𝑫𝒖𝒆 𝒗𝒊𝒕𝒆 | 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑴𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒊 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏

Vieni con me

Casa di Marco, Milano
Domenica 25 dicembre 2022
Ore 00:00

Il silenzio dominava in quella notte di Natale.
Le famiglie erano riunite in tavoli banditi per la cena della vigilia, i bambini attendevano i regali che sarebbero stati portati da un buffo ed grosso uomo vestito di rosso e gli anziani raccontavano di come passavano il Natale ai loro tempi.

Tutto sembrava così perfetto, ma non era lo era per tutti.
Marco, per quella sera della vigilia di Natale, aveva deciso di rimanere a casa: odiava il 25 dicembre e aveva un motivo ben preciso; quel giorno era anche il suo compleanno.
Sapendo che avrebbe passato quell'ennesimo giorno da solo, visto che Marta e tutta la troupe avrebbero festeggiato questa festività con i parenti oppure sarebbero partiti in viaggio, com'era giusto, aveva deciso di passare la vigilia a casa e il mattino dopo, il giorno di Natale/compleanno, sarebbe partito per Ronciglione, dai suoi genitori: gli unici che erano sempre stati presenti in quel giorno tanto odiato da lui.

Da poco, le luci a casa Mengoni si spensero e, dopo che il nostro cantante aveva ricontrollato le ultime cose, si diresse nel suo letto.
Prese il suo telefono e vide tutti gli auguri fatti dalla sua troupe e dal suo esercito: quando vedeva quei messaggi, si riteneva molto fortunato.
- Buon compleanno a me e...- cominciò a canticchiare Marco

Drin...Drin...Drin

Il suono del campanello allarmò Marco: chi poteva essere a quell'ora?
Un brivido di terrore passò nel suo corpo: anche se era la notte di Natale, c'erano molti malintenzionati in giro per Milano.
Si alzò dal letto e prese una delle sue racchette come arma da difesa: non poteva mai sapersi.
Illuminato dalle lucine dell'albero di Natale, Marco evitò di accendere le luci e si avvicinò alla porta e guardò dallo spiraglio ma, a causa del buio, non riuscì a riconoscere chi era.

Drin...Drin...Drin...

La persona dall'altra parte continuò a suonare insistentemente.
Marco prese una botta di coraggio e, dopo aver impugnato per bene la racchetta, aprì la porta e rimase allibito da chi si trovò di fronte.
- Che diamine vuoi fare? Attaccarmi con la racchetta di Berrettini?- domandò Sofia
- In realtà è una Wilson Hyper, ma comunque che ci fai tu qua? Mi hai fatto morire -
- Scusa se volevo farti una sorpresa per il tuo compleanno- affermò Sofia.
Marco guardò le mani della ragazza e vide che teneva una scatola di una torta fra le mani.
- Posso entrare? - domandò Sofia.

Marco si spostò e fece entrare la ragazza in casa.
Dopo aver acceso le luci, vide Sofia dirigersi verso il tavolo da pranzo per appoggiare la torta.
- Ma tu non eri partita con Marta?- domandò Marco
- Dovevo, ma ho deciso di farti questa sorpresa- affermò Sofia- Marta era titubante ma ha appoggiato la mia idea quando le ho detto il motivo-
- Non sei partita per me? -
- Si, quindi non farmene pentire - scherzò Sofia, ricevendo un abbraccio da Marco - Perché questo affetto improvviso?-
- Nessuno ha mai fatto questo per me. Grazie Sofia- affermò Marco, staccandosi dall'abbraccio - Vieni con me -
- Cosa? Dove? -
- A Ronciglione. Passo il compleanno/ Natale dai miei. Partiamo adesso, stanotte -
- Sei serio? Ti è presa la follia dei trentaquattro anni -
- Credo proprio di si. Per favore, fammi questo regalo. Magari puoi anche aiutarmi ad attivare la diretta su Tik Tok per presentare Caro amore lontanissimo -
- Effettivamente sei un po' impedito con i social. Ma non ho la valigia fatta e...-
- Motivo in più per partire adesso. Mi vesto e...- affermò Marco, dirigendosi verso la sua camera felice come un bambino che ha appena ricevuto un giocattolo
- Aspetta Marco - affermò Sofia, fermando Marco - Almeno spegniamo le candeline -
- Hai ragione -

Marco tornò indietro e Sofia incominciò a spacchettare la scatola.
Era una piccola e semplice torta al cioccolato con scritto con la glassa bianca Buon compleanno Marco e sopra Sofia sistemò le candeline col numero trentaquattro.
- Certo hai visto torte migliori credo, ma l'ho comprata con i miei guadagni ed era quella che sono riuscita a pagare. Non è facile trovare dei dolci in questo periodo dell'anno- scherzò Sofia.
- Questa torta è bellissima e sai perché? Perché è fatta con amore-
- I trentaquattro ti stanno facendo diventare troppo romantico - affermò ridendo Sofia - Hai un accendino? -
- Dovrei averlo da qualche parte: ho smesso da un po' di fumare, quindi non lo trovo necessario- affermò Marco, alzandosi dalla sedia e andando a cercare l'accendino tra i casetti della cucina.

Appena lo trovò, lo mostrò vittorioso e lo porse a Sofia.
Dopo vari tentativi falliti, riuscì ad accendere le candeline e porse la torta davanti all'amico.
- Ecco qua - affermò Sofia, sistemandogli la torta e prendendo il suo telefono per fare una
foto- Quando vuoi?-
Marco si preparò a soffiare ma venne interrotto dalla stessa ragazza.
- Aspetta - affermò Sofia, fermando la sua azione.
- Che c'è? -
- Devi esprimere un desiderio: questo è il bello dei compleanni-

Marco guardò Sofia sorridendole e poi la torta: il suo desiderio era di vivere altri mille momenti così, spensierati e senza preoccupazioni.
Appena soffiò, Sofia fece un piccolo applauso.
- Auguri Marco- affermò Sofia, regalandogli un bacio sulla guancia.
- Grazie per tutto Sofia. Sei unica -
- Questo è il minimo dopo tutto quello che hai fatto per me - affermò Sofia - Ora voglio un foto per ricordare questo momento-
- Sul serio? - domandò ridendo Marco, vedendo la ragazza sistemare il telefono per la foto.
- Certo che si, adesso mostra il tuo sorriso migliore- affermò Sofia, rimettendosi accanto a lui.

I due guardarono l'obiettivo e sorrisero alla fotocamera: quello era stata il compleanno più bello di Marco

Buonasera,
ecco a voi l'ottavo capitolo. Piaciuto?
Il capitolo di oggi è il primo di tre capitoli che ci staccheranno dalla storia principale ma credo che ci vogliano per prepararci a quello che porteranno i prossimi capitoli.
L'immagine del capitolo raffigura il selfie di Marco e Sofia.
Noi ci vediamo domani col nono capitolo.
BYE BYE🫶🏻