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A Ragazzo: Avevi promesso che mi avresti scritto. :-(

A Ragazzo: È tutta la sera che ti aspetto. :-(

A Ragazzo: Non vuoi più parlarmi? Che ho fatto? :-(

A Stronzo: Heeeeey.

A Stronzo: Mi sono offesa.

A Stronzo: Non parlarmi mai più, addio.

Bloccai lo schermo e attaccai il cellulare al caricatore, appoggiando la testa sul cuscino e crollando nel mondo dei sogni.

La mattina seguente, avevo ricevuto circa 20 messaggi, tutti da parte di Stephenie.

Gli ultimi erano i più capibili, gli altri erano solo lettere messe in ordine sparso.

Da Stronza: Credo di essERE UBriAC

Da Stronza: Ndomani non vemgo a suola ti pass a prendERE pAUL ciaO amica mia.xx

Alzai gli occhi al cielo, perché la mia migliore amica era così stupida da ubriacarsi durante la settimana scolastica?
Aggrottai la fronte e controllai la chat con il ragazzo del taxi, ma nulla, non mi aveva risposto.

Mi buttai giù dal materasso e aprì l'armadio, cercando qualcosa da mettere.

Scelsi una banale felpa grigia e dei jeans chiari e larghi, giusto per stare comoda.
Non mi ero mai messa in mostra, mi piaceva il mio modo di vestire e preferivo nascondere il naso nelle felpone piuttosto che scoprirmi troppo.

Presi la mia borsa e corsi giù dalle scale, mangiando una mela che avevo precedentemente preso dalla cucina, dove mia mamma stava preparando la colazione per mio padre.

-Paul.- sorrisi al mio amico e mi mise un braccio intorno alle spalle, continuando a camminare.

-Jeff ci aspetta a scuola.- mi informò e annuì, scostandomi i capelli dal viso.

-Hai sentito l'ultima?- mi chiese, picchiettando i polpastrelli sullo schermo del suo iPhone. Scossi la testa e buttai il torsolo della mela in un cestino verde.

-Avalon Peter da una festa.- alzai le spalle e lo guardai. Quella ragazza organizzava feste nella sua mega villa ogni notte, non vedevo il motivo per il quale Paul era così felice. Andare ad una festa di Avalon significava essere popolari per l'eternità.

-Indovina chi sono i primi invitati sulla lista?- sgranai gli occhi e lui scoppiò a ridere, tirando un urlo di gioia.

Alzai le mani e le feci combaciare con le sue in uno schiaffo, esultando.

-Noi, Mavis! Fottutamente noi!- continuò a esultare e allargò le braccia.

-Allora servi a qualcosa!- urlai e risi, stringendolo in un forte abbraccio.

+

Da Ragazzo Stronzo: Piccola. :)

Da Ragazzo Stronzo: Hey?

Da Ragazzo Stronzo: Sono io

Da Ragazzo Stronzo: SCUSA SE NON TI HO RISPOSTO IERI SERA, ERO UBRIACO.

A Ragazzo Stronzo: Smettila di parlarmi, sto cercando di studiare. Non chiamarmi piccola.

Da Ragazzo Stronzo: Ti ho detto che mi spiace, Mav, davvero.

Da Ragazzo Stronzo: È colpa del mio migliore amico, lui voleva portarci fuori a bere.

Da Ragazzo Stronzo: Per favore.

Text; Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora