-Capitolo 7-

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Tra le sue braccia

Alla fine presi qualche vestito, i più decenti che avevo trovato. Alcuni erano eleganti altri no, ma non importava.

<<Papà posso prendere questa palla?>> chiese Enea avvicinandosi.

<<Enea tra poco c'è il tuo compleanno, mettila giù>> disse Levi mentre stava tirando fuori la carta di credito.

<<Ma al mio compleanno mi compri quello che voglio?>> chiese lui.

<<Solo se metti giù la palla>> rispose il corvino, ed Enea corse subito a posarla.

Poi pagò e tutti e tre andammo in macchina, Enea era stanco quindi si era addormentato nel giro di due minuti.

<<Sei un padre fantastico Levi>> dissi di punto in bianco.

<<Non lo so. In fondo in questo periodo sono costretto a lasciare Enea da solo con Hanji perché devo andare in guerra, e non vorrei fare così>> disse sospirando.

<<Tra le cose che mi ricordo ci sono i miei genitori. In estate mi lasciavano sempre dai miei nonni perché non volevano portarmi in vacanza loro>> dissi rischiando molto, spero che gli angeli vadano in vacanza.

<<È orribile>> rispose Levi.

<<Lo so, e loro lo facevano perché non mi volevano. Tu invece vai a combattere perché devi, e tecnicamente stai proteggendo Enea>> risposi sorridendogli e lui ricambiò il sorriso.

<<Grazie T/N>> disse lui.

<<Però parliamo d'altro, non voglio stancarti con i miei problemi>> disse cambiando argomento e io annuii.

Arrivammo a casa e mentre Levi portava i vestiti dentro, io portavo in braccio Enea, mi ero già affezionata a lui.

Lo portai in camera da letto e gli rimboccai le coperte, poi andai da Levi che era in cucina a farsi un the nero.

<<Grazie ancora per fingere. Ora siamo pari>> affermò senza guardarmi, peccato che non sto solo fingendo di essere innamorata.

Sto anche fingendo di essere un angelo, perciò non siamo affatto pari.

<<Mhm vero>> risposi poco convinta.

Andammo poi in salotto per guardare insieme un film che Enea voleva tanto vedere, era un film d'animazione.

<<Senti uh... Posso metterti un braccio intorno alle spalle? Ad Enea farebbe piacere>> disse lui a bassa voce.

<<Non è che lo fai per te e non per Enea? Perché se è così stammi alla larga>> dissi, mi sembrava fin troppo fissato.

<<No, non sono così codardo da usare delle scuse. Se tu per caso mi piacessi te lo direi, ma non è affatto il caso>> disse più serio di prima, e restammo in silenzio.

Forse ho sbagliato a dirglielo.

Quando finì il film decisi di alzarmi, avevo voglia di riposare perché si era fatto sera.

<<Io vado in camera>> affermai uscendo dal salotto, ma davanti alla mia stanza c'era Enea che mi fece prendere un colpo.

<<T/N a te piace papà!>> esclamò il bambino puntandomi il dito contro.

<<Beh io->> iniziai senza sapere cosa dire, dovevo dirgli di sì o di no?  In fondo devo continuare con la falsa.

<<Ti ho vista tutta rossa prima del film e quando siamo usciti>> continuò, Enea non urlarlo, non volevo arrossire ma era stato così diretto che mi ha preso alla sprovvista.

L'Angelo senza ali ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora