ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ɪɪɪ

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«Ti farà male» l'avvertì Helen mentre sterilizzava l'ago, con cui le avrebbe ricucito la ferita, passandolo sulla fiamma di un accendino. Purtroppo nella tenda medica c'erano troppe persone, così Mary le aveva dato l'occorrente e si erano andate a sedere fuori la tenda della sua paziente. Tuttavia quella era soltanto una scusa da parte della dottoressa, che aveva preferito non farle entrare per non fargli sentire cosa si sarebbe detta con Thomas, non tenendo conto, però, che il ragazzo avrebbe riferito tutto agli amici -e Aris di conseguenza alle sue amiche- poco più tardi.

Calipso grugnì in risposta scrollando le spalle, non aveva paura del dolore.
«Non ti preoccupare, principessa» replicò tagliente guardandosi intorno infastidita, si sentiva come messa in vetrina e non le piaceva neanche un po'. Non solo Harriet, Sonya e Aris avevano insistito per seguirle, si erano aggiunti anche gli amichetti della ragazza ed erano proprio loro che la stavano innervosendo in quel modo. Loro e quella facce da imbecilli che si ritrovavano.

«Cal!» la richiamò Aris dandole un leggero calcio alla gamba «Comportati bene, Helen è mia amica» normalmente quando faceva così si faceva una risata e la lasciava fare, ma quella volta invece desiderava che la sorellona andasse d'accordo con tutti i suoi nuovi amici. Erano persone affidabili e simpatiche, doveva solo smetterla di fare l'antipatica per rendersene conto.

Mentre lei poco maturamente gli rifaceva il verso, Sonya ridacchiò «Aris, lo sai che non lo farà mai. Cal fa colazione tutti i giorni con pane e acidità dai tempi della Sorgente» ricordando alcuni episodi alquanto divertenti in cui la mora inveiva contro le loro amiche e, a quelle poverette, non restava che andarsene con la coda tra le gambe.

«Pane, acidità e il tuo caffè, stronza» la corresse la diretta interessata facendole il dito medio «Quando iniziamo? Sto per morire dissanguata» si lamentò rivolgendo uno sguardo scocciato alla ragazza seduta al suo fianco. Odiava essere al centro dell'attenzione, soprattutto di sconosciuti, e se quella non si sbrigava a ricucirle la mano le avrebbe fatto vedere i sorci verdi.

Helen, nonostante i modi dell'altra, continuò a posizionare ordinatamente ciò che le serviva sulla tovaglietta presente nel kit che le aveva dato Mary, in modo di avere tutto a portata di mano, senza fare una piega. Aveva avuto a che fare con una persona molto più intrattabile di lei e sapeva meglio di chiunque altro come tenerle testa.
«Quando avrò sterilizzato e preparato tutto, o oltre l'acidità ti prenderai anche un'infezione» ribatté piatta «Invece di lamentarti, vedi di toglierti la fasciatura» le ordinò mentre prendeva il filo da sutura e lo tagliava. 

Calipso immediatamente inarcò un sopracciglio e la guardò allibita le si fosse rivolta in quel modo, forse non aveva capito con chi aveva a che fare. Stava per rispondere per le rime e ficcarle il suo tanto amato ago su per un occhio, quando sia Aris sia Harriet, che conoscendola così bene da sapere che la sua espressione significava guai in arrivo, tempestivamente la bloccarono, chi per le braccia e chi per la vita, prima che potesse anche solo provare a fare una delle due cose.

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