ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ɪ

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Stava esplodendo tutto. Ovunque Calipso guardasse c'erano fiamme e esplosioni che stavano radendo al suolo ogni cosa. Ma la peggiore, non era vedere tutto ciò che le restava saltare in aria, era sentire le urla terrorizzate e agonizzanti di chi conosceva, di chi ormai reputava la propria famiglia, morire per mano delle persone che più odiava al mondo.

Stringendo i denti, si era salvata per un soffio dall'essere investita da una portiera di un camion esploso, conficcò le unghie nel terreno sabbioso e si rialzò percependo del sangue imbrattarle un lato del viso e la mano già ferita. Ignorò il dolore e con la testa che le vorticava pericolosamente, cercò di individuare le persone più importanti che avesse da quando si era risvegliata alla Sorgente: Harriet, Sonya e l'appena ritrovato Aris.

Li individuò poco distanti da dove li aveva lasciati, che versavano quasi nelle sue stesse condizioni. Imprecando sonoramente raccolse il fucile, il quale le era scivolato dalle mani quando si era buttata a terra, e trattenendo a stento un gemito di dolore si costrinse a correre nella loro direzione per raggiungerli, prima di perderli nuovamente di vista. Ma un'altra forte esplosione, proprio sulla sua strada, la costrinse a nascondersi velocemente dietro un masso per non rischiare di essere investita dall'onda d'urto e dai detriti.

L'incubo tuttavia era solo all'inizio, gli uomini della WICKED si stavano calando rapidamente dagli elicotteri sopra le loro teste, mettendo fuori gioco qualsiasi persona gli capitasse a tiro.

Successe tutto così in fretta che non ebbe tempo di riprendere fiato. Quando stava per uscire dal proprio nascondiglio, uno dei soldati atterrò proprio a pochi passi da dove si trovava e immediatamente la puntò pronto a stordirla. Calipso fece per alzare la propria arma per difendersi, sapendo in cuor suo fosse ormai spacciata, ma quando quello stava per premere il grilletto qualcuno gli sparò da dietro uccidendolo.

Con il cuore a mille, la ragazza fissò sorpresa il corpo dell'uomo prima crollare sulle ginocchia e poi scivolare definitivamente a terra privo di vita, dandole modo di vedere chi l'aveva appena salvata. Era stato uno dei nuovi arrivati, uno di quelli che era arrivato insieme a Aris. 

I loro occhi si incontrarono e per un breve momento credette di conoscerlo già, ma quella sensazione venne spazzata rapidamente via da un pensiero. Erano riusciti per mesi a sfuggire alla WICKED e quando i nuovi amici di Aris arrivavano, arrivavano anche chi li aveva resi prigionieri e topi da laboratorio? Non poteva essere una coincidenza.

Se stava per ringraziarlo ovviamente ci ripensò, anzi al contrario rinsaldò la presa sul calcio del fucile fulminandolo con lo sguardo. Voleva puntargli la canna contro e fare un favore a tutti ma altri due dei suoi lo raggiunsero. Non era stupida, anche se fosse riuscita ad ucciderlo quelli l'avrebbero fatta fuori senza troppo sforzo, così controvoglia scoccò ad ognuno di loro uno sguardo glaciale per poi voltarsi e andare finalmente dalle sue amiche e il suo "fratellino".

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