ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠ

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𖥸
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Il clacson, che aveva fermato Thomas dal fare una strage, apparteneva a un camion sopravvissuto miracolosamente alle esplosioni. Non avevano idea di chi lo guidasse, ciò nonostante i ragazzi non poterono far altro che fissarlo sbalorditi attraversare a grandissima velocità il campo. Passando sopra le macerie ancora fumanti e in balia delle fiamme, ignorando i soldati che gli sparavano contro fino a schiantarsi con violenza sull'elicottero, parcheggiato su un crinale, che aveva portato Ava a terra. Dato il forte impatto, l'elicottero, inevitabilmente precipitò di sotto e appena colpì il suolo esplose. Facendo schizzare le eliche come enormi proiettili sulle persone radunate poco più in là, tranciando, schiacciando e investendo corpi su corpi.

Una di queste giganti armi aveva sulla propria traiettoria Cal e gli altri. Per fortuna la moretta ebbe i riflessi pronti e l'intelligenza di lanciarsi a terra portando con sé Harriet, che aveva preso per mano quando Thomas aveva rialzato il detonatore, salvando entrambe da morte certa e lasciando quel triste destino ai nemici.

Con l'arrivo del camion e dell'elicottero distrutto si scatenò il caos, le persone del Braccio Destro si riscossero e gridando inferocite ripresero a combattere con più impeto, battendosi addirittura a mani nude, visto che quando erano stati catturati gli erano state sottratte tutte le armi, e sorprendentemente stavano avendo la meglio. Questo fece andare in panico Janson che, dopo essersi guardato velocemente intorno impaurito, spronò i suoi uomini a mettere al sicuro Ava Paige prima che qualcuno potesse attaccarla o rapirla.

Thomas e i suoi amici si rialzarono, anche loro si erano buttati a terra per evitare di essere fatti a fettine dall'elica, insieme alle due ragazze, pronti per fare qualcosa ma vennero subito puntati da alcuni soldati. Tuttavia il moro nel casino generale non aveva fatto la cavolata di perdere, o peggio far detonare, la bomba e avendo un'idea dell'ultimo secondo la tirò in mezzo a quelli che stavano per sopraffarli. Prima di farla esplodere, però, si voltò e correndo avvisò gli altri di allontanarsi per poi premere il bottone.

Di nuovo si ritrovarono distesi contro il terreno polveroso e Calipso imprecò ringhiando contrariata, se veniva sbalzata un'altra volta avrebbe dato di matto. Si sentiva come una fottuta bambola di pezza! Nonostante il disappunto quello non era il suo problema principale. Rimettendosi a fatica in piedi, constatò che i punti alla mano erano belli che saltati uno ad uno, infatti la fasciatura era un'altra volta zuppa di sangue, la ferita alla testa aveva iniziato a dolerle così forte che per un attimo le sparì la vista e altri mille fitte in tutto il corpo le fecero capire che stava per cedere. Ma non era ancora il momento. Se doveva crollare, lo avrebbe fatto soltanto dopo aver dato una lezione a quegli stronzi ed essersi ripresa Aris e Sonya.

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