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Capitale Erypolis

Regno di Vaahnell 



La porta sbatté furiosamente. Il ticchettio degli stivaletti si propagò per tutta la sala del Consiglio, mettendo sugli attenti tutti e tre gli uomini seduti intorno al tavolo ovale.

«Le notizie sono vere?!» la domanda fu' quasi urlata.

«Sembra di sì, Vostra Altezza» a rispondere era stato Tornin, il Primo Consigliere della Regina.

Liana rimase qualche istante in religioso silenzio. «Che ne è stato dei Lockward?»   

L'uomo sospirò. «Sono morti, tutti quanti. Thael ha esposto la loro testa su una picca fuori dai cancelli del palazzo.»

«Viscido bastardo» borbottò la Regina. E così, dopo quasi duemila anni, gli Elfi infine si erano estinti. «E il carico di Zake?»

Tornin scosse la testa. «Kiros aveva accettato lo scambio, ma il carro non sarebbe partito prima di qualche settimana. Ora che Asedara è stata conquistata...»

«Thael non accetterà mai di darci lo Zake» terminò Liana per lui.

La donna si portò una mano a giocherellare con i lapislazzuli del suo orecchino, un vizio che aveva spesso quando era nervosa o stressata da qualcosa. Ora, senza il prezioso minerale, tutti i suoi piani rischiavano di dissolversi come fumo.

«Vostra Altezza,» Uther, il Capo delle Armate di Vaahnell la destò dai suoi pensieri, «credo che dovremmo rafforzare le nostre difese al confine.»

«Credete che i Thorne oseranno attaccare anche noi?» la domanda intrisa dal panico proveniva invece da Roswin, il Mastro del Conio. I suoi occhietti grigi parvero ingrandirsi dal terrore di quella possibilità.

«Beh, ora che hanno Asedara, hanno anche il Monte Haur e il suo zake. Cosa gli impedirà di marciare verso di noi? O verso uno dei restanti quattro regni?» domandò Uther. 

«Non dovremmo creare panico inutile, Uther» intervenne Tornin.

«Trovi inutile preoccuparsi della sicurezza del regno?» ribatté l'altro stizzito.

«Non sto dicendo quest...» iniziò Tornin.

«Basta così» li interruppe Liana, «Uther, se credi che dovremmo essere prudenti e rafforzare i confini, allora procedi.»

«Sì, Vostra Altezza.» L'uomo chinò il capo in segno di rispetto.

«Ora, dovremmo trovare qualcos'altro da utilizzare al posto dello Zake per portare a termine la missione» annunciò, le mani che si sfregavano, cercando di riscaldarsi dalle fredde temperature del regno.

La sala divenne improvvisamente silenziosa. Tornin guardò Uther, che lo ricambiò con un'occhiata mesta. Roswin abbassò il capo, come se fosse inaspettatamente interessato alle tre fasce di anelli dorati che gli avvolgevano le dita tozze.

«Vostra Altezza,» chiamò Tornin, «forse dovremmo rinunciarci ora che non abbiamo più lo zake.»

«No!» sbottò la Regina, mentre i suoi occhi verde acqua parvero trafiggere il suo Primo Consigliere da parte a parte. «Non faremo niente del genere.» 

L'uomo non rispose, sì limitò a stringere le labbra in una linea retta intrisa dal disappunto.

«Troveremo un altro modo» aggiunse la donna, poi si sfiorò il labbro inferiore con l'indice, pensierosa. «Roswin, gli emissari quando si recheranno a Cronon?» domandò subito dopo.

Kingdoms Of AshimaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora