13 - SAN - WOOYOUNG

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AUTHOR'S NOTES

Questo capitolo avrà un cambio di POV segnalato da tre asterischi. Buona lettura :)

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"Wooyoung... dopo le lezioni. Verresti a casa mia?"

Wooyoung alzò la testa di scatto, sorpreso. "A c-casa tua? Ma... non hai paura che ci vedano camminare insieme?"

Risi. "Anche fosse? Non posso prendere la stessa metropolitana di un mio studente? Senti, voglio solo starti vicino. Ma non voglio andare nella tua stanza al bordello. Io... ho bisogno di parlarti di alcune cose."

Lui era rosso come un pomodoro, ma acconsentì.

Finite le lezioni, come promesso, ci incontrammo fuori dall'università. Avevo deciso di parlargli del fatto che, se volevamo provare a stare insieme, dovevamo trovare una soluzione sostenibile per entrambi. Non ce la facevo più a doverlo condividere con altri uomini, a vederlo di nascosto nel quartiere a luci rosse per una scopata e andarmene subito dopo guardandomi attorno, sperando che non mi vedesse nessuno. Se lui avesse voluto continuare a prostituirsi nonostante tutto, le nostre strade si sarebbero dovute dividere, ma ero convinto che neppure lui volesse più condurre quello stile di vita. Solo che era abituato ad affrontare tutto da solo, non sapeva come chiedere aiuto.

Camminammo fianco a fianco in silenzio. Ognuno con le mani in tasca, immersi nei nostri pensieri. Finalmente iniziava a fare meno caldo, l'estate stava cedendo il passo all'autunno, la mia stagione preferita. Speravo fosse di buon auspicio.

Quando arrivammo di fronte al mio appartamento, Wooyoung sembrava nervoso. Sorrisi.

"Che c'è?"

"Niente... solo... sono felice di vedere dove vivi. Sono felice che ti fidi abbastanza di me da portarmi qui. Ancora non ci credo che noi due... insomma. Forse sto iniziando a capire che non passi il tempo con me solo perché ti faccio pena."

Sentii un tuffo al cuore. Mai avrei pensato che dentro di sé fosse convinto di questa assurdità.

"Non è mai stato così, Wooyoung. Te lo giuro. Io — entriamo in casa, prima di tutto, va bene?"

Non appena fummo dentro, Wooyoung si trasformò in una trottola impazzita. Inizialmente aveva iniziato a guardarsi intorno in modo cauto, camminando lungo le pareti per guardare gli oggetti che avevo appoggiato sui mobili. Neanche cinque minuti dopo, stava toccando ogni singola cosa di mia proprietà con gli occhi che brillavano. Mi sentivo in imbarazzo. Non avevo neppure messo in ordine.

Mi schiarii la gola. "Ehm, insomma. È piccola, ma fa il suo dovere. Lavorando da pochi anni è il massimo che potevo permettermi..."

"La adoro! È così... così... tua."

Si abbassò sul mio letto, poggiando la testa sul cuscino. Fece un sospiro soddisfatto.

"Profuma di te."

"Voglio che smetti di prostituirti," sputai fuori di punto in bianco e senza preamboli, sorprendendo persino me stesso. Wooyoung raggelò. Deglutii e ripresi a parlare. "Voglio stare con te nel vero senso della parola. Voglio dormire con te dopo che abbiamo fatto l'amore, svegliarmi con te, mangiare con te e fare tutte le stupidaggini che fanno le coppie normali."

Feci un passo verso di lui, che non aveva ancora aperto bocca. Mi sedetti sul letto e gli strinsi la mano fino a bloccargli la circolazione.

"Voglio sapere se sei disposto ad essere coraggioso e rinunciare a questo per me, perché sono abbastanza sicuro di amarti e non credo di poter sopportare ancora che qualcun altro ti tocchi."

GUILTY PLEASURE ~ WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora