04 - SAN

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Non avevo intenzione di tornare. Dovevo uscire da quel circolo vizioso prima che mi risucchiasse. Non potevo invaghirmi di un ragazzino che per di più era un lavoratore sessuale. Sentivo che sei fossi andato a letto con lui ancora e ancora, non sarei riuscito più a pensare a nient'altro. Ma già adesso era terribilmente difficile non pensarci. La mia mano sembrava insignificante dopo aver provato il piacere di essere avvolto da lui. Alla fine mi arresi. Mandai un messaggio ad Hongjoong.

"Il tuo amico è ancora interessato ad incontrarmi?"

Lui rispose spaventosamente veloce. "Certo. Continua a chiedere di te. Organizzo un appuntamento?"

Sospirai. "Grazie."

Probabilmente, conoscere qualcuno era il metodo migliore per distogliere la mente da quel ragazzo. Era normale che pensassi a lui, era la mia prima esperienza. Mi sarei assicurato di non pensarci più.

Hongjoong aveva organizzato l'appuntamento con il suo collega, un certo Park Seonghwa, per il fine settimana. Mi guardai allo specchio, con aria critica. Avevo optato per una camicia nera, semplice ma d'impatto, anche se faceva troppo caldo per indossarla. Avevo già un velo di sudore sul petto e sperai che quel Seonghwa non lo trovasse disgustoso.

"Io penso che tu sia l'uomo più sexy che abbia mai visto."

Scossi la testa, non era il momento di pensarci. Valutai se mettermi le lenti a contatto, ma la verità era che non le sopportavo e ci mettevo sempre un'eternità sia a metterle che toglierle. Decisi di tenere gli occhiali. Se mi aveva visto e gli ero piaciuto quando li indossavo, probabilmente non gli sarebbero dispiaciuti troppo.

Mi diressi al luogo dell'appuntamento che aveva scelto lui, un lounge-bar dall'aria sofisticata e sensuale. Non esattamente il mio genere di posto, ma mi sarei adattato. Mi sedetti al tavolo. Non avevo idea di che aspetto avesse quel tipo quindi avrebbe dovuto trovarmi lui.

Dopo poco, sentii un colpetto sulla spalla.

"San?"

Mi voltai e rimasi di sasso. Dietro di me c'era un uomo bello da mozzare il fiato. Mi alzai di scatto. Doveva essere poco più vecchio di me, era un po' più alto e aveva un'aria sofisticata che mi fece sentire leggermente intimidito.

"Park Seonghwa?"

Lui sorrise. "In carne ed ossa." Poi mi fece cenno di tornare a sedermi. Si mise di fronte a me e quando arrivò la cameriera ordinò una bottiglia di champagne che probabilmente era troppo costosa per le mie tasche. Stavo per fermarlo, dal momento che avevo deciso che avrei offerto io, quella sera, ma lui me lo impedì.

"Tranquillo San, dopo averti disturbato per riuscire finalmente a conoscerti, offrirti da bere è il minimo che posso fare. Parlami di te."

Oddio. Odiavo parlare di me. "Ecco... sono un professore associato di biologia all'università."

"Sei molto giovane per insegnare all'università."

"Ho iniziato a lavorare lì due anni fa, dopo il mio dottorato. Però sì, sono il docente più giovane della facoltà."

Seonghwa mi fece un sorrisetto malizioso. "Immagino che gli studenti impazziranno per te."

Mi sentii avvampare. "N-No, non credo..."

"Io penso di sì, se ai miei tempi avessi avuto un professore come te, sarei andato fuori di testa."

"E tu cosa fai?" chiesi di punto in bianco, desideroso di cambiare argomento quanto prima.

"Sono un'avvocato freelance, lavoro per l'azienda in cui lavora Hongjoong, tra le altre."

"Oh, un avvocato, come mai hai deciso di lavorare da libero professionista?"

GUILTY PLEASURE ~ WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora