Chiudo di corsa il portone del palazzo e mi appoggio ad esso.
Sono senza fiato, con ogni probabilità rossa in viso.
Mi rendo conto che questa è una situazione che non riesco a gestire, lui non è un ragazzino e non capisco mai dove voglia andare a parare.
Avrei potuto girarmi e baciarlo, era l'unica cosa che avrei voluto fare, ma devo sempre rammentare il fatto che lui è il mio professore.
Non ho mai avuto storie con uomini così grandi, i ragazzi che ho frequentato in passato (si possono contare sulle dita di una sola mano) avevano più o meno tutti la mia stessa età, ma soprattutto nessuno di loro mi ha mai toccato. Allo stato attuale delle cose io sono ancora vergine.
Salgo le scale di corsa e una volta aperta la porta di casa mi dirigo in camera, non è tardi sono le otto e mentre entro saluto in fretta mi madre che mi rammenta la cena pronta.A tavola non dico una parola, mentre guardo le verdure nel piatto e la bistecca, sono completamente assorta. Ciò che mi riporta alla realtà è la domanda di mia madre che mi osserva da quando mi sono seduta
" Si può sapere cosa ti passa per la testa? E poi di chi era la macchina che ti ha riaccompagnato a casa? Ti ho vista scendere, mentre ti aspettavo alla finestra..."
Cazzo!
Non alzo gli occhi dal piatto.
Guardando mia madre sarebbe come non aver bisogno di parlare, in quanto mi si leggerebbe tutto in faccia.
" Sono andata in città con Ilaria e Giacomo e abbiamo trovato il nuovo professore di matematica che gentilmente si è offerto di riaccompagnarci a casa"
" Ah....ma che gentile...e quanti anni ha quest'uomo?"
" Ma non saprei con certezza, forse trentacinque "
" Capisco...e devo preoccuparmi?"
" Mamma cosa dici? È il mio professore, è solo stato gentile"
" Sarà come dici tu, ma ti chiedo di stare attenta, mi fido di te ma un uomo di quell'età sa già ciò che vuole"
" Mamma non vuole niente te l'ho detto, non preoccuparti, non serve!"
Mi guarda e poi decide di desistere, i discorsi si fanno più leggeri e una volta terminata la cena e aiutato mamma e nonna a sparecchiare torno in camera mia.
Devo farmi una doccia e una volta in bagno , mi spoglio e mi guardo allo specchio.
Come può mi madre pensare che un uomo mi possa trovare attraente?
Il mio seno non è abbondante come quello di certe mie compagne di classe, inoltre sono magra e ai miei occhi non sono sensuale, quindi trovo la cosa abbastanza ridicola da credere.
Meglio smettere di pensare a questa cosa, tanto non valuto nemmeno la possibilità che sia lontanamente fattibile che un uomo della sua età si interessi in qualche modo a me.È sabato mattina e mi aspetta un altro giorno dove dovrò vederlo e sopportare il suo sguardo e le sue richieste.
Non ho alternative è il mio professore e devo cercare di togliermi dalla testa le sensazioni che mi trasmette la sua presenza.
Posso farcela, devo farcela, basta non guardarlo e non dare peso alle sue provocazioni.
Più facile a dirsi che a farsi.
"Adele, se ritorni tra noi, avrei bisogno della tua gentile presenza alla lavagna. Grazie"
Cazzo! ma sempre in fallo mi trova!
Ovviamente non mi azzardo a dirlo.
"Certo"
Mi alzo e il suo sguardo mi accompagna fino alla lavagna.
" Bene Adele, perché non rispieghi alla classe i concetti che ho illustrato ieri"
Non è un problema, inizio ad esporre prendendo ad esempio il compito per casa.
Se crede di mettermi in difficoltà si sbaglia di grosso.
"ora ragazzi a turno uscirete a fare un esercizio alla lavagna. Adele puoi tornare al posto. Ultima cosa, finita l'ora vorrei ti fermassi, è mia intenzione offrirti un'opportunità"
Annuisco con la testa e torno a sedermi.
Un opportunità? Chissà di cosa si tratta...Al suono della campanella tutti si precipitano fuori mentre io rimango seduta in attesa che il professore termini di sistemare le sue cose e decida di illustrarmi finalmente questa opportunità.
"Adele, vieni"
Un brivido e la mia mente inizia a immaginare cose che non ho mai fatto.
Arrossisco.
Marco alza gli occhi per guardarmi e io non posso fare altro che ascoltare
"Dunque vediamo, visto che sei così eccellente, vorrei che tu trascorressi del tempo in più con me al pomeriggio,
per portare avanti il programma. Non ha senso tenerti al pari della classe tu puoi essere stimolata con nozioni diverse"
Perché ho la sensazione che non stiamo parlando di matematica?
Deglutisco
" Di quanti pomeriggi stiamo parlando? Perché poi non vorrei rimanere indietro con le altre materie"
" Non preoccuparti, pensavo solo un pomeriggio a settimana, comunque tutto ciò che faremo ti verrà ampiamente riconosciuto "
Annuisco
"Ok se può essermi utile accetto"
Mi sorride e a me manca la terra sotto i piedi
"Non sai ancora quanto ti sarà utile, ma vedrai che poi ne sarai felice. Bene se tu sei d'accordo vorrei scegliere il lunedì come giorno, poi se ci sono impedimenti, possiamo comunque spostare"
"Va bene, e quale luogo ha pensato per queste lezioni?"
"Direi casa mia, possiamo stare tranquilli nessuno ci disturberà "
Ho la netta sensazione che mi sto mettendo in un casino, ma non riesco a dire di no, sono troppo curiosa.
" Ok se mi scrive indirizzo e ora, come da accordi lunedì sarò da lei"
Strappa un foglietto e scrive l'indirizzo e me lo porge.
Le nostre mani si sfiorano ed un brivido mi attraversa
"Ok Adele, ecco a te. Ci vediamo lunedì"
Esco dalla classe e sono come in trans, sicuramente passerò tutto il fine settimana a farmi dei film mentali.
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Adele
RomanceA chi non è mai capitato di provare attrazione per il proprio professore? Adele e Marco sono ossessionati l'uno dall'altra. Dolore, piacere, sottomissione e ribellione saranno tutti aspetti dello stesso rapporto. Buona lettura ❤️ N.B. Storia con...