06 - SAN

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Il giorno successivo, andai in facoltà come un morto vivente.

Mirae — anzi, Wooyoung — non aveva accettato di prendere clienti la sera prima. Si era avvinghiato a me per tutta la notte, implorandomi di continuare a vederci. Non avevo idea del fatto che un mio studente fosse così disperatamente innamorato di me, in primo luogo. Mi sentivo destabilizzato. Soprattutto perché avrei mentito se avessi detto che non provavo niente per lui, a mia volta. Non era solo perché avevamo fatto sesso che mi sentivo legato a lui, anche se inizialmente avevo creduto di sì. Era perché mi affascinava incredibilmente il modo in cui riusciva a fami sentire speciale, la sua sicurezza sfacciata nonostante l'età, il suo sapere sempre la cosa giusta da dire.

Alla fine avevo ceduto. Ci saremmo visti di nuovo. Tra due notti, durante la sua serata libera. Il problema principale tra di noi, oltre al fatto che non fosse esattamente etico uscire con uno studente, anche se era maggiorenne, era chiaramente il suo lavoro. Un conto era andare a letto ogni tanto di nascosto con un lavoratore sessuale, un conto era frequentarlo. Se lui provava per me quello che diceva e io mi fossi affezionato a lui sempre di più, la sua professione sarebbe diventata un'ostacolo insormontabile per un'eventuale relazione. Non mi capacitavo di come un ragazzino come lui fosse finito così, ma non ero riuscito a trovare il modo per chiederglielo. In classe l'avrei ignorato. Necessariamente.

Improvvisamente, sentii una mano attorno al polso. Sobbalzai. Wooyoung non poteva essere così sconsiderato in facoltà. Mi voltai. Feci un sospiro di sollievo. Era solo Soobin, il mio miglior studente.

"Ehi, Soobin, posso fare qualcosa per te?"

"Professore, sono solo venuto a chiederle come sta. Ieri mi ha fatto preoccupare."

Alzai lo sguardo su di lui. Nonostante fosse parecchio alto e prestante, aveva un viso ancora dolce e un po' infantile che cozzava leggermente con il suo corpo. Sembrava davvero preoccupato per me. Sapevo che mi era affezionato, mi aveva chiesto anche di dargli ripetizioni l'anno precedente, dicendo che capiva davvero solo se a spiegare ero io, ma il suo sguardo mi stupì comunque.

"Sì, sto bene. Non devi preoccuparti. Solo un colpo di calore."

Lui annuì gravemente. "Ce l'ha detto il signor Kim. Ecco, prenda," disse passandomi una bibita ghiacciata che aveva preso alle macchinette. "Deve bere di più, con questo caldo."

Ero un po' spiazzato, ma presi la lattina. "Oh. Grazie Soobin, è gentile da parte tua, ma non dovevi disturbarti."

"Si figuri, è un piacere. Ci vediamo a lezione?"

Sorrisi. "Certo, a dopo."

Non feci che pochi metri, quando venni agguantato da qualcuno e trascinato in un'aula vuota. Era Wooyoung. Non appena ebbe chiuso la porta mi inchiodò ad essa, guardandomi in cagnesco.

"Buon Dio, Wooyoung. Non puoi fare così in facoltà, ti ho detto—"

Il ragazzo si schiantò sulle mie labbra, togliendomi il fiato e la possibilità di parlare. Mentre le nostre lingue si intrecciavano, sentii un calore familiare al basso ventre. Mi riscossi e lo allontanai. Non volevo avere un'erezione nel bel mezzo dell'università.

"Cosa credi di fare?!"

"Scopami. Adesso."

Ero basito. "No. Assolutamente no. Che ti prende?"

"Perché hai accettato la lattina?"

Strabuzzai gli occhi. "Cosa? È di questo che si tratta? Sei... geloso? Soobin è stato gentile. È solo uno studente."

Wooyoung sbuffò. "Certo, voleva solo essere gentile.... gentile un corno! Se sapessi... anche io sono solo uno studente?"

Avevo il cuore che mi martellava nel petto. Quel ragazzino mi avrebbe mandato in manicomio.

GUILTY PLEASURE ~ WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora