74 - Futuro

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Can

"Oggi vorrei porre rimedio ai miei tanti errori del passato quindi... eccomi a chiedertelo ufficialmente".
Prendo un respiro profondo mentre sento il cuore scoppiare d'amore per la meravigliosa donna che ho davanti e allo stesso tempo di paura perchè questa volta voglio fare le cose per bene, voglio che tutto sia perfetto.

"Vuoi sposarmi Sanem Aydin? Non perchè DEVI, ma perchè è davvero ciò che TU VUOI questa volta?Vuoi essere la mia compagna di vita per tutti i giorni, i mesi e gli anni che Allah vorrà darci su questa terra?"

Trattengo il fiato mentre la vedo sgranare gli occhi,il volto che si apre in un sorriso bellissimo, annuisce e risponde sicura: "Sì Can Divit, voglio sposarti. Questa volta non perchè devo, ma perchè voglio, con tutto il mio cuore, voglio sposarti, ".

Prendo l'anello di nonna Semiha e trattenendo il fiato lo infilo al suo dito provando l'emozione forte di sapere che è giusto così, che ho esaudito il desiderio di colei che mi ha cresciuto con tanto amore. L'anello della donna più importante della mia vita in passato è ora dove deve essere, all'anulare della donna più importante della mia vita presente e futura.

Mi alzo in piedi e di slancio la prendo tra le braccia facendola roteare insieme a me, la sua risata argentina mi riempie il cuore e l'anima. E' questo il suono più bello, voglio che sia l'essenza delle mie giornate e della mia vita intera, la sua risata unita, un giorno, a quella di tutti i bambini che Allah vorrà donarci.

Quando ci fermiamo senza fiato la guardo intensamente negli occhi, prendo il suo viso tra le mani e sussurro: "Grazie per aver deciso di darmi un'altra possibilità, ringrazio Allah per averti ritrovato e il tuo buon cuore per aver accettato di sposarmi nonostante tutto quello che ti ho fatto vivere, grazie askim, amore mio".

La bacio come forse non ho fatto mai, neanche quella prima notte sugli scogli quando pensavo che tutto fosse perfetto ed invece troppo c'era ancora da chiarire tra noi. Questo bacio è amore, passione e appartenenza, so che è un momento unico, il primo dei tanti istanti speciali che ci aspettano.

Il parlottare discreto di Leyla e Ayhan mi riporta alla realtà, mi allontano a fatica da Sanem tornando al presente e a ciò che sta per accadere. Riprendo il suo volto tra le mani e la guardo intensamente.

"Sei pronta?"

Il suo sguardo confuso mi intenerisce, non ha idea di cosa stia per succedere.

"Per cosa?"

Prendo la sua mano e la guido verso il punto in cui sua sorella e la sua migliore amica ci stanno aspettando, poi mi volto verso di lei per spiegarle. "Come per cosa, per diventare mia moglie Sanem, per cos'altro?".

Il suo sguardo sgomento è la più bella ricompensa per tutte le ore spese ad organizzare tutto in gran segreto perchè questo giorno fosse speciale. La spingo gentilmente verso Leyla e Ayhan. "Ragazze, conto su di voi!"

Sanem si gira verso di me ancora perplessa. "Ma Can cosa significa? "

Le prendo le mani tra le mie. "Significa che se lo vuoi oggi sarà il nostro giorno Sanem, vuoi sposarmi, qui, ora? Vuoi che oggi sia il giorno in cui diventiamo marito e moglie senza alcun dubbio ed imposizione? Ti fidi di me?" Il suo sguardo si fa serio, si fissa nel mio per qualche istante in cui tremo, poi sorride di un sorriso meraviglioso. "Assolutamente sì".
Mi rilasso mio malgrado, per un attimo avevo temuto di ritrovarmi di nuovo davanti la Sanem ostinata dei primi tempi, non vorrei mai imporle ancora qualcosa. Sorrido toccandole la punta del naso giocosamente mentre le strizzo l'occhio. "Allora oggi è quel giorno, ti affido a loro, ci vediamo fra poco".

Mentre mi allontano per fare il giro della casa mi giro ad osservarle mentre ridacchiando entrano dalla portafinestra direttamente in salone così come pattuito con Ayhan e Layla.

Cerco di fare il più in fretta possibile, mi precipito in quella che sarà presto finalmente la nostra camera da letto e che, sin ora, è stata testimone di quell'unica notte insieme, quella a cui ci ha costretti mio padre con l'inganno, ma che è stata anche il momento della verità per me.

Mentre, indossato lo smoking, finisco di sistemare il nodo della cravatta, eccolo arrivare: Azis, la mia roccia, la mia ancora, l'unica mia certezza in un'infanzia altrimenti priva di affetti e radici.
"Oğul, figliolo, sei pronto? E' ora di andare altrimenti la tua futura sposa arriverò prima di te". Incrocio il suo sguardo nello specchio mentre sorrido.
"Non credo che sia possibile, immagino che Ayhan e Leyla non lasceranno andare Sanem finchè non riterranno che sia più che perfetta".

Mi affianca battendomi una mano sulla spalla per poi portarsi davanti a me per finire lui al mio posto visto che le mie mani tremano e non sembro in grado di fare un nodo come si deve.

"Bravo il mio aslan, il mio leone. Sono orgoglioso di te, sei andato a riprenderti tua moglie e sono felice che tu abbia deciso di fare le cose per bene, lo dovevi a quella povera ragazza che ha dovuto subire tanto da te. Ho fatto da sempre il tifo per voi perchè, dal modo in cui la guardavi , era chiaro che dietro la vostra unione c'era molto più del dovere o del tuo orgoglio ferito".

Non posso che dargli ragione annuisco sorridendo. "In quel momento non ne ero consapevole neanche io, ma con il tempo ho capito di essere stato innamorato di lei già prima di conoscerla in effetti" Sorrido pensando al nostro bacio a teatro mentre lui mi guarda confuso.

"Un giorno con calma ti spiegherò babam, ma hai ragione, andarla a cercare è stata la mossa più saggia che ho fatto da parecchio tempo a questa parte e, quel che non sai,è che a Gölcük non sono andato a riprendere solo mia moglie, ma la mia intera famiglia". Mi osserva per qualche istante assimilando pian piano il senso delle mie parole quindi esplode in un'esclamazione di giubilo lanciandosi verso di me per abbracciarmi stretto.

"Oh, Can, che splendida notizia! Non potevi rendermi più felice di così in questo giorno".

Non posso che stringerlo forte a mia volta in un abbraccio affettuoso. "Dopo tutto ciò che è successo avevamo tutti bisogno di un motivo di nuova speranza per guardare al futuro babam" Allenta l'abbraccio per guardarmi con occhi umidi di felicità.

"Hai ragione, avete dato un nuovo significao alla vita di questo povero vecchio, non vedo l'ora di diventare nonno".

Sorrido mettendogli un braccio sulle spalle ed avviandomi verso la porta e verso il futuro non più solitario, ma pieno di promesse che mi attende accanto alla donna della mia vita.

Decisioni improvviseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora