12 - SAN

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Il giorno successivo, fare lezione di biologia per il corso di Wooyoung e Soobin fu particolarmente difficile. Non riuscivo ad ignorare gli occhi apprensivi di Wooyoung, il modo in cui continuava a masticare la matita per l'ansia. Non riuscivo neppure ad ignorare gli sguardi di Soobin, che ogni volta che incrociavo il suo sguardo mi sorrideva. Come avevo fatto a non accorgermi che mi aveva sempre guardato così? Dovevo essere un po' tardo in queste cose, era già il secondo studente in quella classe che si rivelava avere una cotta per me. Ma se uno era un ragazzo splendido, sensibile, premuroso e vivace, l'altro era completamente pazzo. Anche se era un mio studente, avrei voluto spaccargli la faccia per aver fatto soffrire Wooyoung e, indirettamente, anche me.

Come sempre, dopo la lezione fu lui a venire da me, ponendomi un qualche quesito al quale non prestai attenzione. Tanto a quanto pareva faceva solo finta di non capire gli esercizi. Notai che Wooyoung ci stava guardando con le sopracciglia aggrottate, ancora non gli piaceva l'idea che parlassi da solo con lui, ma gli feci discretamente cenno di stare tranquillo e andare. Non appena fu uscito dall'aula, interruppi Soobin nel mezzo della sua domanda.

"Soobin. Ho bisogno di parlarti da solo. Hai tempo adesso?"

Lui sembrò sorpreso, ma dopo un istante, mi fece un sorriso smagliante. "Ma certo professore!"

Annuii. "Bene. Seguimi allora."

Lo condussi verso le scale di sicurezza e salii sul tetto. Gli studenti non potevano accedere a quell'aera, quindi ero abbastanza sicuro che almeno saremmo stati soli. Lui mi seguì senza fiatare, ma era palesemente confuso ed eccitato. Chissà cosa diavolo si stava immaginando volessi fare quassù con lui.

Non appena fummo sul tetto, ruppi il silenzio, prima che iniziasse a bombardarmi come al solito di domande. "Andrò dritto al sodo, Soobin. So che hai minacciato Wooyoung di diffondere la notizia di quello che fa al di fuori delle lezioni e dei nostri incontri."

A Soobin morì il sorriso sulle labbra ed impallidì. Aprì la bocca e la richiuse. Poi strinse la mascella.

"Come hai fatto a scoprire dove sono andato?" chiesi.

A questo divenne paonazzo. "Ecco io—"

"Mi hai seguito, vero? Ci ho pensato tanto, ed è l'unica spiegazione possibile. D'altronde, sai dove vivo, quindi non provare a negarlo."

"Non volevo pedinarti, non fraintendere," disse rapidamente, "volevo solo — solo—"

"Non mi interessano le tue giustificazioni," lo interruppi. Mi stavo iniziando ad innervosire parecchio, ma mi sforzai di mantenere la calma. "Non può esistere una spiegazione sensata, quindi risparmiami qualsiasi bugia tu stia cercando di inventarti. Sono venuto a dirti che se spargerai la voce di me e Wooyoung, molto probabilmente riuscirai a farlo cacciare dall'università e anche a farmi licenziare. Non so se sia davvero quello che vuoi, ma sappi che, nel caso, ti beccherai a tua volta una bella denuncia per stalking e diffamazione. Non credere che avrai un futuro molto più roseo del nostro, con una causa del genere sulla testa."

"...M-Mi stai minacciando?"

"Ti sto dando un avvertimento. Non giocare con cose più grandi di te. Ci tieni così tanto a rovinarci la vita da distruggere anche la tua?"

Gli si riempirono gli occhi di lacrime e iniziò a tremare. "San, non ho mai voluto rovinarti la carriera, te lo giuro. Volevo solo che quello schifoso non ti toccasse con le sue luride mani. Meriti di più."

Ecco. Questo, mi fece arrabbiare. Un conto era lanciare minacce campate per aria senza essere minimamente consapevole di quello che stava facendo, un conto era insultare la persona con cui stavo senza sapere assolutamente niente su di lui.

GUILTY PLEASURE ~ WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora