Capitolo 12

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Carlos P.O.V.
-Ero piccolo,non sapevo quello che facevo-rido insieme ad Anne su un aneddoto della mia infanzia,davanti ad un hamburger,patatine e coca cola.
Lei non smette di ridere,continuando a lanciarmi occhiate divertite.
-Okay,ora basta,peró,eh? Ti sei presa gioco di me abbastanza-cerco di calmarla,ma lei non riesce a smettere.
-Scusa,non mi sto prendendo gioco di te é solo che é molto divertente- si asciuga le lacrime.
Continuiamo a mangiare,finché non abbiamo finito ed usciamo.
-Montagne russe?-propongo.
-Perché no?- accetta lei. Ed andiamo alla biglietteria,dove c'é già un gruppetto di persone a fare la fila.
James P.O.V.
-Che facciamo?-Jenn sembra leggermente annoiata e si sta lamentando da circa 10 minuti.
-Sarà la quarta volta che lo ripeti,Jenn. Puoi stare zitta un momento?-la implora Kendall.
-No. Casa stregata?-chiede.
-Va bene! Basta che tu chiuda quella bocca-dice Kendall spazientito.
-Lascialo perdere. Sembra un po' nervoso,oggi.- le dico.
-Lo é sempre in questi giorni. Dovresti vederlo quando non siete a casa-alzo gli occhi al cielo.
Lei ride e seguiamo Kendall verso la casa stregata.
Improvvisamente,Jenn si ferma senza nessun motivo apparente. Inarco un sopracciglio e mi guardo intorno. E poi capisco cosa ha fermato Jennifer:Eugene ci sta raggiungendo con un sorriso stampato in faccia per la sua ragazza.
-Eugene!-esclama lei,fiondandosi tra le sue braccia. Storco la bocca e faccio segno a Kendall di avvicinarsi.
-Ciao-borbotto tra i denti.
Roteo gli occhi,saluto Jenn e poi trascino Kendall via da quei due.
Jenn's P.O.V.
-Che ci fai qui?-chiedo sorridendo.
Per tutta risposta,lui mi bacia.
-Non posso fare una sorpresa alla mia ragazza?-chiede alzando le spalle.
-Certo,quante ne vuoi.-scoppiamo entrambi a ridere.
-Cioccolata calda?-mi sussurra nell'orecchio,le sue mani sui miei fianchi.
-Vada per la cioccolata- gli prendo la mano.
Logan's P.O.V.
-Allora..-comincio.
-Ehm..casa degli specchi?-mi propone.
-Ottima idea-le sorrido.
Paghiamo il biglietto ed entriamo. É a dir poco enorme. Mi sembra di vedere sosia di noi due dappertutto.
-Qua,uno potrebbe diventare anche pazzo,non credi?-mi fa notare.
Annuisco e scoppiamo a ridere. Le sfioro la mano con la mia,poi ci separiamo:lei a destra,io a sinistra. Mi lancia un'ultima occhiata e poi si avvia nel suo corridoio.
Continuo a camminare,e mi trovo davanti a parecchi vicoli ciechi,e sono costretto a cambiare spesso corridoio.
Dopo circa 10 minuti,mi trovo al centro del labirinto.
Nello specchio di fronte a me,vedo la sua immagine avanzare. Non so perché,non so come,ma lo faccio anch'io fino a trovarmi a pochi centimetri dallo specchio. Lei alza una mano come per sfiorare la mia,ma la riabbassa e mi si avvicina di più. Ed é allora che poso delicatamente le mie labbra sulle sue e mi rendo conto che non era un'immagine.
Chiara's P.O.V.
Sento le sue labbra posarsi dolcemente sulle mie.
Dopo lui si allontana da me e mi sorride,mettendo in risalto le fossette che non avevo mai notato prima.
-Usciamo di qui,eh?-rompo la tensione che si stava inevitabilmente creando tra di noi.
-Certo,non ne posso più- e ci avviamo verso l'uscita,che non é molto lontana dal centro del labirinto di specchi,fortunatamente.

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