Capitolo 5

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L'ora di chimica passa abbastanza in fretta, tra una chiacchiera e l'altra di me e Jason. Chissà cosa faremo nell'ora di letteratura...
Al suono della campana, io e il mio compagno di banco ci precipitiamo fuori dall'aula e ci dirigiamo verso quella di letteratura. Mio fratello e i ragazzi sono già li davanti stranamente e ci fermiamo a chiacchierare insieme a loro fino al suono della campana poi entriamo in classe.
Io e Jason finiamo in fondo all'aula come al solito, ma a noi va bene mentre gli altri si sono accaparrati dei banchi più avanti.
La prof Brown inizia a spiegare il motivo per cui il preside ha indotto questo progetto e bla bla. Mi perdo nei miei pensieri, perciò non la ascolto. Ad un certo punto sento la mano di Jason toccare i miei capelli e mi lascia cadere in mano un piccolo pezzo di carta:un bigliettino. Di chi sarà?
Mi guardo intorno, ma nessuno sembra avere "l'aria di aver lanciato un bigliettino". Lo apro, sotto lo sguardo curioso di Jason.
"Hey. Molto interessante la lezione, non credi? K". Questo era quello che vi era scritto sul biglietto. Alzo lo sguardo e lo poso su Kendall, che mi sta guardando con mezzo sorriso. Allora me lo ha mandato lui...
Gli rispondo:"Heii. Assolutamente,come potrebbe non esserlo? Ma che va blaterando quella? "e glielo lancio. Lo prende al volo e in meno di 5 minuti me lo rilancia. Come fa la prof a non notarci, non l'ho capito.
" Ma che ne so ahaha l'importante è che abbiamo qualcosa da fare, no? "
Glielo lancio con la risposta, e così passiamo l'ora.
-Basta. Giuro che saltero' tutte le lezioni della Brown. - si lamenta Carlos.
-Concordo pienamente-aggiunge Logan.
-Quanto durerà sto progetto? - chiedo.
-Tutto l'anno, da quello che ho potuto capire-mi risponde James. Kendall sembra essersi dimenticato della nostra conversazione tramite bigliettini,perché non mi degna ancora di uno sguardo. Ma quanto possono essere strani i ragazzi?
-Chiara, io devo andare c'è mia madre che mi aspetta fuori. A domani! Ciao a tutti! - esclama Jason, poi corre via.
-Beh, che dici? Andiamo a casa? - mi propone James.
-Si, ho fame. - gli rispondo.
Lancio un occhiata a Kendall, che sembra perso nei suoi pensieri.
-Allora a domani, ragazzi! - salutiamo io e James. Logan mi strizza l'occhio e Carlos mi sorride.
Usciamo dalla scuola, ed entriamo in macchina per tornare a casa.
-Come ti è sembrato questo primo giorno? - mi chiede d'un tratto mio fratello.
-Niente male, per ora-rispondo.
-Posso farti una domanda, James? - chiedo.
-Certo.. Dimmi pure-mi dice.
-Ma Kendall è sempre così? -
-Così come? -
-Strano, ecco. Il fatto è che non.. Mi ha degnato di uno sguardo per tutto il giorno. Anche se a mensa ho notato che lanciava occhiate sospettose a me e a Jason, se non è stata una mia impressione. - spiego.
-Mah, non saprei, davvero. Lo conosco da poco Kendall, e fino ad adesso non si è mai comportato così. Anche Carlos lo ha notato e mi ha detto che ci avrebbe parlato, se ti fa piacere. - mi guarda sospettoso.
-Non pensare nulla di strano, James è solo che.. Non so, dici che mi odia? - chiedo storcendo la bocca.
-Ma no! Ma che dici? - James ride e con questo capisco che è stata una cosa davvero stupida da dire. Poi lasciamo cadere l'argomento.

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