Occhi chiusi.
Respiro profondo ma leggermente instabile.
Concentrazione, ricercava proprio ciò. Forse l'avrebbe aiutato a tenere a bada quei bisbigli dentro la sua testa.
Ronzii dannatamente fastidiosi, che si erano solamente rafforzati nell'ultimo periodo.Jungkook sapeva che Yoongi avesse ragione...cercare di respingere la magia del caos non gli avrebbe fruttato un bel niente, anzi gli avrebbe portato solo guai maggiori. Il bruciore al polso, segno che il tatuaggio della ruota del caos volesse apparire, quelle voci nella testa che non lo aiutavano minimamente a restare lucido.
Ma cavolo, liberare quel potere era pericoloso, non solo per lui ma per tutte le persone che lo circondavano. Attirava esseri di tutti i generi che avrebbero fatto di tutto pur di possederlo, prima fra tutti Lalabel. Risvegliare la sua magia le avrebbe fatto capire fin troppe cose ed avrebbe aperto un molto probabile scontro e -non erano certi- ma avevano il sospetto che la potenza della ragazza fosse cresciuta nel tempo. Sarebbe stato un suicidio affrontarla.
Eppure Jungkook non sapeva che fare. Se ne stava seduto lì, in una fredda sedia nella sala d'aspetto dell'ospedale e stringeva fin troppo forte i braccioli della stessa per cercare di ritrovare contatto con la realtà. Diventavano ogni giorno più forti da quando Taehyung era arrivato, la situazione si era avviata verso una veloce e tragica discesa. Tutte le energie che vorticavano in lui erano semplicemente impazzite.
«Vieni, Kook»
La voce di Seokjin gli fece spalancare gli occhi di colpo, per un momento il silenzio invase la sua testa e venne presto sostituito dal vociare delle persone. Il suo capo scattò verso il suo fidanzato, trovandolo già con un cipiglio in volto e prima che l'altro potesse fargli domande su quel suo stato precedente di stasi catatonica, decise di balzare in piedi, reprimendo il giramento improvviso e gli sorrise «Oh, il mio medico preferito»
Scherzò Jungkook e l'altro gli rivolse un sorriso incerto.
Seokjin lo accompagnò preoccupato fino alla porta del suo studio e la spalancò per lui, fino a farlo entrare. Jungkook, come se ormai quel posto lo conoscesse fin troppo bene, si andò a posizionare vicino la finestra. Scansò le tende, diede un'occhiata al di fuori e poi regalò un'alzata di spalle a Seokjin come per chiedergli se avesse qualcosa da dirgli.
«Abbiamo i risultati della tac» asserì infatti Seokjin, nonché suo fidanzato, nonché suo medico specialista in oncologia. Stavano tenendo sotto controllo il tumore di Jungkook da ormai un anno...o meglio, lo guardavano progredire senza poter fare niente. Non perché non potessero ma Jungkook, lui non voleva curarsi «E a guardare la tua espressione non hai niente di buono da dirmi»
Seokjin sbatté le carte dell'analisi, lanciandole sulla scrivania, inutile dirgli che il tumore lo stesse divorando e fosse cresciuto in maniera esponenziale «Dovresti incominciare la chemio il prima possibile o sarà troppo tardi» lo ammonì passandosi stancamente una mano sul volto.
Jungkook sospirò, volse nuovamente lo sguardo fuori e tentò di sorridere «Te l'ho già detto, non voglio farla»
«E arrenderti così?» Seokjin era incredulo, quella stupida storia stava andando avanti fin troppo ormai. Eppure faceva male il fatto che lui non avesse nessun potere in quel caso. Jungkook era perfettamente in grado di intendere e di volere, aveva deciso di lasciare la malattia lì con lui e tutti lo avrebbero dovuto rispettare...lui e la sua stupida decisione.
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𝙍𝙀𝙁𝙇𝙀𝘾𝙏𝙄𝙊𝙉 // ᵀᵃᵉᵏᵒᵒᵏ
Fanfiction[Conclusa] ⛔18+ Lui si fermò di colpo, alzò gli occhi e tutto il mondo attorno a sé sparì, rallentando quando incontrò un paio di iridi celeste zaffiro. Il cielo ed il mare si rispecchiarono lì dentro. Ogni singolo istante di vita felice lo ripercor...