14.Capitolo

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Marcus

Sto andando verso l'ufficio del preside con Elisabhet per l'ho schiaffo che mi ha tirato e la professoressa ha visto, cammina più veloce di me come se non mi volesse vicino anche se per un momento ho pensato completamente il contrario, voglio riavvicinarmi a lei perché è mia sorella e non so praticamente nulla su di lei e sul suo passato.
Eravamo quasi arrivati quando sentì qualcuno chiamarmi «Marcus» mi giarai e vidi tutti i miei fratelli che la seguivano con lo sguardo per poi passarlo a me «che succede perché stai andando dal preside con lei?» Jacob è il primo a chiedere «sono andato a parlargli, stava andando tutto bene ma poi ho detto qualcosa di sbagliato e lei mi ha tirato uno schiaffo e la prof ci ha visto» tutti avevano un sorrisetto divertito stampato in faccia compreso io.
«Signor Clay il preside aspetta solo più lei» mi disse la segretaria uscendo da quella sottospecie di ufficio che teneva, «certo mi dispiace arrivo subito» salutai gli altri ed entrai, «buongiorno preside» mi sedetti nella poltrona davanti a lui mentre dell'altra c'era lei che aveva uno sguardo annoiato, l'uomo seduto davanti a noi iniziò a parlare per fare il suo solito discorso «sapete bene entrambi che noi qui non vediamo di buon occhio la violenza, perciò sono costretto a punirla signorina Clay» lei non protestò rimase ferma a guardarlo facendolo soltanto un cenno per dirgli che aveva capito.
Non volevo lasciarla da sola volevo ancora spiegarle come fosse andate le cose volevo parlare ancora con lei «signor preside anche io dovrei essere messo in punizione» mi guardarono entrambi con aria interrogativa «per quale motivo mi scusi, lei mi sembra non abbia fatto nulla per meritarsi una punizione» aveva ragione, dovevo inventarmi qualcosa sul momento.
Non volevo essere sospetto quindi doveva essere qualcosa di non troppo esagerato «lei è uno stronzo del cazzo preside» fu la prima cosa che mi venne in mente infatti Elly rise debolmente e la guardai sorridendo mentre lui aveva una faccia sconvolta «bene signor Clay farà compagnia a sua sorella questo pomeriggio pomeriggio restando a scuola fino alle 16:30» gli feci un cenno anch'io e uscimmo dalla stanza,«perchè l'hai fatto?» aveva ancora un accenno di risata per le parole dette prima «perchè volevo stare ancora del tempo con te, per creare un rapporto con te» si fermo di colpo sembrava sorpresa dalle mie parole, stava per dirmi qualcosa ma sentimmo inprovvisamente delle urla lei sembrò spaventarsi come se gli avesse ricordato un ricordo e rimase immobile con l'ho guardo perso.
Mi avvicinai e le misi le mani a coppa sul viso mentre la chiamavo con dolcezza «Elly ,mi senti» non capivo cosa le stesse succedendo, sentimmo un'altro urlo ma sta volta si svegliò di colpo «Amelia» vidi uno sguardo preoccupato e prese a correre verso le grida non potevo lasciarla da sola così la seguii ,rimasi sconvolto nel vedere la scena, Victoria teneva i capelli di Amelia in un pugno mentre li strattonava e l'insultava pesantemente «non osare mai più parlarmi in quel modo lurida puttana, sei nella mia scuola» vidi Elisabeth cambiare espressione per partire in quinta contro la ragazza «ei stronza ti conviene levare quella cazzo di mano prima che ti faccia diventare il tuo faccino irriconoscibile a tutti» non appena la vide le sorrise e aumentò la stretta facendo urlare ancora la ragazza.
«Non sei nessuno per dirmi cosa fare»le fece un sorrisetto per poi dirle «io non ne sarei così sicura»fece un piccolissimo movimento con la testa e tutti i Night si misero dietro di lei, nel volto di Victoria apparve preoccupazione e paura e la lasciò immediatamente mentre mia sorella avanzava verso di lei «ti conviene sparire entro cinque secondi prima che io ti faccia del male e credimi mi divertirei un sacco» le sorride incorciando le braccia con sguardo di sfida «sei una pazza psicopatica» e se ne andò via.
