Il protagonista di quel ritorno a casa era stato indubbiamente il silenzio.
Tra Taehyung e Lalabel volarono appena dei monosillabi. Il giusto per la comunicazione. Entrambi si guardavano di sottecchi. Entrambi erano coscienti di sapere.Fu proprio quando misero piede in casa che successe il fin di mondo. Lalabel abbandonò violentemente la sua valigia nel mezzo del salone. Colpì il tavolino. La foto di loro due, incorniciata, cadde e il vetro si frantumò.
«Hai di nuovo i tuoi ricordi, non è così?» chiese lei esasperata.
Taehyung sentì il cuore stringersi. È vero, aveva ritrovato Jungkook, il suo passato, l'amore della sua vita. Ma non poteva negare di star perdendo ancora quella battaglia. Lalabel si stava allontanando da lui, di nuovo.«Esatto», rispose. Fu, però, stranamente calmo. «Mi spieghi il perché di questo viaggio?»
«Cosa?» Lalabel non si sarebbe mai aspettata quella domanda. Si ritrovò un po' spiazzata.
«Non ti è mai convenuto farmi avvicinare a Jungkook.»
«Ah, no. Per niente. Quello lì porta solo guai», commentò lei.
«Sei tu ad aver portato i guai nella sua vita. In ogni vita. E la situazione peggiora sempre di più.»
«Che bella notizia!» esclamò lei. Si pose una mano sul petto, fiera. «Sta andando tutto secondo i piani, allora!»
Lo prendeva in giro e la rabbia di Taehyung non era così facile da controllare in quel momento.
«Ti odio così tanto...»
Lalabel gli si avvicinò. Qualche passo che Taehyung le lasciò fare tranquillamente.
Alzò una mano per sfiorargli una guancia. «Eppure, mi hai anche amato così tanto.»
Con uno strattone, Taehyung la scansò e lui stesso si fece da parte.
«Mi hai sempre e solo ingannato.» disse lui, stringendo i denti.
«Povero, si sente tradito», cantilenò lei.
«Lalabel!» gridò non potendone più Taehyung. «Sarà meglio che tu te ne vada immediatamente da questa casa»
Lei scrollò le spalle come se niente fosse. «Non pensare di potermi dare ordini. Ma me ne andrò. Non mi sei più utile a niente.»
«Dopo tutto... quel che volevi lo hai ottenuto.»
«Parli di questa?» chiese lei, tirando fuori dalla borsetta, la finta pietra dell' immortalità. Ancora non se ne era accorta. Molto bene, pensò Taehyung. «Alla fine, sapevi il perché fossimo andati in Egitto.»
«Non farmi tanto stupido.»
«Sarai tanto astuto, ma sai cosa?» Taehyung vide un'immensa rabbia negli occhi di lei. «Jungkook presto morirà, ancora. E tu non potrai mai essere felice.»
Taehyung d'istinto agì. Evocò la sua antica spada di fuoco e tentò di scagliargliela contro. La spada volò ma si dissolse a fine tragitto. Lalabel non dovette neanche difendersi. Scoppiò piuttosto a ridere, beffandosi di lui.
«Ma cosa pensi di poter fare? Hai recuperato i tuoi ricordi da qualche giorno, ciò non vuol dire che tu sia ancora in grado di sostenere il peso della magia.»
Taehyung sentì il suo orgoglio spezzarsi. Come era potuto accadere?
«In ogni caso, ho cose più importanti da fare, anziché star qua a giocare con i principianti. Ah, giusto» sembrò ricordarsi di dire qualcos'altro «Passerò a prendere le mie cose quando non ci sarai e... Aspetto l'invito per il funerale di Jungkook.»Taehyung avrebbe dovuto gridarle contro. Quello che invece fece fu passare un'intera giornata a crogiolarsi nel dolore. Aveva avvisato gli altri, in pensiero per lui, con un semplice messaggio. Era tutto okay, disse loro. Ma non lo era. Troppe cose non stavano funzionando, a partire dai suoi poteri. Doveva ritornare a meditare fin da subito, così da riacquisirli.
STAI LEGGENDO
𝙍𝙀𝙁𝙇𝙀𝘾𝙏𝙄𝙊𝙉 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction[Conclusa] ⛔18+ Lui si fermò di colpo, alzò gli occhi e tutto il mondo attorno a sé sparì, rallentando quando incontrò un paio di iridi celeste zaffiro. Il cielo ed il mare si rispecchiarono lì dentro. Ogni singolo istante di vita felice lo ripercor...