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Edgar  se ne andò dopo aver deciso che poteva lasciarmi la sua spada solo allora Vivienne parlò.

«Certo che tuo fratello ha una bellezza tutta sua» si morse il labbro inferiore vedendo l'espressione corrucciata di Viktor «Non guardarmi così stavo solo scherzando!»
suo fratello in tutta risposta roteò gli occhi al cielo andando ad aggiungere altra legna sul fuoco.

Quando arrivò il momento di andare a dormire cercammo di restringerci il più possibile in quella tenda minuscola.

Ma nonostante ciò io non riuscivo a chiudere occhio,  erano troppe le domande che mi giravano per la testa ma la prima era
"dove mi avrebbe portata il mio cosiddetto 𝑑𝑒𝑠𝑡𝑖𝑛𝑜?"

Il mattino seguente mi svegliai con la testa dolorante e l'aria stanca «Dormito male non è così?»
«Non è stato il massimo» ammisi
«Si, in effetti è stato un vero schifo» disse Vivienne ridendo, le sorrisi e riposi la spada nella cintura dei miei pantaloni, mangiammo solo un po' di frutta ma era  pur sempre qualcosa.

Dopo aver finito raccogliemmo tutto e rimontammo sui nostri cavalli «Se non ci fermiamo, arriveremo al regno oggi al tramonto» Vivienne si mise a correre con il suo cavallo «Allora muovetevi!»
Ci siamo svegliati all'alba il mio cervello e ancora annebbiato eppure lei sembra già super sveglia.

Dopo aver cavalcato per varie ora decidemmo di fermarci a fare una sosta o meglio colui che ha avuto bisogno di fermarsi era proprio Viktor dicendo qualcosa sul bisogno di "Svuotarsi."

Così io e Vivienne decidiamo di farci due passi «Stavo pensando..si insomma se non dovesse funzionare la nostra idea.. che faremo?» scrollai le spalle  «Non ne ho idea, spero solo che tuo fratello sia abbastanza convincente da prenderli in giro con una collana finta» mi fermai un attimo a riflettere «In caso contrario siamo spacciati»  la sentì irrigidirsi accanto a me «A te non possono fare niente...hai detto che i due regni sono scesi a compromessi e tu sei una principessa..» la fermai «Posso essere tutto ciò che voglio ma sarà comunque una presa in giro per il Re a meno ché lui non decida di usarmi come riscatto..ma non ho intenzione di rivelare la mia identità» sbuffò «Non voglio che la nostra fine sia causata per una mia stupida idea, Juliette»
Le appoggiai una mano sulla spalla «Rilassati andrà tutto bene, torniamo indietro» Quando tornammo da Viktor  lo trovammo seduto accanto ad un albero con qualcosa in braccio, appena ci vide si alzò in piedi e c'è lo mostrò «L'ho trovato ferito ad una zampa, non potevo lasciarlo da solo»

Era un cucciolo di lupo nero.

Dreams||seguendo il destino (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora