-Capitolo 9-

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Nuvole e stelle

<<Ho anche rovinato il piano di far finta di esserci innamorati... Non so che fare>> disse lui mettendosi le mani tra i capelli.

<<Beh Enea secondo me pensa ancora che io ti amo, perciò il piano non è proprio fallito>> dissi tenendolo sempre per mano.

<<A me... Insomma non mi manca più mia moglie, però anche fingere di amare un'altra è doloroso>> affermò stringendo piano la mia mano.

<<Penso che dovresti andare da Enea ora>> sussurrai e lui annuì per poi andare da Enea per parlare.

Mi sdraiai sul divano, penso che sarà difficile abbandonare Levi ed Enea quando troverò un modo per tornare sulla Terra.

Enea e Levi parlarono, e quando il ragazzo tornò sembrava molto più sollevato di prima.

<<Se Enea te lo chiedesse, digli che mi ami>> affermò abbastanza in imbarazzo e sentii le guance diventare rosse, anche se era una bugia era comunque imbarazzante...

<<Avete risolto?>> chiesi alzandomi.

<<Sì non preoccuparti. Non gli ho mai urlato ma questa volta ho proprio perso il controllo>> disse, a tutti capitava.

<<Anche perché dopodomani va in gita e non voglio che se ne vada quando abbiamo litigato>> affermò il ragazzo.

Verso l'ora di cena Enea uscì dalla sua camera e si sedette a tavola mentre Levi stava cucinando, io invece mi annoiavo.

Finché il telefono di Levi iniziò a squillare, quindi si allontanò per rispondere.

<<T/N ma a te papà piace?>> chiese il bambino.

Levi mi aveva detto di fingere di amarlo, quindi risposi di sì, e lui sospirò.

<<Ma tu piaci a papà?>> continuò con le domande.

<<Non lo so, non penso>> risposi restando vaga accennando un sorriso, non sapevo come uscire da quella situazione.

<<Perché?>> chiese.

<<Per l'amore serve tempo, non tutti si innamorano subito sai? A qualcuno servono pochi giorni, ad altri servono anni>> dissi.

<<Ma io voglio che papà ti ama, così vi mettete insieme e siamo tutti contenti>> sussurrò con le lacrime agli occhi.

<<Magari un giorno mi amerà, non essere triste>> dissi accarezzandogli la guancia, per questo lui si tranquillizzò.

<<Sei molto gentile, saresti una mamma perfetta>> affermò lui.

Io non sapevo cosa rispondere, ma per fortuna Levi arrivò in tempo e mise i piatti a tavola, sembrava tutto buonissimo.

Il Paradiso è molto simile alla Terra, abbiamo le stesse tecnologie, mangiamo le stesse cose, parliamo la stessa lingua...

<<Papà ti ricordi vero che oggi dormo a casa di un mio amico?>> disse Enea una volta finito di mangiare.

<<Cosa?! Mi ero dimenticato...>> ammise in imbarazzo il corvino.

<<Mi vengono a prendere tra poco>> disse lui e Levi per questo forse a preparargli uno zainetto pieno di roba, dove c'era il pigiama, qualche peluche e qualcosa da mangiare.

<<Levi sta andando a dormire a casa di un suo amico, non si sta trasferendo>> gli feci notare.

<<È la prima volta che dorme fuori, ed è piccolo... Gli serve questa roba>> disse Levi e sorrisi, era così carino.

L'Angelo senza ali ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora