*Buona domenica*
Sono stata un po' impegnata, perdonate la mia assenza,
Inoltre, sono rimasta affascinata dalla serie tv The Chosen...<3
Allora, torniamo a noi...<3
Vi sono mancati i nostri due baldi giovani? Oh meglio, la nostra Lavinia? Perché il nostro Gioele sembra voler non apparire, oppure è già apparso? Ehehehehe, stanno arrivando i capitoli "seri" quelli che spero vi faranno venir voglia di proseguire la lettura sempre di più <3
Cosa ne pensate intanto di questi tre capitoli, con quello di oggi quattro, di questa storia? Ho bisogno dei vostri feedback, ragazzi <3
Ci conto <3
Al prossimo capitolo,
Un bacione grandissimo
"Questa sera sei invitata a cena, a casa dei miei, nana!" annunciò Martino, con un gran sorriso stampato in volto ed una banconota da dieci euro tra le mani, che piazzò subito sul bancone.
Sapeva già quanto avrebbe dovuto pagare per il pranzo di oggi, che bravo! Era bravo nei calcoli, dopotutto, era coerente con il suo lavoro saper fare di conto.
"C-come?" balbettai, comunque, confusa e distratta. Non avevo compreso fino in fondo quel che mi aveva detto, o meglio, ero così persa con la testa tra le nuvole, da non aver assimilato bene le sue parole. I neuroni non erano nemmeno riusciti a processare la parola cena e nana!
Ironface inarcò un sopracciglio folto ma ben definito, scoccandomi una strana occhiata in tralice con quei suoi occhi castani da cartone animato: "Questa sera" scandì bene, parola per parola, facendo anche degli ampi gesti con le mani per farsi comprendere al meglio. "Tu vieni a casa dei miei, ok? Sono invitati anche Giada e Marcello, con Zara ovviamente. La mia figlioccia acquisita non può di certo mancare!"
"Grazie Martino!" rispose la mia mamma, passandomi accanto per recuperare alcuni menù disposti vicino alla cassa rosso rubino, dietro alla quale ero seduta su un alto sgabello da più di un'ora come un'automa!
Martino allargò le braccia, spazientito, quando non ricevette risposta da parte mia: "Oh, ma si può sapere cosa ti prende, nana? Non parli, non dici niente, sembra di parlare con un muro da giorni! Si può sapere cosa sta tormentando i tuoi pensieri incastrati, aggrovigliati, impigliati nel tuo cervello?"
Sbattei le palpebre, battendo in cassa per emettere lo scontrino: "Niente!" riuscii a dire, con voce roca.
Martino rifiutò lo scontrino e mi fulminò per bene negli occhi, passandosi una mano tra i capelli mossi color castagna per riportare qualche ciocca ribelle lontana dalla sua fronte alta: "Nana, so benissimo che questa non sei tu. Cosa ti è capitato? Orazio è finito sotto una macchina?" provò a scherzare, ma non riuscì a farmi sorridere.
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Tienimi per mano
Literatura FemininaLavinia e Gioele sono orfani, il loro primo incontro risale a molti anni fa, quando avevano solo sei anni e giocavano nella stessa casa-famiglia. Entrambi adottati da famiglie molto diverse tra loro, nel corso degli anni, Lavinia non ha mai smesso...