anche a me provoca questo effetto Sanremo ogni volta che vengo qui- affermò Marco, facendo girare Sofia verso la sua direzione.
- Marco, io non ti avevo visto arrivare - affermò Sofia e, nel mentre, Marco si avvicinò a lei.
- Eri pensierosa. Che stavi pensando?- domandò Marco, appoggiandosi alla balaustra.
- Niente d'importante-
- Pensavi a Luca -
- Come facevi a...-
- Ti conosco bene- affermò Marco, vedendo un velo di tristezza sul viso della ragazza- Ascoltami So': adesso Luca non ti farà più del male, capito? Se mai dovesse ritornare, io sarò qui a difenderti-
- Grazie di tutto, Marco- affermò Sofia, girandosi e abbracciandolo.

Marco ricambiò questo abbraccio: da quando l'aveva incontrata, sentiva il dovere di prottegerla da ogni male. In più, lui trovava un appoggio in lei ed essere lì per lui, lo rendeva l'uomo più felice del mondo.
- Eccovi qua voi due - affermò Marta, fermando quest'abbraccio.
- Finalmente hai staccato da quel telefono - scherzò Marco
- Scusa se organizzò tutta la tua vita- lo assecondò Marta.
- Infatti sei la migliore- affermò Marco, andandola ad abbracciare.
- Quanto sei paraculo, P.? - domandò Marta, senza avere una risposta.

Sofia lì guardava: le piaceva quella complicità e quell'affetto che c'era fra Marta e Marco; complicità che non aveva mai visto in nessun altro.
- A proposito. Sofia vieni qui - la invitò Marta, entrando in camera seguita da Marco e Sofia.
Prese la sua borsa e cercò qualcosa al suo interno.
- Eccolo qua - affermò Marta, porgendole quello che era un pass.
- Questo che sarebbe? -
- Se stasera vuoi entrare senza problemi nel backstage, dovrai avere questo-
- Tu mi stai dando questo per poter vedere il backstage del festival canoro più celebre
d'Italia?-
- Se non ti va...-
- Scherzi? Sono super felice. Grazie Marta - affermò Sofia, abbracciandola.

Ormai Marta era diventata una seconda mamma per Sofia: le due avevano uno splendido rapporto e si volevano bene come madre e figlia.

Appena Sofia si staccò, non smise di ringraziarla.
- Sai perfettamente che l'ho fatto col cuore - affermò Marta - Adesso dovrei scendere nell'hole: hanno dimenticato gli asciugamani-
- Vado io - affermò Sofia
- Ma...-
- Niente ma. È il minimo e poi ci metto cinque minuti. -
- Dai Marta. Ha sedici anni: lasciala libera - affermò Marco.
- Tu saresti un pessimo padre - scherzò Marta - Va bene, vai tu-
- Ci metto cinque minuti promesso- affermò Sofia, dirigendosi alla porta.

Appena la chiuse, Marco cominciò a ridere.
- Certo che non le riesci proprio a dire di No - affermò Marco.
- Senti chi parla: l'esempio perfetto di autorità - scherzò Marta, prendendo il suo cappotto per sistemarlo nell'appendiabiti.
- Mi ha fossato con questa frase, signor tenente-
- Ma vai a cagare - affermò Marta, lanciandogli il cappotto.

Marco, non riuscendo a schivarlo, si prese il cappotto in faccia e cadde di nuovo nel letto.
- Sei proprio una stronza - affermò Marco, levandosi il cappotto dalla faccia.
- Proprio come te - affermò Marta, prendendo il cappotto e regalando a Marco una linguaccia che fu ricambiata.

Hello guys,
ecco a voi il secondo capitolo della nostra storia.
Si lo so, un capitolo un po' noioso ma vi giuro che con il capitolo successivo daremo il via alla nostra storia.
Vi ricordo che Luca era l'antagonista della storia Migliore di me | Marco Mengoni Fanfiction.
Secondo voi, ritornerà in questa storia? Se si, che combinerà?
L'immagine del capitolo rappresenta Marco e Marta.
Spero che vi sia piaciuta e a domani
BYE BYE🫶🏻

𝑫𝒖𝒆 𝒗𝒊𝒕𝒆 | 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑴𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒊 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora