Avevo paura

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Ronciglione, Viterbo
Domenica 25 dicembre 2022
Ore 7:05

Le prime luci del mattino cominciarono ad illuminare quelle strade che fino a un istante prima erano illuminate dai fari della macchina di Marco

Dopo aver spento le candeline, Marco e Sofia si diressero a casa di Marta, in modo tale che la ragazza mettesse il minimo indispensabile nella valigia.
Dopo aver fatto ciò, si misero in viaggio verso Ronciglione.
Per la prima ora del viaggio, i due parlarono fino a quando Sofia non si addormentò alla prima sosta.
Marco le mise la sua giacca come coperta, in modo tale che non sentisse freddo e, ogni tanto, durante il viaggio, la guardava dormire beata: era così serena e Marco aveva paura che la sua serenità potesse svanire da un momento all'altro.

Quando tornò da Sanremo, Marco non ricevette più notizie dal carcere e pensò che tutte quelle paranoie che si era fatto risultarono inutili. Ma sperava di non rivedere più quel Francesco.
Teneva molto a Sofia e non voleva che le succedesse niente: quando la ragazza uscì dall'ospedale, si era ripromesso di proteggerla.

- Siamo arrivati? - domandò Sofia, stiracchiandosi sul sedile.
- Ben svegliata. Comunque non ancora, ma manca veramente poco-
- Che ore sono? -
- Le 7:10 -
- Hai guidato tutta la notte? -
- Che c'è di male? -
- Marco lo sai che...-
- Guarda siamo a Ronciglione-

Marco cercò di terminare quel discorso il prima possibile: Sofia sembrava Marta quando faceva quei discorsi. Probabilmente la convivenza con la sua manager non faceva così bene.
I due arrivarono a Ronciglione e, nel mentre, Sofia guardò fuori dal finestrino: era il tipico borgo medievale semplice ma incantevole allo stesso tempo.

Marco parcheggiò l'auto davanti ad un'abitazione.
- Signorina Sofia, ecco la casa dove sono cresciuto - affermò fiero Marco
- Ma i tuoi ti aspettavano alle 7? -
- In realtà no. Mi aspettavano alle 11 -
- Marco! - esclamò Sofia.
- Tranquilla: mio padre è un mattiniero e mia madre lo segue per fare colazione insieme-
- Se stanno così le cose, allora va bene-
- Visto che sei prevenuta. Ora scendiamo-

I due scesero dalla macchina e, dopo aver preso le valigie, si diressero verso la porta della casa.
- Sicuro che non sarò un
disturbo?-domandò Sofia
- Assolutamente no. I miei sono felici di accogliere le persone che mi fanno stare bene - affermò Marco, facendo arrossire Sofia.

Marco suona alla porta e dopo qualche secondo un uomo aprì la porta.
- Papà- salutò Marco, abbracciando l'uomo incredulo.
- Marco, figlio mio. Buon compleanno ma ti aspettavamo alle 11 -
- Invece sono venuto prima, contento? - affermò Marco, continuandolo ad abbracciare.

Sofia vide quell'uomo: indossava ancora il pigiama, probabilmente si era svegliato da poco. Aveva quasi sessant'anni, aveva i capelli bianchi e dei baffi che rendevano un po' la somiglianza che aveva col figlio, insieme alla forma del naso.
- Questa signorina chi sarebbe? - affermò l'uomo, fermando la sua ispezione.
- Io sono Sofia, signor Mengoni-
- Chiamami Maurizio - affermò Maurizio- Entrate pure, tua madre sarà felice di vedervi -

I tre entrarono nella casa dove trovarono una donna seduta in cucina tentata a leggere le ultime notizie.
- Nadia, guarda chi c'è- affermò Maurizio, facendo alzare il capo della donna
- Marco, amore di mamma- si alzò la donna, andando ad abbracciare il figlio- Auguri amore mio-

