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-Che cos'hai intenzione di fare?- Chiese la ragazza dal taglio punk e le punte dei capelli colorate da un rosso scarlatto vivo seguendolo sù per le scale dell'attico.

-Disegnarti...- Rispose il ragazzo dalla cresta viola sollevando le spalle. -Voglio disegnarti, ho bisogno di una modella per il corso di anatomia.- Rispose nascondendo il rossore sulle guance

-E posso sapere perché io?- Chiese Nathalie con un sorrisetto furbo; a quei tempi portava il rossetto sulle labbra, il labbro superiore era rifinito dal nero mentre quello inferiore da un rosso scarlatto opaco che gliele faceva apparire ancora più piene, ma non volgari. Aveva un vestito color rosso granata, calze a rete nere, stivali alti e un giubbotto di pelle, aveva un caratterino disinibito e sincero, leggero, un carattere col quale Gabriel congeniava alla perfezione. Mentre la ragazza camminava per la sua stanza alzava la mano alle invenzioni meccaniche dello stilista che penzolavano dal soffitto, sfiorava i bozzetti affissi alle pareti su carta ingiallita, scansava oggetti varii e ciarpame che questo mezzo genio avrebbe trovato il modo di usare... andare a casa sua era sempre un piacere, pareva di camminare nella mente di Leonardo Da Vinci.

-Siediti sul letto, vicino alla finestra perfavore...- Aggiunse il ragazzo cercando di evadere dalla discussione, senza accorgersi che, indietreggiando aveva colpito un contenitore di pennelli, carboncini e matite che si erano sparsi sul pavimento. Gabriel sorrise imbarazzato e li raccolse, la sua amica dagli occhi turchesi lo aiutò con un sorriso colpevole in volto: sapeva quanto Gabriel fosse timido e impacciato, non era il ragazzo duro che voleva apparire ed era questo a piacerle tanto. Nathalie ripose i pennelli e si sdraiò sul letto, mantenendosi a sedere con una mano mentre cercava una posa comoda. Gabriel si sentì avvampare e tossì per richiamare la sua attenzione mentre cercava inutilmente di sistemare la tela sul cavalletto.

-C'è qualcosa che non va?- Chiese la ragazza inarcando un sopracciglio.

-E-ecco io... p'pensavo che lo sa-sapessi...- Balbettò guardando altrove mentre piantava le mani nelle tasche per nascondere il fatto che fosse a disagio.

-Sapere cosa Gabriel?- Chiese la corvina passandosi una mano sulla fronte per scostare i ciuffi disordinati dei capelli scalati.

-Devo fare disegno anatomico...- Ammise d'un fiato. -Questo implica che tu debba posare... ndh dimenticalo. Non voglio chiederti un favore simile.-

Nathalie lo squadrò senza capire bene cosa diamine lo mettesse a disagio, poi un lampo le venne alla mente e anche le sue guance s'imporporarono subito. Si scostò i capelli scalati dal viso riponendoli dietro l'orecchio in un gesto nervoso e, dopo aver preso un respiro si alzò per sfilarsi la giacca e gli stivali. Gabriel spalancò gli occhi, piantato sul posto come se una forza sconosciuta gli imponesse di restare lì: -Nath, no non importa... non voglio che tu ti senta in dovere!-

-Ma voglio farlo.- Lo sguardo deciso della ragazza lo ammutolì: aveva degli occhi color oceano capaci sempre di fargli venire le farfalle nello stomaco dall'intensità che dimostravano. Si tolse le calze e Gabriel guardò altrove quando la vide raggiungere la zip del vestito, sfortunatamente non contava che lei potesse aver bisogno di una mano...

-Gabriel... mi si è incantata la zip...- Asserì cercando di nascondere il fremito nella sua voce. -Potresti darmi una mano a tirarlo giù?- Chiese dandogli le spalle e scostandosi i capelli di lato. Gabriel si voltò con gli occhi sgranati, deglutì e fece qualche passo pesante fino ad arrivare alla diabolica zip che si stava facendo beffe di lui; il futuro stilista la prese delicatamente tra le dita tirando verso il basso, stando attento a non farle male: quell'attenzione fece sì che Gabriel le passasse l'indice sulla colonna vertebrale nuda, dandole un brivido del quale entrambi si accorsero. Era forse nato di lì il desiderio di diventare uno stilista?

𓊈Blanc & Noire𓊉 𝑮𝒂𝒃𝒆𝒏𝒂𝒕𝒉 (𝟏𝟖+)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora