La cosa che non mi aspettavo di questo viaggio e il fatto di portarci dietro un lupo.
Gli curai la zampa come meglio sapevo fare e lo tenni in braccio per tutto il tragitto mentre il piccolino non faceva altro che dormire.
Arrivammo a destinazione a tardo pomeriggio mentre il sole iniziava a calare mostrando i suoi ultimi raggi.
Ci fermammo su una collinetta ad osservare il regno dall'alto
«Siamo ancora sicuri di volerlo fare?» roteai gli occhi al cielo «Vivienne basta ripensamenti» la ammonì suo fratello «Sto solo dicendo che magari...oh al diavolo andiamo»Legammo i cavalli fuori dalle mura «Quello lo porti con te?» mi chiese Viktor indicando il lupo che tenevo ancora tra le braccia, non ci pensavo nemmeno a lasciarlo qui da solo. Se lo vede un mercante non ci penserà due volte a farlo fuori per guadagnarci qualcosa dalla pelliccia «Si» risposi guardandomi intorno, il portone si aprì e fece capolino un uomo pelato e grassottello
«Voi chi siete?»
«Visitatori..in cerca di accoglienza, abbiamo un dono per il Re» la voce di Viktor era sicura e non trapelava timori
«Seguitemi» rispose l'uomo scrutando a lungo la piccola bestiolina nera.Oltre le mura il castello era immenso, il territorio si espandeva per miglia e miglia.
L'uomo ci portò all'interno e ci fece imboccare un corridoio pieno di quadri dove vi erano impressi i dipinti dei Re e delle regine precedenti e decine di lanterne a fare luce, camminava a passo svelto mentre noi a malapena gli stavamo dietro.Salimmo due rampe di scale e finalmente ci fece entrare del grande salone, mi guardai in torno e non potei fare a meno di notare la grande somiglianza che aveva con il castello in cui vivevo.
C'erano quadri e una fila di spade in bella vista, ma la cosa che attirò la mia attenzione fu un teschio enorme nell'angolo della sala𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑎 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑖𝑙 𝑡𝑒𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑑𝑟𝑎𝑔𝑜?
A staccarmi dai miei pensieri fu l'arrivo del Re, seguito da due ragazzi.
Il Re si sedette sul trono al centro mentre i suoi figli si sedettero ai lati.Aveva una faccia scorbutica e guardava chiunque con superiorità mentre i due principi sembravano del dutto disinteressati alla situazione.
«Di cos'avete bisogno?» chiese sbuffando, Viktor si schiarì la gola «Veniamo da molto lontano Sire.. abbiamo bisogno di ospitalità, con noi abbiamo un dono da porvi» prese il piccolo sacchetto e fece uscire da esso la collana rossa «Una collana?» lo sbeffeggiò ridendo «Non è una collana qualsiasi..» non gli lasciò nemmeno il tempo di terminare la frase che già introduceva un altra domanda «Cos'avrebbe di diverso, ragazzo?» vidi Viktor fare un respiro profondo e pregai gli Dei che lui mantenesse la calma.
«Vede, questa collana ha un grosso potere, può far apparire soldi, oro e gioielli» forse non dovrebbe spararla così grossa oppure vorrà una dimostrazione pratica
«Bene, fai apparire dei gioielli allora»𝑑𝑎𝑛𝑛𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒!
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Dreams||seguendo il destino (1)
Fantasy𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘪. Francia 1550 Juliette Oriel, principessa e futura regina a 18 anni viene promessa in sposa al Re Enrico ma spinta da un senso di ribellione decide...