Capitolo 33

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Ci volle più di un mese prima che fummo pronti a salire all'altare. A quanto pare avevo nuovamente sottovalutato le mie ferite, che ci misero più del previsto a guarire. In questo tempo, oltre che riposarmi e pensare a guarire, iniziai a pianificare le nozze con l'aiuto onnipresente di mia sorella e conobbi la madre di Jon.
Era una donna splendida! Inizialmente temevo mi avrebbe guardata storta, in fondo le stavo portando via suo figlio ed ero la principessa di un regno contro il quale fino a poco tempo prima era in guerra. Invece mi accolse sin da subito col sorriso e a braccia aperte, come una madre fa con una figlia che non vede da molto tempo.

L'assenza di mia madre si fece sentire particolarmente. Avrei tanto voluto che fosse stata con me in questo momento di gioia…ma mia sorella riuscì a farmi sopportare la sua mancanza con tutto l'amore di cui era capace!
Incredibile come tutti questi sentimenti non si fossero fatti sentire quando stavo per sposare Eredan, ma in fondo credo fosse comprensibile.

Parlando del regno di Eredan…finì nelle mani di suo figlio, essendo l'unico membro della sua famiglia in vita, anche se non era mai stato legittimato dal re. Inutile dire che il suo pensiero era molto più affine al nostro e ben presto trovammo un accordo, firmando una pace duratura tra i nostri regni.
Anche se…c'è la possibilità che venga aggiunta una postilla a breve…
Layla ha sin da subito mostrato un certo interesse nei confronti di questo nuovo re, magari presto potremmo avere un secondo matrimonio reale, chissà…

Il giorno delle nozze saltai giù dal letto prima dell'alba. Devo ammettere che avevo dormito molto poco la notte prima al solo pensiero di cosa stava per accadere.

-Mi sposo! Oggi mi sposo! Sto veramente per farlo!-

Mary e le sue compagne mi raggiunsero dopo poco e furono un po' sorprese nel vedermi già in piedi, ma intuirono la mia emozione. Mi aiutarono a prepararmi, anche se non resi loro il compito facile dato che continuavo a muovermi talmente ero agitata.
Ero pronta da poco quando sentii bussare alla porta. 

"Mary, ti spiace andare ad aprire. Se è Jon digli che porta sfortuna vedere la sposa prima delle nozze"

"E se invece fosse tua sorella?!" disse Layla, sbucando da dietro la grande porta. Ero felicissima di vederla, così le corsi incontro, per quanto mi era possibile correre con quel vestito.

"Pensavo ci saremmo viste solo sulla navata" le dissi una volta staccata dal nostro abbraccio.

"L'idea era quella, ma poi ho pensato che dovevo assolutamente darteli prima che ti sposassi"

"Darmi che cosa?"

"I tuoi doni di nozze! Sai, è tradizione che le spose abbiano con sé il giorno delle nozze qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato e qualcosa di blu. In genere è la madre della sposa a doverci pensare ma… in questo caso ci penserà la sorella!" disse con un sorriso e iniziò a tirare fuori vari oggetti.

"Qualcosa di nuovo: questi splendidi orecchini, in pendant con la fede nuziale che stai per indossare.
Qualcosa di vecchio: il bracciale che avevamo fatto a vicenda quando eravamo piccole. Non sai quanto tempo ho impiegato per ritrovarlo!
Qualcosa di prestato: questa…la corona che indossava la mamma il giorno in cui si è sposata con papà.
E per finire, per il qualcosa di blu ci ho messo un po', ma spero che apprezzerai…" disse porgendomi un mazzo di rose blu, già predisposte come un bouquet da sposa.

"Oh mio dio, Lay…io non, non so che cosa dire…sono splendidi! Grazie mille!" dissi con le lacrime agli occhi e abbracciandola di nuovo.

"Su su, non puoi certo metterti già a piangere adesso. Forza, ti stanno aspettando!" disse infine, porgendomi il braccio come un vero gentiluomo.

Con calma raggiunsi la cappella insieme a Layla, dove c'era già nostro padre ad aspettarci. Dato che avrebbe officiato lui la cerimonia non poteva accompagnarmi all'altare, per cui avevamo designato Layla per questo compito. Tuttavia non poteva certo lasciarmi entrare senza prima darmi un ultimo bacio sulla fronte e facendomi le solite raccomandazioni e complimenti.

"Ti voglio bene, figlia mia" disse prima di avviarsi all'altare.

Appena entrò la musica iniziò a suonare e tutti si alzarono in piedi attendendo la mia entrata.
In quel momento venni brevemente assalita dall'ansia, ma il sentimento si dileguò non appena vidi il mio Jon davanti a me. Credo di non averlo mai visto piangere prima d'ora!

Raggiunsi l'altare accompagnata da mia sorella, col mazzo di rose blu in mano. Appena arrivata Layla mi sollevo delicatamente il velo e presi posto per la cerimonia.
Potevo vedere chiaramente l'emozione di mio padre, specialmente dopo aver notato il diadema che portavo, anche se cercava di fare di tutto per mantenere un atteggiamento serio.

"Sei splendida" mi sussurrò Jon non appena fui abbastanza vicina, il che mi fece arrossire ancora più di quanto già non stessi facendo.

La cerimonia procedette senza intoppi, per fortuna! Layla aveva preso posto accanto al suo nuovo spasimante e con la coda dell'occhio potevo vederla asciugarsi spesso le lacrime d'emozione con un fazzolettino che spesso le veniva dato dal suo compagno.

"...Io vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa!"

"Non me lo farò certo ripetere!" disse Jon a gran voce, in modo che tutti sapessero che ormai io ero sua e lui era mio. Finalmente, dopo tante disavventure e incidenti, potemmo mettere la parola fine alla nostra sfortuna e iniziare insieme una nuova vita.

"E vissero per sempre felici e contenti…" sussurrai subito dopo averlo baciato.

-...Ma siamo sicuri?-

THE END

Due cuori sotto scaccoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora