Era tutto molto buio li sotto e i carcerati urlavano di farli uscire.
Arrivai all'ampia porta in legno e per mia fortuna non c'era nessuna guardia di pattuglia.
Aprì le serrature di ferro e uscì.C'è l'avevo fatta ma delle guardie mi videro, così mi misi a correre il più veloce che potevo.
Corsi fino a giungere al villaggio ed entrai in una carrozza mal andata dove non sarebbero riusciti a trovarmi.
«Perlustrate l'area!» sentì dire dal loro comandante.
Passarono svariati minuti e io restai li finché non si allontanarono dal villaggio, uscì dalla carrozza e mi diressi per una stradina in mezzo ai mercanti per uscire dalle mura del castello, era tutto affollato tantoché nessuno mi degnò di uno sguardo.
Sentì qualcuno tirarmi per il braccio e mi voltai a vedere chi fosse avendo paura che si trattasse di una guardia.
Ma era mio fratello «Dove stai andando? ti stanno cercando tutti» mi portò in disparte lontana da occhi indiscreti «Se proprio vuoi saperlo sto scappando» si mise a ridere come se avessi appena detto una battuta «Stai scherzando vero?» scossi la testa
«Non voglio sposarmi tanto meno avere figli con quel Re ciccione, non sono mai stata portata per questo lo sai bene»
«Non posso lasciarti andare in questo modo, non appena nostro padre saprà che sei scappata vorrà vederti appesa a un cappio» sospirai «Non mi interessa, non mi troverà, Edgar ti prego» ci pensò su poi annuì «Va bene ma andrò con te, almeno finché non ti troverò una sistemazione adatta dove non potranno trovarti, dovrai aspettarmi fuori dalle mura» proseguì
«Fatti trovare vicino alle porte del passaggio segreto del castello, intesi?»
«Si ma..come farai ad andare via con me?» scrollò le spalle «Dirò a nostro padre che andrò a cercarti oltre le mura, semplice»Lo aspettai a lungo, finché non vidi mia sorella venirmi incontro «Juliette» mi abbracciò «Quindi vuoi andartene per davvero? non tornerai più?» aveva la voce strozzata il che mi diceva che stava per mettersi a piangere, le presi il viso tra le mani «Non so se tornerò o meno» come previsto si mise a piangere «Non fare così Morgana, io non posso stare qui, non posso fare quello che vogliono i nostri genitori» le asciugai le lacrime «Ti manderò molte lettere promesso» guardai alle sue spalle ma di mio fratello non c'era nemmeno l'ombra «Edgar dov'è?» tirò su con il naso «Quasi dimenticavo» si asciugò gli occhi «Mi ha mandata lui, dice che devi andare da sola, nostro padre non vuole mandarlo a cercarti, manderà solo alcune guardie» le lasciai un bacio sulla fronte
«Va bene, ora torna al castello e digli che me ne sono andata»
Annuì e prima di voltarsi mi diede una piccola sacca piena di soldi «Mi ha detto di dartela, potrebbe servirti» le sorrisi «Grazie»
Continuai per la mia strada fino a giungere oltre le mura.
STAI LEGGENDO
Dreams||seguendo il destino (1)
Fantasía𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘣𝘢𝘴𝘢𝘵𝘢 𝘴𝘶 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘤𝘤𝘢𝘥𝘶𝘵𝘪. Francia 1550 Juliette Oriel, principessa e futura regina a 18 anni viene promessa in sposa al Re Enrico ma spinta da un senso di ribellione decide...