Capitolo 17

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Finalmente, dopo quasi un anno, la mia stanza. È più grande di quanto ricordassi! Ma non penso che abbiamo ricostruito i muri in mia assenza.
Il mio più grande desiderio in questo momento è quello di buttarmi sul letto, me sono troppo sporca per farlo quindi opto per un bel bagno rilassante prima.

La vasca è enorme. Finalmente un bagno caldo! Non che il lago fosse male ma era sempre abbastanza freddo, per non dire ghiacciato certe volte.

-Chissà come se la sta cavando Jon in questo momento… Perché il mio pensiero ritorna sempre su di lui?! Hai un paio di minuti per te, Helena, usali!-

Mentre sono nella vasca Mary, la mia cameriera personale, e alcune delle sue colleghe, mi raggiungono. Credo che la loro idea sia quella di aiutarmi, ma sono stanca di gente che mi fissa mentre faccio il bagno, quindi le mando via; subito dopo averle ringraziate, s'intende. 

Resto nella vasca per più tempo di quanto avessi previsto, ma non importa. Sono a casa!

Esco dalla vasca e vado a cercare un abito nell'armadio. 
-Neanche un pantalone, solo vestiti lunghi. Davvero vestivo sempre così prima? Sembra passata una vita!-

Sono tutti vestiti troppo stretti o troppo lunghi, fatta eccezione per un vestito morbido celeste con sfumature blu verso il fondo della gonna.

Mentre mi vesto inizio a pensare a cosa fare. La prima cosa che mi viene in mente è il tatuaggio dell'uomo con cui ho combattuto. L'ho già visto, ma dove…
C'è solo un posto dove posso trovare delle risposte: la biblioteca!

Appena vestita mi dirigo lì. C'è ancora la mia scacchiera sul tavolino. Sono sei anni che ho iniziato quella partita con me stessa e ancora non ho raggiunto una fine che mi aggrada. 

Inizio a leggere alcuni titoli dei libri quando sento un rumore. C'è qualcun altro qui oltre a me! Con calma prendo l'attizzatoio accanto al caminetto e mi avvicino all'origine del rumore.

"JON?! Che ci fai tu qui?" 
-Tra tutti i posti in cui poteva essere proprio qui a spaventarmi a morte?!-

"Sto cercando un libro. È questo che fa la gente di norma in biblioteca" 

-Con che faccia da schiaffi me lo dice!-

"Tu invece, principessa? Cosa stai cercando?" 

-Siamo davvero tornati al principessa…peccato, ci speravo ancora-

"Cerco un libro sui tatuaggi e i simboli del luogo" dico cercando di attirare la sua curiosità. Dallo sguardo che mi lancia devo essere riuscita a colpire nel segno.
"Gli uomini che ci hanno attaccato avevano tutti lo stesso tatuaggio sul braccio"

"Mhhh…non può essere una coincidenza! Ti do una mano"

Detto questo iniziamo a cercare tra gli scaffali.
Dopo più di mezz'ora trovo qualcosa di utile "Jon! Vieni. Ho trovato qualcosa!"

Non faccio in tempo a finire la frase che lui è già di fianco a me. Anche lui si è fatto un bagno e ha cambiato vestiti ma il suo odore è così inebriante da farmi quasi perdere la concentrazione.

"Guarda qui" dico, cercando di tornare al punto "lo stesso disegno, la stessa forma. Deve essere questo!"

"Ottimo lavoro" dice con voce bassa e profonda, facendomi scorrere un brivido lungo la schiena.

La sua mano si poggia sulla mia, aiutandomi a sorreggere quel libro che è improvvisamente diventato pesantissimo. Mi sfila il libro dalle dita con dolcezza, chiudendolo e poggiandolo sulla mensola più vicina. Non riesco a muovermi, tutto ciò che posso fare è voltare il mio sguardo verso il suo. I suoi occhi…i suoi meravigliosi occhi mi guardano come se cercassero di scavare negli angoli più reconditi della mia anima. Non riesco a sottostare a quello sguardo, così socchiudo i miei.
So che non dovrei, so che è sbagliato, ma non posso resistergli.
Le nostre labbra si cercano, fino a sfiorarsi dolcemente. Cosa stiamo facendo? È sbagliato! Ma allora perché continuiamo a farlo?

In mio soccorso giunge un valletto mandato da mio padre "Principessa?!" Lo sento domandare dal corridoio.

Mi stacco da quel bacio e mi avvicino alla porta con una certa riluttanza "Eccomi, cosa c'è?"

"Sua Maestà ha detto di riferiLe che Vostra sorella ha programmato un ballo per questa sera, per festeggiare il Vostro ritorno a casa e che quindi dovrete essere impeccabile entro un paio d'ore"

"Un ballo? Per questa sera?! Questa poi. Ma lo sanno che siamo in guerra? Un ballo è l'ultimo dei miei pensieri!"

"Sapevano che avreste risposto così e mi hanno incaricato di riferiLe che serve alle truppe e agli altri nobili che sovvenzionano questa guerra per mantenere alto il morale e che è alla base della diplomazia…"

"Uff… e va bene, dì a mio padre che verrò e che sarò impeccabile come lui chiede"

Fece un breve inchino e si allontanò. Mi voltai e vidi Jon dietro di me, con un sorriso divertito in volto.
"I…io dovrei…dovrei andare, sai…devo prepararmi e tutto il resto, non vogliamo certo deludere il re"

"Assolutamente. Ci vediamo, principessa"

A queste parole me ne andai. Perché avevo balbettato era un mistero, ma sapevo una cosa, quel bacio sarebbe dovuto essere l'ultimo. Per forza!

Due cuori sotto scaccoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora