13.Capitolo

648 9 0
                                    

Elisabeth

"Ciao tesoro non mi manca tanto per arrivare a te ci vediamo presto "

Quando trovai il bigliettino nel borsone  ero ancora nello spogliatoio con Nathan lo avevo messo al tappeto, mi venne da sorridere al pensiero,una volta uscita dalla palestra corsi subito alla moto per andare al Red,appena arrivata chiamami subito Aiden per dirgli di far venire  tutti dandogli la posizione.
In meno di un minuto furono tutti qui, io ero già seduta con la testa china così si sedettero anche gli altri «perchè ci hai convocato capo?»«perchè mi sono stancata di ricevere questi cazzo di bigliettini, quindi adesso tutti voi cercherete se lui sia vivo o meno» alzai la testa per guardarli uno a uno, li vidi scambiarsi sguardi tra loro«avete capito oppure no»tutti mossero la testa per darmi una risposta affermativa.
Si misero subito tutti a lavoro uscendo da qui ma chiamai Aiden per parlargli di alcune cose «vieni siediti Aid»si mise alla sedia vicino a me eravamo faccia a faccia,«dimmi Elly è successo qualcosa?»«no non è successo nulla però dobbiamo parlare di Amy»vidi la preoccupazione nei suoi occhi penso che gli stia iniziando a piacere,«devi promettermi che la proteggersi sempre, perché io non sono tutto il tempo insieme a lei e non son cosa le possa mai accadere»«certo l'ha proteggerò a costo della mia stessa vita Elly»non aspettò neanche un secondo a rispondermi, gli sorrisi di rimando per poi uscire insieme per recarci dai nostri rispettivi mezzi.
Sono passati due giorni dal messaggio adesso sono sul bancone con Amy che mi racconta delle sue nuove amicizie, sono contenta per lei però odio che mi parlino di prima mattina soprattutto se devo andare a scuola.
Salì per andarmi a vestire con un jeans beige e una maglietta nera e le solite Air Force, presi lo zaino e aspettai Amy per andare,notai dalla finestra che pioveva e sapendo che lei aveva paura della moto decisi di prendere la macchina una Range Rover rossa poco dopo arrivò e salimmo in macchina mettendo della musica.
Una volta arrivate ci salutammo e andammo nelle nostre rispettive classi, purtroppo vidi anche Mss popolarità insieme a Nathan lei gli passava una mano sul petto mentre lui parlava con i miei fratelli, spostò la testa come se mi avesse sentita arrivare e mosse la testa per gaurdarmi mentre lei lo chiamava per ricevere attenzioni che lui non gli stava dando, notando che lui non la filava sbuffo e se ne andò via con il broncio.
Probabilmente ci va  anche a letto ma non mi importa nulla di lui così continuai la mia strada sentendomi i suoi  occhi addosso,le lezioni della mattinata andarono bene e per fortuna i ragazzi mi lasciarono in pace senza parlare dell'episodio in mensa,non potevo credere che lei sapesse e non abbia mai fatto nulla, lei sapeva tutto quello che mi faceva mi ha lasciato con lui per anni ho provato così tanto odio e dolore che volevo seriamente ucciderla con le mie mani facendole provare il dolore che ho provato io.
Finalmente suonò la prima ora e andai a vedere come stesse Amy, la vidi con le due sorelle Black ridevano tutte insieme sembrava davvero felice decisi di non disturbarla ma di non perderla di vista in caso succedesse qualcosa perciò mi appoggiai al muro,sentii una presenza dietro di me,mi girai e vidi Marcus che guardava nel mio stesso punto «sei diversa con lei»non mi guardava continuava a guardare lei così feci l'ho stesso«con lei sorridi si vede che tieni a lei come se fosse la più importante per te»«con voi invece non sorrido e c'è odio nei miei occhi,vi siete mai chiesti come stessi»sentivo che si avvicinava sempre di più quasi a toccarmi la schiena«si ci siamo domandati come stessi abbiamo provato anche a contattarti ma non ci siamo mai riusciti, sapevamo della connessione con Marlene perciò chiedevamo a lei cosa sentiva e diceva che stavi bene ed eri felice».
Mi girai per guardarlo«voi le avete creduto sempre vero, non vi siete mai preoccupati veramente di me,mi avete lasciato e vi siete fatti una nuova famiglia»fece un'altro passo ma sta volta io mi allontanai di uno«Elisabhet tu sei mia sorella sei anche tu la mia famiglia»sembrava davvero sincero,mi mancavano i suoi abbracci «perchè l'ho avete fatto, perché non mi avete portato con voi?»avanzò ancora ma sta volta rimasi ferma«noi volevamo ma non ti trovavamo, Marlene ci diceva che non volevi venire che volevi restare con mamma che»mi allontanai subito come se fossi stata scottata «voi non vi siete nemmeno preoccupati di cercarmi non mi avevate mai chiesto se volessi venire avete solamente creduto di nuovo a lei» pensavo che potevamo riavvicinarci piano piano ma dopo questo mi sentivo delusa.
Credo che si vedesse dalla mia faccia perché provò ad abbracciami ma mi girai per andarmene ma mi prese la mano,mi ritrassi subito e gli tirai uno schiaffo in pieno viso tanto forte da fargli girare la testa dal lato opposto,«Elisabhet e Marcus Clay andate subito in presidenza»ci girammo entrambi verso la voce della professoressa di storia, probabilmente aveva assistito alla scena,non feci resistenza e andai senza aspettarlo.

SPAZIO AUTRICE

Chissà cosa succederà adesso,Marcus ed Elisabhet si riavvicineranno oppure no?

A PART OF MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora