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Quando entriamo nella grande sala notai che la tavola era imbandita di ogni tipo di pietanza.
Il Re stava seduto in capotavola, James ed Edward si sedettero uno di fronte all'altro mentre io mi misi il più lontano possibile da loro.
«Vieni più vicina, ho bisogno di vederti bene per poterti parlare non credi?» mi spostai di qualche posto mettendomi accanto a James quest'ultimo emanava un forte odore di menta e profumo maschile.
«Cosa ti ha portata qui, Juliette?» chiese Doron  portandosi il calice di vino alle labbra
<<Oh niente, volevo solo saccheggiare il tuo regno per poi darmela a gambe>> ecco cos'avrei voluto rispondere alla sua stupida domanda, ma non ci tenevo a vedere la mia testa appesa a un cappio.
Non risposi, che avrei dovuto dire?

«Di sicuro non avevi bisogno di accoglienza da parte nostra, sei sparita il giorno prima del tuo matrimonio, perché?»
Sospirai cercando di pensare a qualcosa da dire ma la mia bocca sembro parlare da sola «Sono scappata»
𝑐𝑎𝑧𝑧𝑜!
Doron per poco non si strozzò con il vino «Scappata..? sei scappata con un ragazzo?»
dio perché pensano tutti la stessa cosa?
«No» risposi di getto «Non volevo sposarmi» Edward mi guardava incuriosito mentre suo padre si mise a ridere
«È sentiamo, perché non volevi sposarti? avevi paura che ti mangiasse?»
Non capisco che cosa ci trovi di tanto divertente nelle mie parole.

Scossi la testa «Sarebbe stato come un sacrificio, e io non voglio sacrificare me stessa per un 𝑢𝑜𝑚𝑜 che per me non conta nulla»
Il portone della sala si spalancò lasciando entrare una ragazza dai lunghi capelli neri, l'abito azzurro le fasciava le forme delicate mentre si avvicinava a noi tutta sorridente, i suoi occhi verdi guizzarono nella mia direzione «Quindi e lei la principessa»
«Juliette, lei e mia figlia Iris» la presentò il Re
feci un sorriso di circostanza  «Piacere di conoscerti Iris» lei si sedette accanto ad Edward mettendosi davanti a me «Tornando al nostro discorso, sei scappata dal tuo regno, perché non volevi sposarti, cosa pensavi di fare?» Doron riprese l'argomento

𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑣𝑜 𝑑𝑖 𝑓𝑎𝑟𝑒..

«Magari diventare indipendente» feci una pausa «Iniziare  un altra vita, invece mi ritrovo qui»

La cena durò una vita, non ce la facevo più a rispondere a tutte quelle domande.
Una volta arrivata nelle mie stanze mi misi la vestaglia da notte e mi misi a letto
spero solo che il Re cambi idea magicamente e mi butti fuori da queste mura una volta per tutte, non sopporto più stare qui.

Dreams||seguendo il destino (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora