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Capitale Xan

Regno di Xaisian


Il mercato era gremito di gente. La via principale della città stava ospitando in quel momento più persone di quante ne avrebbe mai potute contenere. Il numero di Sandguards dispiegate per l'evento era qualcosa di incredibile.

Il compleanno della Regina richiamava da sempre un gran numero di curiosi, ma era la prima volta, da quando Calei ne aveva memoria, che la Famiglia Reale sfilava all'interno di una carrozza per le vie più famose della Capitale.

Tutta quella confusione sarebbe stata perfetta per racimolare un po' di denaro, ma a quanto pare Idreas aveva altri piani. Se n'era andato quella stessa mattina, blaterando di star seguendo una pista che avrebbe potuto portargli parecchi soldi. Calei non gli aveva creduto nemmeno per un istante. Idreas non faceva nulla senza di lei. Negli ultimi giorni, la giovane aveva notato qualcosa di strano nel gemello. La sera sembrava spesso turbato, come se fosse afflitto da un pensiero che non riusciva a lasciar scivolare via.

A nulla sarebbe servito tentare di estorcergli qualche informazione, se Idreas non voleva rivelarti qualcosa, semplicemente non lo faceva.

Così quel giorno Calei si era ritrovata senza di lui, durante una delle celebrazioni più importanti dell'anno. Avrebbe potuto tentare un furto da sola, ma sarebbe stato fin troppo rischioso con tutte quelle Sandguards nei paraggi.

Il sole era alto nel cielo, e le picchiava senza tregua sulla chioma rossa.

La folla intorno a lei iniziò a urlare, Calei udì in lontananza lo scalpiccio degli zoccoli dei cavalli che colpiva freneticamente il terreno.

Si allontanò leggermente dalla calca e, incuriosita, balzò sopra un barile in legno accanto a un piccolo negozietto per riuscire ad avere una visuale migliore.

Aguzzò la vista. Il manto perlato dei destrieri era talmente lustro che sembrava emanare luce propria sotto il sole del mezzodì. La carrozza era di un beige chiaro, ornata da intricati disegni dorati che ne ricamavano i contorni. Su entrambi i lati vi erano piccole finestrelle coperte da due tendine bianche. Si riuscivano a intravedere all'interno tre ombre indistinte.

Pochi secondi, e una delle tende venne spostata, mostrando di sfuggita quella che doveva essere la Regina. Calei riusciva a scorgerla appena da quella distanza, ma la cosa che la colpì maggiormente fu il sorriso armonioso della Sovrana che agitava pacatamente la mano destra salutando i sudditi urlanti intorno a lei.

La giovane non aveva mai avuto l'occasione di vedere la Famiglia Reale prima. Come molte delle persone a Xan, si era fatta un'idea su di loro in base alle voci che circolavano nella capitale. I più li dipingevano come soggetti aridi e meschini. Eppure, in quel sorriso, Calei non riusciva a immaginarsi niente di tutto ciò. La Regina sembrava una donna qualsiasi, fatta eccezione per lo sfarzo che la accompagnava.

Improvvisamente, qualcosa catturò la sua attenzione. Sopra i tetti dei palazzi intorno a lei c'erano delle persone. Ne riusciva a contare una decina, ma forse erano di più. Ciò che la sconvolse, fu che ognuno di loro stringeva tra le mani una bottiglia di quello che sembrava liquore con un fazzoletto infilato all'estremità del collo.

Bombe incendiarie.

Calei sgranò gli occhi, mentre la realizzazione di quello che stava per accadere le raggelò il sangue.

Riportò brevemente l' attenzione sulla carrozza che si avvicinava inesorabilmente.

Per un istante, il tempo parve quasi fermarsi. Poteva sentire le gocce di sudore colarle lungo il mento, sprofondando nella sua maglietta. Riusciva persino a udire il suo cuore pomparle nel petto.

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