-Capitolo 18-

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Non sai quanto ti amo

Le misi una mano sulla guancia, e lei sussultò al mio tocco. Mi batteva forte il cuore e sentivo le guance farsi rosse.

I nostri sguardi si incrociarono per un attimo ma poi lei guardò in basso, anche lei aveva le guance rosse.

Posso baciarla?

E se mi respingesse? Non voglio rovinare le cose. Ma voglio tanto baciarla.

Ma se lei non fosse d'accordo?

E se invece lo fosse?

Ti prego T/N dammi un segno che vuoi che ti bacio, o anche uno che non vuoi che ti bacio, ma dimmi cosa fare.

Lei appoggiò le mani al mio petto e poi le fece salire fino ad arrivare a poco sotto la guancia, i nostri corpi erano attaccati.

Chiusi gli occhi e avvicinai il mio viso al suo, e la baciai, il cuore mi martellava forte nel petto come se minacciasse di uscire. Di nuovo.

Ci staccammo e lei mi guardò negli occhi completamente rossa, ma ero sicuro che anche io non ero da meno.

Poi mi baciò di nuovo, per questo le spostai la mano sul fianco e la avvicinai a me mentre mi teneva le mani sulle guance.

Ci staccammo dopo una decina di secondi, ero in imbarazzo ma mi sentivo anche così bene cavolo.

<<Levi tu mi piaci- anzi, ti amo>> disse lei di colpo, per questo sorrisi mentre il cuore batteva anche più forte di prima.

<<Vuol dire che vuoi darmi acqua?>> chiesi sarcastico.

<<Mhm, ma stai zitto>> rispose sorridendomi e io le diedi un altro bacio, più veloce di quello precedente.

<<Però ti amo anche io>> le sussurrai all'orecchio.

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Non ci credo, lo avevo davvero detto. Ora quindi stavamo insieme?

Non so se è una buona o una brutta cosa. In fondo sono un'umana e Hanji ha scoperto tutto, non voglio che tutto questo finisca...

<<Beh Enea sarà molto contento non credi?>> chiesi sorridendogli, mi ci sarebbe voluto un po' prima di abituarmi.

<<Sì, ma non come sono contento io>> rispose dandomi un bacio sulla fronte.

<<Papà!>> sentimmo urlare Enea dall'altra stanza.

<<Ma perché non può dormire e basta?>> sussurrò Levi, aveva sonno e non aveva tanta voglia.

<<Dai vado io>> dissi alzandomi andando in camera sua.

C'era Enea terrorizzato che fissava il muro.

<<Che c'è?>> chiesi guardandolo.

<<C'è un ragno sul muro>> disse il bambino e il mio cuore smise di battere in quel momento, oh no non i ragni.

<<Ok Enea ascoltami bene, ora io e te diamo fuoco alla casa e scappiamo>> dissi prendendolo in braccio.

Mi trovai Levi davanti alla porta, era molto confuso.

<<Che fate?>> chiese.

<<Scappiamo>> disse Enea con tutta la tranquillità di questo mondo.

<<Perché?>> chiese il ragazzo confuso e sorrisi in imbarazzo.

<<C'è un ragno>> risposi.

L'Angelo senza ali ❤︎︎Levi x reader❤︎︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora