ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ ᴠɪ

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Come Calipso e Vince avevano detto, o fatto intendere, quel che rimaneva del Braccio Destro aveva seguito Thomas e i suoi amici nella speranza di riprendersi chi gli aveva sottratto WICKED. Il ragazzo però non aveva ideato un vero e proprio piano, così gli adulti -Vince e Jorge- avevano preso in mano la situazione, impuntandosi che prima di fare qualsiasi cosa dovevano trovare un posto sicuro dove poter stare e dove poter pianificare con calma la mossa successiva. 

Non era stato per nulla facile scovare un luogo del genere eppure ci erano riusciti. Girovagando, sempre in estrema allerta, avevano trovato un vecchio porto abbandonato che garantiva a tutti lo spazio necessario ed era fuori dai radar di WICKED. Avevano addirittura trovato una nave che non era del tutto un rottame, aveva sicuramente bisogno di moltissime riparazioni, ciò nonostante appena il capo ci aveva messo gli occhi sopra aveva capito, e detto, che fosse il loro biglietto per andarsene il più lontano possibile dove nessuno, neppure gli spaccati, li avrebbero trovati.

Oltre la nave c'era stato tanto altro da fare, come per esempio portare l'elettricità e allestire il minimo indispensabile per viverci. E ora, dopo un paio di mesi, finalmente potevano definirlo quasi una casa. Avevano usato i piccoli edifici che lo circondavano per mettere su: dormitori, bagni, cucina, mensa, sala delle riunioni e persino un'officina per le macchine. Non era il massimo, molti muri erano andati e quando il vento si scatenava l'unica soluzione per non gelare era avvolgersi nelle coperte e accendere fuochi, ma fortunatamente stava arrivando l'estate.

Ogni mattina appunto a svegliare Cal era la leggera brezza, i raggi del sole che filtravano dal tetto fatiscente e l'odore della salsedine, una cosa che adorava e la metteva sempre di buonumore. Proprio come in quel momento, che stiracchiandosi ed emettendo un piccolo versetto di protesta, aprì gli occhi per fissare le onde infrangersi sugli scogli a pochi metri da lei. Le osservò per qualche minuto beandosi di quella magnifica vista e lentamente riprese conoscenza, poi sbadigliando si mise seduta nell'amaca e prima che potesse ripensarci si tirò su rimettendosi gli anfibi ai piedi. Dal colore del cielo e dalla posizione del sole capì fosse abbastanza presto, quindi lasciò dormire un altro po' Harriet e facendo il più piano possibile, per non svegliare anche Helen e gli altri, prese la felpa poggiata alla corda, che teneva su il suo letto, e uscì in punta di piedi dal dormitorio, facendo lo slalom tra le varie amache. 

Libera di poter camminare normalmente, si infilò la felpa grigia sbiadita e abbracciandosi il corpo si diresse verso la cucina, sapendo che lì ci fosse Frypan già bello pimpante che stava preparando la colazione per tutti. Infatti quando varcò la soglia, non si sorprese di vedere la sua schiena e le sue ampie spalle affaccendarsi davanti ai fornelli.

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