𝑪𝒉𝒂𝒑𝒕𝒆𝒓 𝒇𝒐𝒖𝒓𝒕𝒆𝒆𝒏

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𝐃 𝐢 𝐦 𝐢 𝐬 𝐬 𝐢 𝐨 𝐧 𝐢 ?

Ci sono persone chesono come le monete: valgono poco e hanno due facce

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Ci sono persone che
sono come le monete:
valgono poco e hanno
due facce.

JAMES POTTER ERA AGITATO, non faceva altro che fare avanti e indietro per la sua stanza da più di un ora, nell'attesa che Selene lo raggiungesse.

Non sapeva con che coraggio le avesse scritto un biglietto quella mattina e le avesse chiesto di incontrarlo. Non sapeva neanche se lei l'avrebbe mai fatto, se avesse capito l'urgenza della questione e si sarebbe precipitata da lui. Non sapeva nulla.

Ad interrompere il flusso dei suoi pensieri fu un piccolo colpo. Qualcuno aveva appena bussato alla porta della sua camera.

Il purosangue si avvicinò ad essa, prese un enorme respiro e poi l'aprì.

Aveva paura, ma appena le sue iridi si scontrarono con quelle della ragazza che stava aspettando le sue mani smisero di tremare.

L'accolse educatamente, chiedendole poi di sedersi insieme a lui sul letto che gli apparteneva.

Lei acconsentì, facendo ciò che gli era stato chiesto in assoluto silenzio.

Era curiosa di sapere il motivo di quella convocazione, ma non voleva fare domande. Aveva paura che con quest'ultime potesse essere invadente.

Al suo fianco il castano riprese a tremare al solo pensiero di quello che avrebbe dovuto comunicare alla Love <<io non so come dirtelo Selene>>

<<James, sta tranquillo, prenditi il tempo che ti serve>> cercò di rassicurarlo lei.

<<penso che mi ci vorranno millenni per metabolizzare tutto questo>> affermò passandosi le mani fra i capelli.

<<è così grave quello che devi dirmi?>> gli chiese cercando il suo sguardo, ma il giovane giocatore di quidditch fissava un punto davanti a se, troppo codardo per guardare la rossa dritta negli occhi.

<<si...troppo...non trovo neanche le parole>> replicò.

<<centra Cordelia, per caso?>> domandò preoccupata.

<<No. Lei non centra niente con questa storia>> disse l'occhialuto.

<<oh, okay>> annuì incerta Selene.

<<perché mi chiedi di lei?>> replicò James, guardandola confuso.

<<così>> commentò posando lo sguardo sul letto di Sirius e fu in quel momento che lasciò da parte la paura di invadere gli spazi di James e chiese: <<è inerente a lui e a Marlene? Per caso sai dove sono?!>>

L'eccitazione e la felicità della rossa erano evidenti. Sperava da giorni che la bionda si rifacesse viva.

Non sopportava affatto la sua assenza e il fatto che finalmente qualcuno sapesse qualcosa la rendeva estremamente di buon umore.

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