Se di Maurizio aveva preso i lineamenti, Marco dalla madre aveva preso l'affetto e i colori.
Era una bella donna per la sua età, con i capelli scuri e lunghi e, come il marito, indossava il pigiama.
- Mamma, lei è Sofia - affermò Marco, indicando la ragazza- Ti ho parlato tanto di lei -
- Sei bella come in foto, Sofia - affermò Nadia, avvicinandosi a
lei-Io sono Nadia e chiamami così-
- D'accordo Nadia. È un piacere fare la sua conoscenza-
- Non ti aspettavo e quindi non ho preparato la stanza degli ospiti - affermò Nadia, guardando il figlio con sguardo di disapprovazione- Perciò adesso Marco e Maurizio la sistemeranno-
- Cosa?!- esclamarono padre e figlio
- Avete sentito bene. Andate che io resto qui con Sofia -
- Agli ordini, signora- scherzarono Marco e Maurizio.

I due portarono le valigie al piano superiore e Nadia e Sofia rimanerono da soli.
Si sedettero a tavolo, che era ancora imbandita per la colazione.
- Ti andrebbe un po' di tisana? L'ho fatto qualche minuto fa- domandò Nadia.
- Si certo. Grazie mille- affermò Sofia.

Nadia prese due tazze dalla mensola e mise al suo interno le tisane.
- Marco mi ha parlato tanto di te- affermò Nadia.
- Spero in bene- affermò ridendo Sofia
- Certamente. Se posso essere sincera con te, inizialmente avevo paura - affermò Nadia - Vedi, Marco è sempre stato un ragazzo buono e gentile e molti se ne sono approfittati di ciò, anche dopo il suo successo e...-
- Tu da madre avevi paura che io ero l'ennesima approfittatrice. Capisco - affermò Sofia
- Si ma poi ho capito che non era così- affermò Nadia- Tu gli hai ridato un sorriso che io non vedevo da tempo, Sofia. Di questo ti sarò sempre grata -

Sofia rimase commossa da quelle parole: nessuno gliel'aveva mai dette.
Negli ultimi due anni, la sua gentilezza e dolcezza erano stati un ottimo mezzo per gli obiettivi di suo fratello Luca e non li aveva mai utilizzati a fin di bene. Ma da quando aveva incontrato Marco, le cose erano cambiate: l'eroe di quella situazione era lui non lei.

- Lo sai che quando Marco ha annunciato Due vite sono state installate delle luci con le frasi delle sue canzoni?- domandò Nadia
- Si, le mie amiche me l'hanno detto- affermò Sofia- Marco credo non le abbia ancora vista: lui e i social non vanno d'accordo-
- Hai ragione, chissà magari le vedrà in questi giorni e...-
- Posso accompagnarlo io domani: sarà un regalo di compleanno-
- Ottima idea - affermò Nadia, alzandosi dalla sedia e prendendo una penna e un foglio di carta. Ci scrisse qualcosa e lo porse a Sofia.
- La via di dove si trovano le luci - affermò Nadia - Ti mostrerò la strada più tardi. Marco ama quel luogo: ci andava sempre da piccolo-
- Sarà la sorpresa più bella di sempre, promesso -
- Se fossi stata mia figlia, sarei fiera della ragazza buona e gentile che sei- affermò Nadia, abbracciandola.

Sofia non si oppose a quell'abbraccio: risentì quell'affetto materno che le mancava ogni giorno.

Buonasera,
ecco il nono capitolo della nostra storia. Piaciuto?
Finalmente Sofia ha avuto l'opportunità di conoscere i genitori di Marco.
Questo sarà il penultimo di questi capitoli che ci preparano a quelli che saranno i capitoli più "avventurosi e pieno di suspense" della nostra storia.
L'immagine del capitolo raffigura una delle vie di Ronciglione, paese d'origine di Marco.
Noi ci vediamo domani sera col decimo capitolo.
BYE BYE🫶🏻

𝑫𝒖𝒆 𝒗𝒊𝒕𝒆 | 𝑴𝒂𝒓𝒄𝒐 𝑴𝒆𝒏𝒈𝒐𝒏𝒊 𝑭𝒂𝒏𝒇𝒊𝒄𝒕𝒊𝒐𝒏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora