Capitolo 8

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Chiara's P.O.V.
Vedo Jason appoggiato al muro,vicino la porta dell'aula.
-Ti stavo aspettando-mi dice.
-Ti ringrazio.- gli rispondo.
Appena ci sediamo attacca anche lui con il progetto di canto,e prova a convincermi a partecipare. Ma quanto cavolo corrono veloci le voci in questa scuola?
-Ah,ragazzi,per chiunque sia interessato,tra qualche giorno,inizierà il progetto di canto-annuncia il professor Stone,di chimica alla fine dell'ora. Per un attimo i suoi occhi indugiano su di me,ed é allora che mi precipito fuori dalla classe,aprendo di botto la porta,la pazienza al limite. Appena prima di uscire sento Jason borbottare qualcosa come "Complimenti,prof".
A migliorare la situazione mi accorgo che delle lacrime stanno scivolando sulle mie guance,e vado a sbattere per di più contro qualcuno:é Logan.
-Chiara,ma che succede?-chiede preoccupato,alla vista delle mie lacrime,che asciugo frettolosamente.
-Nulla,tranquillo-cerco di liquidarlo.
-Puoi parlare con me,se ne hai bisogno- mi prende un polso.
Lo abbraccio di slancio,senza pensarci troppo.
-É che tutti continuano a ripetere del progetto di canto e sono sotto pressione-sussurro contro il suo petto-non posso andarci,Logan. Non ci riesco.-
-Perché?-chiede.
Posso fidarmi di lui,del fatto che non mi prenderà in giro.
-Il fatto é che non riesco a cantare,sapendo che ci sono occhi puntati su di me...mi blocco,dimentico il testo..-spiego.
-Sai cosa penso? Che il progetto possa aiutarti a superare questa tua paura-
mi bacia la guancia-non sei costretta ad andarci-
-Grazie,Logan..io devo andare ora..-mi sciolgo dall'abbraccio e mi dirigo a letteratura.

Qualche giorno dopo,mentre sto cantando al Karaoke in camera,James entra .
Mi fermo,e chiedo se abbia bisogno di qualcosa.
-Posso portarti a fare un giro in macchina?-propone.
-Ehmm..va bene.-non me lo aveva mai chiesto prima. Qui gatta ci cova.
Prendo la borsa e usciamo.
Quando arriviamo a scuola inizio ad insospettirmi davvero.
Ma quando entriamo é il colmo.
-James,che ci facciamo a scuola?-inarco le sopracciglia.
-Ho...dimenticato il quaderno di biologia-balbetta.
Non bado a dove mi sta portando,finché non arriviamo nella sala teatro.
-Ora mi spie...-non continuo la frase,perché Kendall ci sta raggiungendo.
Il biondo mi sorride e dà una pacca sulla spalla all'imbroglione di mio fratello che mi dice:-Ti ho fregato,sorellina-gli si stampa un sorriso perfido sulla faccia-passo a prenderti dopo-poi va via.
Rimango letteralmente senza parole.
-Oh me la pagherà. Ovvio.-lo maledico.
-Continuerai a maledire tuo fratello o vieni con me?-mi sussurra nell'orecchio,provocandomi qualche brivido lungo la schiena.
Mi spiega com'é strutturato il corso:durante i primi giorni ci ascolterà cantare,per vedere il nostro livello,poi canteremo e balleremo e canteremo al ballo scolastico di fine anno.
-Ma tu cosa fai qui? Fai parte del progetto?-chiedo un po' confusa.
-Ehm..no. Io sono a capo del progetto. Vai a sederti,ti chiameró io,poi-
mi lascia un bacio sulla guancia poi si allontana.
Scuoto la testa e vado a cercare un posto.
-Ciao,posso...?-chiedo ad una ragazza dai lunghi capelli mori.
-Certo,scusa-afferra la borsa dalla sedia e la posa a terra.
-Piacere sono Chiara,Chiara Maslow-mi presento con un sorriso.
-Io sono Anne Clark,piacere mio. Tu sei la sorella di James Maslow?-si porta una mano alla bocca,evidentemente sorpresa.
-Si!-scoppio a ridere.
Mentre chiacchieriamo un po',vediamo arrivare una ragazza bionda dagli occhi chiari,che prende posto affianco ad Anne.
-Anne,fai amicizia senza di me? Io sono Jennifer Shmidt,Jenn per gli amici-mi porge la mano. Gliela stringo e mi presento a mia volta.
-Aspetta un attimo..tu sei la sorella di Kendall,per caso?-sgrano gli occhi.
-Sì! Kendall mi ha parlato molto di te-mi guarda maliziosamente.
Arrossisco violentemente. Kendall ha parlato di ME?
-Cosa? Davvero?-
-Si,anche bene. Credo tu gli piaccia..ah,non per qualcosa peró ti sta guardando. No,anzi ti sta divorando con gli occhi-mi avvisa.
Mi giro ed é vero:Kendall,che é vicino al palco mi sta guardando e ora mi sta sorridendo. Abbasso lo sguardo,leggermente imbarazzata.
Anne e Jennifer mi guardano con apprensione.
In poco tempo abbiamo legato tutte e tre,e ci siamo scambiate i numeri di cellulare.
Improvvisamente,sento la voce di Kendall fare il mio nome:é il mio turno.
Anne e Jenn mi augurano buona fortuna,e mi dirigo nervosamente verso il palco,i palmi delle mani sudati,il suo sguardo puntato su di me.

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