Amelia corse subito da lei per abbracciarla, aveva le lacrime agli occhi la gente era ancora tutto intorno a loro «l'ho spettacolo è finito andatevene tutti»urlai per farmi sentire e in poco tempo eravamo rimasti noi tre con i Night a cui fece un segno e anche loro andarono via, mi allontanai anche io appoggiandomi al muro per lasciarle il loro spazio, «non è successo nulla tranquilla è tutto finito» le sussurrava tenendola a se «mi dispiace così tanto io...io non volevo essere debole però... però mi stava ricord...ricordando lui» faceva fatica a parlare e singhiozzava «shhh piccola mia ci sono io adesso, ti proteggerò sempre finché sarò in vita»le parlava piano e con dolcezza quasi la cullava per farla calmare, poco dopo sentimmo sei passi veloci arrivare e vedemmo Emily Anna e un ragazzo correre in qua non appena videro Amelia con ancora gli occhi rossi e gonfi le due sorelle si avvicinarono per abbracciarla e Elisabhet si spostò andando verso il ragazzo «cosa è successo?»«miss perfettina la presa per i capelli e insultata le ha ricordato il padre»c'era odio nei suoi occhi «portala a casa e stai con lei non lasciarla mai di vista io torno tardi perché sono in punizione quindi rimarrai fino a quando torno»«va bene Elly mi prenderò cura di lei»andò da lei ed era ancora scossa,la prese imbracciò stringendola a se per poi sparire dal mio campo visivo.
Anche Elisabhet e Anna andarono via rimanemmo solamente io e Emily,si appoggiò vicino a me «sei sparito oggi dove sei stato?»mi giarai verso di lei sorridendole «in un posto»le dissi divertito ma lei abbasso la testa perciò mi disi davanti a lei bloccandola al muro«sono stato con Elisabeth appena finite le lezioni per parlarle ma non è andata benissimo e adesso siamo in punizione»il mio tono era serio ma allora stesso tempo dolce, le misi un dito sotto il mento alzandole la testa avvicinandomi alle sue labbra con le mie«Emily nei miei pensieri ci sei solo tu non pensare che possa andare con qualcun'altra»i suoi occhi però erano un misto tra triste e felice«che succede piccola mia?»avevamo ancora le labbra a un centimetro di distanza era difficile trattenere l'istinto di saltarle addosso tutte le volte che la vedevo ma non potevamo permettere che venissero a sapere di noi due almeno non ancora.
«Non mi piace come le ragazze ti guardano, ti si strusciano addosso»le mie labbra si incurvarono in un sorriso dolce per la sua gelosia,non potendo più resistere la baciai era un bacio bisognoso sentivo il suo corpo fremere volendo qualcosa di più di un bacio così la presi in braccio continuando a baciarla portandola un uno sgabuzzino chiudendolo a chiave«Marcus»stavo perdendo la testa per il modo in cui ripeteva il mio nome,«ti voglio...adesso se non mi fermerai ti spoglierò e poi ti scoperò in questa stanza»nessuno dei due riusciva a non toccarsi«rendimi tua Marcus»aspettavo solamente queste parole.
La spogliai del tutto come lei fece con me la spostai su uno dei tavoli presenti facendola sdraiare con me sopra «fai la brava bimba e non urlare»le sussurrai all'orecchio mentre entravo, iniziai a muovermi dentro di lei mentre le succhiavo il seno, i suoi gemiti erano il suono migliore che avessi mai sentito «non fermati ti prego»«non mi fermo piccola mia »sentivo che iniziava a contorcensi gemendo sempre di più perciò andai più forte uscendo ed entrando da lei stavamo per venire entrambi«Emily»«Marcus»cercai le sue labbra sentivo le sue pareti stingersi intorno al mio cazzo mentre venimmo insieme nello stesso momento, non staccai mai le labbra dalle sue solo per riprendere fiato,sorridemmo entrambi guardandoci negli occhi «io appartengo a te come tu appartieni a me»mi disse in tono serio, non potevo chiedere di meglio.
Passavo qualche minuto stesi abbracciati lei sopra di me mentre le accarezzavo la schiena e lei il petto senza parlare perché non servivano, ci rivestimmo la baciai per l'ultima volta e uscimmo ogniuno dirigendosi in posti diversi,io andai nell'aula per la punizione dove la trovai già seduta, sarà un lungo pomeriggio.

SPAZIO AUTRICE

Bhe cosa succederà in quell'aula?
Mentre Marcus e Emily ci hanno svelato la loro storia.
Si sta avvicinando un giorno importante per tutti i nostri personaggi a breve scoprirete di cosa si tratta.

A PART OF MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora